RINGRAZIAMENTI

Non si scrive un romanzo da un giorno all’altro e numerose persone mi hanno aiutato nell’impresa. Vorrei ringraziarle tutte sentitamente. In modo particolare la mia famiglia. La mamma, in assoluto la prima correttrice di bozze. Papà, convinto di aver avuto la maggior parte delle idee per la trama. La nonna, che ha creduto in me fin dall’inizio. Il nonno, che davvero mi passava un biglietto da dieci sterline e un pezzo di Toblerone quando nessuno vedeva. Rebecca, la mia prima collaboratrice in assoluto. Tim, sul quale posso sempre contare per un parere sincero. Nana e Gramps, che mi hanno detto di trovarmi un lavoro vero «con una pensione e una vaschetta porta-corrispondenza» e che inavvertitamente sono state le persone che più mi hanno motivato.

I miei amici Jack Chesher e Josie Stay per l’ispirazione, il senso dell’umorismo e l’amicizia vera. Tutti i membri, abituali o saltuari, delle squadre dei quiz al pub The B Team e Wolf Star. Lisa Shvartc per essere stata presente durante tutti gli alti e bassi. Josh Oware, dal quale tutti penseranno che abbia preso il nome il protagonista.

I miei insegnanti di inglese a scuola, la cui passione per la materia mi ha notevolmente influenzato: i professori Conquest, Earp, Harris, Lewis-Barned, Waite-Taylor e soprattutto il professor Plowden che mi deve ancora il premio di terza media.

La squadra alla Curtis Brown Creative per avermi aiutato nel mio cammino. Chris Wakling per i suoi validi insegnamenti. Simon Wroe per la sua guida. I miei compagni di corso, le cui critiche, suggerimenti e incoraggiamenti hanno contribuito a costruire il romanzo. Tenete d’occhio le opere ben più valide di Tim Adler, Daniel Baker, Bella Dunnett, Brenda Eisenberg, Michael Goldberg, Sadiq Jaffery, Sarah Masarachia, Sophie O’Mahony, Michele Sagan, Chris Steer, Hilary Tailor, Claire Tulloh, Alex Wall e Margot Wilson.

Hardman & Swainson. La mia strepitosa agente Hannah Ferguson per aver creduto in me, per la sua passione e il suo sostegno. Mi ha guidato per tutto il viaggio trasformando il mio sogno in realtà. Thérèse Coen per aver portato il mio romanzo ai lettori di tutto il mondo. Nicole Etherington per avermi mandato una valanga di moduli noiosi da compilare.

Le mie editor. Rebecca Hilsdon nel Regno Unito e Tessa Woodward negli Stati Uniti per aver avuto fiducia nel romanzo e per aver contribuito con la loro competenza alle fasi di editing migliorando il mio stile. Grazie anche a tutti i colleghi alla Michael Joseph e alla William Morrow per il duro lavoro dietro le quinte. E in modo analogo a tutti gli altri editori nel mondo. È straordinario pensare che queste parole verranno lette in lingue diverse.

E infine grazie a Lucas Moura per quella partita contro l’Ajax.