Grace aveva ricevuto visite per tutta la giornata, compresa sua sorella, e si era appisolato guardando la tv. Si svegliò dopo quelli che gli parvero solo pochi istanti, al suono della voce burbera di Glenn Branson.
«Buon Natale, amico!»
Aprì gli occhi e si trovò davanti la massiccia figura dell’ispettore vestito elegante e con cravatta più sgargiante del solito. Puzzava di alcol e sembrava un po’ instabile. Aveva un biglietto di auguri in una mano e un’enorme bottiglia di champagne con un fiocco blu attorno al collo nell’altra. Accanto a lui, una bionda attraente con un vestitino nero, leggings e stivali con il tacco alto, reggeva un cesto di frutta avvolto nel cellophane con sopra un rametto di agrifoglio.
La giornalista dell’Argus, Siobhan Sheldrake, capì Grace.
Li scrutò, chiedendosi che cosa stesse succedendo. «Che ore sono?» biascicò ancora intontito.
«Manca un minuto a mezzanotte. È la vigilia di Natale. Puoi chiamarmi Babbo Natale! Sai quante pressioni ho dovuto fare perché mi lasciassero entrare?» disse Branson.
«Come ti senti, Roy?» chiese la giornalista.
«No comment», rispose lui. Glenn è impazzito, che diamine ci faceva lì con quella giornalista?
«Siobhan è a posto», replicò Branson, leggendo l’espressione in faccia al collega. «Questa è solo una visita di cortesia, non ha intenzione di scriverci un articolo. Il suo pezzo su di te l’ha già fatto!» Sollevò la prima pagina dell’Argus del giorno.
Grace fissò il titolo principale.
Poliziotto eroe rischia la vita per catturare il killer
Branson barcollò di lato, poi si ricompose e appoggiò la bottiglia su un tavolino. «Va tutto bene?» Toccò la faccia di Grace con una mano.
«Non ti ho ancora ringraziato come si deve per avermi tirato fuori di lì», disse Grace.
«Già», ribatté Branson, sedendosi sul bordo del letto. «Però sei riuscito a beccarti il titolone! Dannato poliziotto eroe!»
«Mi hai quasi staccato le braccia, maledizione!»
Il grosso detective rise. «Già, per poco non ci riuscivo, accidenti.»
Grace fissò Branson, spostò lo sguardo sulla giornalista dell’Argus e poi di nuovo su di lui. «Vuoi dirmi che cosa sta succedendo?»
«Sì. Io e Siobhan... Lo so che siamo un po’ sbronzi, ma ho pensato che dovessi essere tu il primo a sapere la novità. Ci siamo appena fidanzati.»