Biografia
Marco Pantani: i nonni Sotero e Delia, papà Ferdinando detto Paolo, mamma Tonina, e la sorella Manola, quindici mesi quando Marco nasce, il 13 gennaio 1970, alle 11.45, all’ospedale Bufalini di Cesena.
Elementari e medie, intanto il ciclismo nel Gc Fausto Coppi di Cesenatico. Il 22 aprile 1984 la prima vittoria, a Case Castagnoli di Cesena. Nel 1986, investito da un’auto, in allenamento. Nel 1987, urta il cavo proteso di un camion in sosta, sempre in allenamento. Nel 1988, frattura della clavicola sinistra, in corsa.
Nel 1989, dilettante nella Rinascita di Ravenna e due vittorie (due tappe della Sei giorni del sole).
Nel 1990, dilettante nella Giacobazzi di Nonantola e tre vittorie: Ghiare-Fonte San Moderanno, Memorial Pancotti a Ostra Vetere e la prova in linea del Campionato Emilia Romagna. Terzo nella classifica finale del Giro d’Italia (nonostante una caduta con lussazione della spalla destra nella prima tappa e un’altra caduta per evitare dei sassi sulla strada nell’ottava tappa).
Nel 1991, dilettante nella Giacobazzi di Nonantola e cinque vittorie: Ghiare-Fonte San Moderanno, il Gran premio città di Meldola, la Cronoscalata della Futa-Memorial Gastone Nencini, il Piccolo Giro dell’Emilia, la decima tappa del Giro d’Italia (e secondo posto nella classifica finale).
Nel 1992, dilettante nella Giacobazzi di Nonantola e quattro vittorie: nona e decima tappa del Giro d’Italia (e primo posto nella classifica finale) e Livorno-Valle Benedetta. Con il Gran premio di Camaiore esordisce nel professionismo nella Carrera.
Nel 1993, professionista nella Carrera. Caduta al Giro d’Italia, con spostamento del bacino e tendinite che lo costringono al ritiro.
Nel 1994, nella Carrera, due vittorie: le tappe Lienz-Merano e Merano-Aprica al Giro d’Italia. Vince il Trofeo Bonacossa al Giro d’Italia. Conquista la maglia bianca di migliore giovane al Tour de France classificandosi terzo nella graduatoria generale.
Nel 1995, durante la preparazione per il Giro d’Italia si scontra con un’auto, in allenamento, ed è costretto a rinunciare alla competizione. Tornato in sella, sempre nella Carrera, ottiene tre vittorie: la tappa La Punt-Flumserberg al Giro di Svizzera, e le tappe Aime/ La Plagne-Alpe d’Huez e Saint-Orens-de-Gameville-Guzet-neige al Tour de France. Conquista di nuovo la maglia bianca al Tour de France. Dopo il terzo posto ai Mondiali di Duitama (Colombia), un altro pauroso incidente rischia di compromettere per sempre la sua carriera: il 18 ottobre, durante la Milano-Torino, si scontra con un’auto procurandosi la frattura scomposta ed esposta di tibia e perone della gamba sinistra. Tornerà a correre con la gamba più corta di sette millimetri.
Nel 1996, dopo il lungo stop, torna alle competizioni ufficiali per preprarsi alla stagione successiva. È l’ultima stagione con la Carrera.
Nel 1997, passa alla Mercatone Uno. Durante il Giro cade per evitare un gatto che attraversa la strada e si lacera il bicipite femorale sinistro: ritiro obbligato. Al Tour de France conquista le tappe Saint-Étienne-Alpe d’Huez e la Courchevel-Morzine, e il terzo posto in classifica generale dietro la maglia gialla Ullrich e Virenque.
Il 1998, nella Mercatone Uno, è l’anno della consacrazione. Diciotto vittorie: la semitappa Murcia-Morron de Totana alla Vuelta a Murcia, le tappe Schio-Piancavallo e Cavalese-Monte Campione al Giro d’Italia, la classifica finale al Giro d’Italia, le tappe Luchon-Plateau de Beille e Grenoble-Les Deux Alpes al Tour de France, la classifica finale al Tour de France, la prima e la seconda prova dell’Attraverso Losanna, la classifica generale dell’Attraverso Losanna, i critérium Circuit de l’Aulne, Bologna, Ritter Classic-Charlottenlund, Profronde van Surguisterveen, Luxembourg-Steinsel, Copenaghen, Valencia e Rominger Classic-Crans Montana. Vince la classifica della montagna alla Vuelta a Murcia e al Giro d’Italia, il Trofeo Bonacossa al Giro d’Italia e il Grand Prix de la ville de Luxembourg-Galá Tour de France.
Nel 1999, con la Mercatone Uno, sette vittorie: la tappa Murcia-Aledo alla Vuelta a Murcia, la classifica generale alla Vuelta a Murcia, la tappa Lloret de Mar-Castelló d’Empúries alla Settimana Catalana, le tappe Pescara-Gran Sasso d’Italia, Racconigi-Oropa, Castelfranco Veneto-Alpe di Pampeago e Predazzo-Madonna di Campiglio al Giro d’Italia. Il 5 giugno, alla vigilia della tappa Madonna di Campiglio-Aprica, viene sospeso dalla direzione del Giro a causa di un ematocrito superiore alla norma. Rinuncia a partecipare al Tour de France.
Nel 2000, con la Mercatone Uno, partecipa al Giro d’Italia da comprimario per il capitano Garzelli (vincitore della classifica generale). Al Tour de France, due vittorie, le tappe Carpentras-Mont Ventoux e Briançon-Courchevel, e il ritiro per problemi fisici dopo la tappa di Morzine.
Nel 2001, partecipa al Giro d’Italia ma si ritira prima della diciannovesima tappa.
Nel 2003, con la Mercatone Uno, conclude al quattordicesimo posto nella classifica generale del Giro d’Italia
Marco Pantani muore a Rimini, nel Residence Le Rose, il 14 febbraio 2004.