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Clive riusciva appena a camminare, ma il suo lupo ancora ringhiava e mordeva l'aria dentro di lui.

Non era giusto.

Clive era il più grosso e il più forte, e tutti dicevano che era un leader naturale. Aveva sacrificato tutto per restare in quella città.

Quella puttana, Ainsley Connor, era scappata in città per diventare ricca, ed era tornata solo per vendere la bella casa dei genitori e andarsene di nuovo.

Non era nemmeno un vero lupo, era mezza strega.

No, per il suo comportamento di oggi, era tutta strega.

Ora lei era l'alfa, e lui un reietto.

Il suo grosso corpo sembrava rotto. Clive si tirò su sul sedile del guidatore del camion e prese il cinturone da quello del passeggero per metterselo, come sempre, quando si ricordò della vecchia Smith & Wesson.

L'aveva messa per onorare suo padre. Clive sapeva che sarebbe stato orgoglioso di vedere suo figlio diventare alfa.

Ora che tutto era perduto, c'era ancora una cosa che poteva fare per pareggiare i conti. Clive aprì il cilindro. La pallottola d'argento luccicava nella luce della cabina.

Il suo cuore saltò di gioia quando immaginò come tutti avrebbero ululato quando avrebbe ucciso quella puttana.

Uscì dal camion, allargò le gambe e puntò con cura il revolver alla fronte di Ainsley. Non c'era possibilità di mancare, a quella distanza.

Clive normalmente non permetteva ai pensieri di frapporsi all'azione, ma qualcosa lo trattenne dal tirare il grilletto.

Non era giusto. Lei sarebbe morta e per lei sarebbe finita, e lui sarebbe stato comunque reietto per sempre.

Con un piccolo grugnito di piacere, cambiò la mira.

Aveva ucciso i suoi genitori, ora avrebbe preso il suo fidanzato.

E lei avrebbe vissuto con quella colpa.

Clive puntò al cuore di Erik. Non doveva essere accurato, se l'avesse preso al petto, l'argento avrebbe fatto il resto. Ma ci mise comunque attenzione.

Tirò indietro il cane e fece fuoco.