GLOSSARIO

I.

PERSONAGGI DIVINI E PERSONAGGI UMANI O LEGGENDARI

I numeri romani e arabi rimandano alle parti e alle diverse suddivisioni dei testi.

A

Abisso «L’oceano sotterraneo delle acque dolci». Residenza di Enki/Ea, appellato anche «il re dell’Abisso», che vi costruisce il suo tempio E’engurra «Casa dell’oceano». In qualche modo collegato con la città di Eridu: i testi infatti usano alternativamente «Abisso» ed «Eridu», o addirittura «Abisso di Eridu».

V. 2 A III i 29, C a) iv 45.55, v 4; VI. 1 b) 27; VII. 4: 114-115.116-119.122-123.128-129

Adad Nome semitico corrispondente al sumerico Iškur, dio dell’atmosfera e delle acque piovane.

III. 3 A I iii 35.37.45, II 52; III. 4 I 115, II c) 16, IV 81-82; III. 9 I 1.3; V. 2 A II i 11, ii 19.27.33, v 41.55, vi 25, III ii 49-50.53, C a) iv 44.54, v 3, U v. 5, C b) 4) 6, D 1) c) 11.27.34.51.55, 2) i 4.8, ii 2.9.16.32, 3) 4; V. 4: 98.105; V. 7 A L+M 3, E+F 5; VII. 3: 72, 4: 150-151

Adapa Saggio, definito il purificatore e nativo di Eridu.

IV. 3 A 16, B 12.20.27.43.50.58.60-61,82, D 7.9.12; V. 9 r. 3.16.20-23.29.35

Addu Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 119

Agilimma Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 82

Agušaja Titolo di Ištar nel mito che la vede contrapposta a Ṣaltum.

III. 2 B) VI 1, VII 6, VIII 3.13.26

dA-la-la Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 18.20

Alallu «Uccello variopinto». Uno degli amanti sfortunati di Inanna.

IV. 1 A) 26, B) 48

dALAM Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 20-21

Alla I Divinità primordiale, creatrice di Anu.

II. 5 B) 1

Alla II Dio primordiale ucciso dagli altri dèi per creare l’uomo.

V. 2 C c) J 3, D 1) a) 43, b) 103-104; V. 6: 24

Alluḫappu Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 4

Alulu Re leggendario del periodo antidiluviano.

V. 11: 9

Amar-Anzu Lett.: «Vitello di Anzu». Sinonimo di Anzu.

Amarga Nome del vitello partorito da Geme-Sin, la vacca amata dal dio Sin.

IV. 2.22

dAma-tu-an-ki «Madre genitrice di cielo e terra». Divinità menzionata nella Lista di Larsa.

I. 3 B

An Dio Cielo.

I. 3 A a) 1-2.24, B

Anduruna «Abitazione celeste». Luogo in cui soggiornavano gli dèi, dopo essere stati generati.

I. 1 I 24

Anenlilda «Saggio». Lo scongiuratore di Eridu.

III. 5.11

An-ki Cielo e terra.

I. 3 A a) 3

Annegarra Designazione dei primi uomini creati dagli dèi. Il nome vuol dire: «Creato per il cielo».

V. 6: 52

Annugal II poliziotto degli dèi nel mito neoassiro di Atramḫasis.

V. 2 B a) ii 14.24

Anos Nome del dio Anu in Damascio.

I. 2 C

Anšar «L’insieme del cielo». Essere primordiale, creato assieme a Kišar, in seconda generazione, dalla coppia Apsu-Tiamat ed annoverato tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 1 I 12.19; II 8-9.49.60.63.71.79.83.95.103.107.119.125.133.136-137.141.147; III 1.13.71.131; IV 83.125; V 79; VI 101.157; VII 102; I. 3 A a) 8; VII. 1 a) 6, 3: 54-55.58

An-šár-gal Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 6, B

Antu(m) Paredra del dio Anum.

I. 3 A a) 2; III. 1 III 10.20; IV. 1 B) 83

An(um) «An». Dio nato dalla coppia primordiale Anšar e Kišar, e progenitore di tutto il mondo divino, soprattutto di Nudimmud, padre di Marduk, il dio di Babilonia e signore di tutti gli dèi. Dio del cielo e capo dell’assemblea divina; costituisce assieme ad Enlil ed Ea, la triade suprema del Pantheon sumero-accadico; dio poliade della città di Uruk, dove condivide con Inanna/Ištar il tempio E’anna. In base ai poemi «Gilgameš, Enkidu e gli Inferi» e «Atramḫasis», quando i grandi dèi stabilirono le rispettive competenze sul mondo, An personalmente si attribuì il Cielo. Nel mito di Nergal ed Ereškigal è chiara la sua funzione di capo degli dèi: è egli, infatti, che, per comunicare con la regina degli Inferi, manda come messaggero Kakka, il suo araldo. È interessante che nello stesso mito il Cielo come contrapposto agli Inferi venga espressamente definito «il cielo di Anu».

I. 1 I 14-16;89.105.159; II 45.96.105; III 49.53.107.111; IV 4.6.44.82.146; V 70.80; VI 41.64.86.92.94.123.147; VII 6.102; 3 B.; II. 1; II. 2 A) a), b); II. 2 B); II. 5 A) r. 1, B) 1-2; II. 8: 24.39; II. 10:1; III. 1 III 1.4.13.17.25-26.39; III. 3 A I iii 29.33.35.46.67.88.103.111, iv 2.8, II 58.71, III 27.159; III. 3 B) II 5.11.16.24.45.49; III 15; III. 4 I 28.39.148.189; II b) 12, III c) 3, d) 11; IV 33.43.52; III. 9 VII 5, VIII 2; IV. 1 A) 44, B) 82.87.93, C) b); IV. 2: 17, 3 A 2, B 9.13.20.23-24.33-35.42.48-49.58-59.61.69.81, D 4.6.9.11; V. 2 A I 7.13.17.97.99.101.111.124.136.169, II v 41.55, vi 10.25, III iii 51, v 40.47, vi 11, B a) ii 8.12.22, U v. 20, C c) L 6’, M 7.12, D 1) a) 7.13.17.53.90.100. 110, b) 1.11.23.54.56.61, c) 51.55, 2) i 4.8, ii 2.9.32.47; V. 4: 15.114.163; V. 6: 7.67; V. 7 a) E+F 3.17.35-36, b) K i 12; V. 8 v. 38; V. 9 r. 14; V. 10: 7.13; V. 12 a) 76.83; VI. 2 B i 6.30.39.40.45.52.55, ii 31, iii [24].[25]. 39, 50, iv 24.27. 28.44.48. 59, v 2.15.16.30.32.38.44.45.48, vi [42]; VI. 5 A 1) 194; VII. 1 a) 6-8, 2 a) 8.10.12.15, e) 1.5.6.8-11; 4: 27-28.48-51.62-63.77-80.100-101.236-237.252

Anunna(ki/u) I «Progenie principesca». Designazione degli dèi del cielo e della terra. In generale il nome indica o un gruppo consistente di divinità, sia celesti che infere, o le sette divinità maggiori che decidono i destini, sia dei vivi che dei morti. Nel mito della discesa agli Inferi di lštar, il termine è usato nel doppio senso, grandi dèi celesti e grandi dèi degli Inferi. Nel mito di Nergal ed Ereškigal, così come in quello della Discesa agli Inferi di Ištar, gli Anunnaki appartengono al regno degli Inferi.

I. 1 I 156; II 42.121; III 46.104; V 86; VI 20.40.46-47.59.68.134.145; II. 9 r. 15; III. 3 A) I i 5. 25, iv 6; III 4 I 63.81.82.111; III. 4 III c) 40, d) 10, V 3; IV. 3 A 8; V. 2 A I 5.103.219-220.233, II v 39.53, vi 23, III iii 30, vi 7, B a) ii 5, C c) M 10, O 6, D 1) a) 5.92, b) 44.59.114; V. 4: 103.124; V. 6: 9.17.21.47; V. 7 a) I 9, b) K i 1; V. 13 b) 322; VI. 2 2 B iv 3; VI. 3: 10

Anunnaki II Dèi inferi. La totalità degli dèi che risiedono negli Inferi alla corte di Ereškigal, oppure i grandi dèi degli Inferi che decidono i destini dopo la morte.

III. 4 I 177.184.193; II a) 2; VI. 1 b) 32.113.117; VI. 4: 12; VII. 1 a) 6-7, 2 a) 2

Anunnitu Dea, madre di Girra/u.

III. 3 A) I iii 56; B) II 25

dA-nu-um Nome accadico del dio An sumerico.

I. 3 A a) 1

dA-nu-um u An-tum Cielo e terra.

I. 3 A a) 3

Anzu «Aquila leontocefala». Avversario di Ninurta nella sua battaglia contro il Kur, narrata dal mito accadico «Ninurta e Anzu». Qui sembra avere una posizione ambigua; in «Gilgameš, Enkidu e gli Inferi» ha una funzione negativa, quando infesta l’albero Ḫaluppu assieme al serpente e a Lilit che succhia il sangue ai bambini.

III. 3 A) I i 11, 26, ii 11,14.24, iii 4.9.10, 12.24.31.38.48.51.59.69.72.80.90.93.105, iv 9; II 5.17.21.35-36.44.48.52.54.61-62.69.72.77-78.85.89.94-95. 102.116.120.143.151; III 9.12.20.22.26.36.12’, 114.116.117-118; III. 3 B) II 9.12.18.33.57.69.81, III 3.7.16-17.65.68.77; III. 4 III c) 33; V. 2 A III iii 7, B a) U v. 16; V. 7 a) L+M 65; VI. 5 A 1): 168; VII. 1 a) 4, 2 a) 7, d) 2.4, 3: 58-59

Aos Nome del dio Ea in Damascio.

I. 2 C

Apason Resa del nome Apsu in Damascio.

I. 2 C)

Apsu I «Abisso», «Acque marine». Padre primordiale di tutto il creato e sposo di Tiamat «Acque marine».

I. 1 I 3.25.29.35-47.51.65.69.113.117; II 3.55.67; V 102; II. 6: 4

Apsu II «Abisso», «Acque marine». Luogo in cui risiede Ea, il dio della saggezza, dopo aver ucciso Apsu, lo sposo di Tiamat. Qui egli genera con sua moglie Damgalnunna il figlio Marduk. Designazione anche degli Inferi.

I. 1 I 71.76.81.82; IV 142-143; V 60.119.125; VI 63.68; II. 8: 25-26; II. 9 r. 8.13; III. 1 IV B) 28; III. 2 A) VI 11, VII 3; III.2 B) I 14; III. 3 A) I ii 21, iii 100; B) II 31; III. 4 I 147.162.184; II b) 6; V. 2 A I 18.29.102, II iii 28, III i 49; B a) i 2, v 27, D 1) a) 18.91, c) 73.80.83, 2) i 26.34.38; V. 4: 31.42; V. 9 r. 20.22.26; VII. 1 a) 2, 2 a) 2.15

Arallu Denominazione degli Inferi, altrimenti detto Kur o montagna mitica, Kigal «la grande terra» oppure Urugal «grande città».

III. 4 I 147; II a) 9

Aramazad Resa iranica del dio della saggezza Crono, da altri identificato con Bel(u) ovvero Marduk.

V. 5 a)

Aramazd Resa armena di Bel(u) in Berosso.

I. 2 A) a)

Aranunna Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 97

Arazu Dio connesso alla preghiera (?).

II. 8: 29

Ardato Nome del nono re di Šuruppak, corrispondente al sumerico Ubartutu, padre di Xisuthros, eroe del Diluvio Universale, in base a Sincello.

V. 5 b)

Aruru Sorella di Enlil e nuora di Nanibgal; sinonimo di Nintu.

II. 9 r. 21; III. 7 II 9-11; V. 6: 58; V. 12 a) 66.77-78.82.84, b) 1-2

Asakku Divinità infernale. Mostro con cui combatte Ninurta nel Kur. Figlio di An e della madre Terra.

III. 4 III b) 31; VI. 5 B 1): 51, 2): 59-66.73; VII. 2 a) 7

Asalluḫi Dio degli scongiuri, figlio di Enki/Ea. Egli viene identificato con Marduk, il dio poliade di Babilonia. Nell’Enūma elîš è annoverato tra i cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 101.147; V. 1: 10

Asalluḫi-namru Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 155

Asalluḫi-namtila Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 151

Asaralim Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 3

Asaralimnunna Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 5

Asari Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 1

Asarluḫi-Marduk Figlio di Enki/Ea, il dio della saggezza e della magia mesopotamica, composto dai due nomi Asarluḫi e Marduk, le due divinità, una sumerica e l’altra semitica, equiparate per sincretismo.

VII. 4: 132-133.134-135

Assôros Nome dell’essere primordiale Anšar in Damascio.

I. 2 C

Assur Dio principale della civiltà assira.

VI. 4: 24; VII. 3: 18-19.35.59.72

Asušunammir «Il folletto», definito «buffone di corte», creato da Ea perché salvi Ištar dal «Paese del non ritorno».

VI. 1 b) 92, 93, 103

Ašaru Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 123

Ašnan Divinità protettrice del grano e della spiga; definita anche «il buon pane, il pane del mondo». Essa è figlia di Enlil e Sud.

II. 8: 33

Áš-ri-gi4-in-gal «Ereškigal», regina degli Inferi (→).

VI. 1 a) 3

Atramḫasis Nome dell’eroe del Diluvio nell’omonimo mito, altrove si ha Utanapištim (Epopea di Gilgameš) e Ziusudra (poema sumerico del Diluvio).

V. 2 A I 364.368.385.387, II viii 36, III i 1.11.38.40, ii 18, B a) iv 17.21.29, v 27, U r. 3, B c) 2): 11, D 1) c) 17.19.59.81.89.99.101, 2) i 12.35.44, 3) 9; V. 3: 6; V. 4: 187

Aja Divinità femminile, sposa di Šamaš, dio Sole.

VI. 4: 19

B

Baza Sovrano o personaggio sconosciuto.

V. 11: 13A

dBE «Ea». Scrittura logografica per Ea, il dio della saggezza e signore dell’Apsu.

VI. 2 B v 13-14

Be-el ši-ma-a-[ti] «I signori dei destini». Appellativo dei «grandi dèi», di norma in numero di sette, ma qui riferito presumibilmente alla triade suprema composta da Anu, Enlil ed Ea.

VI. 2 B ii 5

Be’ennu Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «Epilessia».

VI. 2 A r. 49, v. 4

Bel «Signore». È un epiteto di Marduk, il dio di Babilonia e re di tutti gli dèi a seguito della sua vittoria su Tiamat.

I. 1 I 80; II 135.153; IV 17.21.33.49.59.65.75.95.129.135.143; V 90; VI 70.82; I 2 A) b); I 2 C); VII. 1 a) 2-3.5-7.9.11, 2 a) 1, 3: 9-10.13.23.25-26.39. 57.72

Belet-Babili «Signora di Babilonia». Epiteto di Sarpanitum, sposa di Marduk.

VII. 3: 10.21.29-30.40.42.64

Belet-ili Dea, madre di Ninurta, e in genere dea-madre che crea, tra l’altro, l’uomo nel mito di Atramḫasis.

III. 3 A) III 152; III 8 I 1; III 9 I 10-11.13; V. 2 B a) ii 6, iii 3.17, C b) 1): 1, D 1) b) 68.76.94.106; V. 4: 117.162; V. 8 r. 2.10-11.14, v. 30-31.36.40

Belet-kala-ili Epiteto della dea Mami, ricevuto dopo la creazione dell’uomo.

V. 2 A I 247-248

Be-let šá-ma-mi «Signora dei cieli». Dovrebbe trattarsi della dea Ištar, non solo per la menzione del «marito», sulla cui salute Ereškigal si informa, ma anche per il fatto che tale appellativo le compete (Tallqvist 1938, p. 64).

VI. 2 B i 42.47

Beletseri «Signora della steppa». Una divinità degli Inferi, definita «scriba» di Ereškigal.

II. 3 r. 33; VI. 5 A 1): 202

Belili Sorella di Dumuzi nel mito della discesa agli Inferi di Ištar.

VI. 1 b) 131

dBe-li-li Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 19.21

Belos Forma greca dell’accadico Bel(u), epiteto di Marduk.

I 2 A) a), b); 2 B) a), b)

Bēi-ūri Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «sonnambulismo».

VI. 2 A r. 49, v. 6

Bibbu Demone a servizio di Nergal, definito «boia degli Inferi».

VI. 4: 19

Birdu Messaggero di Enlil.

III. 3 A) III 43.45.47-48.5’-6’.17’

Bovaro Uno degli amanti sfortunati di Inanna.

IV. 1 A) 36

C

Cavallo Uno degli sfortunati amanti di Inanna/Ištar.

IV. 1 A) 32, B) 53

Crono Nome greco del dio della saggezza mesopotamico, corrispondente ad Ea o Enki.

V, 5 a), b), d), e)

D

Dachê Divinità embrionale, menzionata in Damascio, corrispondente a Laḫama dell’Enūma elîš.

I. 2 C)

Dachos Divinità embrionale, menzionata in Damascio, corrispondente a Laḫamu dell’Enūma elîš.

I. 2 C)

Dagan Dio principale del mondo semitico, equiparato al mesopotamico Enlil.

III. 3 A) I iii 111, iv 2, II 58, III 24.27.34; B) II 45; III 15; III 4 III c) 3; IV 33

Daisio Nome di mese, corrisponde al mesopotamico dio Dumuzi/Tammuz.

V. 5 a), b)

Damkina Moglie di Ea e madre di Marduk.

I. 1 I 78.84; V 81

dDa-rí Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 13

Dauche Moglie del dio Ea in Damascio.

I. 2 C)

Desio Nome greco di Dumuzi mesopotamico.

V. 5 d), e)

Dingiresiskur Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 109

Dingir-ḫul «Dio cattivo». Nel mito VII. 4 tale termine caratterizza le forze demoniache e maligne che svolgono un’attività disordinatrice nel cosmo; essi sono operatori del male. Ne sono indicati i nomi ed anche l’aspetto che essi assumono.

VII. 4 passim

Dingir-kù-ga «Le sante dee». Appellativo di Nammu e di Nanše, due divinità femminili.

VI. 2 B i 41.[47]

Dingir.meš I «Gli dèi (celesti)». L’insieme degli dèi celesti che risiedono nell’Olimpo, davanti ai quali si presenta il messaggero degli Inferi.

VI. 2 B ii [4], iii [26], v 33-34.39.41.42

Dingir.meš II «Gli dèi inferi». L’insieme degli dèi inferi.

VI. 2 B ii 7

Dingir.meš gal.meš I «I grandi dèi (celesti)». Epiteto riferito per lo più alla triade suprema del Pantheon celeste, costituita da An, Enlil ed Ea, che sono anche «i signori dei destini».

VI. 2 B i 40.45, ii 5

Dingir.meš gal.meš II «I grandi dèi (inferi)». L’insieme dei grandi dèi degli Inferi.

VI. 2 B iv 52-53, v 8.9.24.25

«Due dei» Demoni gemelli operanti agli Inferi.

VI. 4: 8-9

Duku «Santa collina». Area sacra nel complesso templare di Enlil a Nippur, ma anche il luogo primordiale dove risiedevano gli dèi prima di creare l’uomo.

I. 1 VII 99

Dumuduku Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 99

Dumuzi Il pastore sposo di Inanna, scelto come suo sostituto dopo il suo rilascio dagli Inferi. È figlio di Sirtur e fratello di Geštinanna, nonché cognato di Utu, il dio Sole. Il re, il retto approvvigionatore dell’E’anna, l’amico di An, l’amato genero del giovane Su’en. È divinità tutelare degli ovili e del latte. Porta l’epiteto ušum-gal-anna «il grande drago di An o del cielo». È anche un dio infernale, e come tale riceve doni da Gilgameš. Egli inoltre emette sentenze nel Kur assieme a Ningizzida.

IV. 1 A) 24, B) 46; IV. 3 B 24.31.49.56.68; VI. 1 b) 127.136

dDu-rí Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 12

Durmaḫ «La corda cosmica» che tiene unite tutte le sezioni del cosmo.

I. 1 V 59; VII 95

E

Ea Dio accadico della saggezza, della magia e signore dell’Apsu, il luogo mitico che designa il sottosuolo terrestre, regno delle acque dolci. Assieme ad Anu ed Enlil, Ea costituisce la triade suprema del Pantheon accadico. Nel mito di Nergal ed Ereškigal egli è il grande consigliere di Nergal, al quale elargisce suggerimenti circa il viaggio agli Inferi. Nel mito della discesa agli Inferi di Ištar egli opera la salvezza della dea, facendola uscire dal «Paese del non ritorno».

I. 1 I 60.73.78.83; II 4-5.72.75.120. 129; IV 146; V 8.68.80; VI 3.11.31.35.38-39.64; VII 6.138.140; II. 1; II. 2 A) b); II. 2 B); II. 5 A) r. 8.21; II. 6: 4.7; II. 8: 26.39; II. 10: 2; III. 1 III 11.25, IV B) 28; III 2 A) IV 12.19.21, V 16.23.28.30, VI 14, VII 3.10; III. 2 B) VI 3, VII 5, VIII 17; III 3 A) I ii 18, iii 102.121; II 46.71.87-88.129.150; III 33; B) III 8; III 4 I 162; II b) 6.9.15, c) 18; III. 5: 1; III. 6 r. 15; IV. 3 A 6.17, B 12.16.71.84, D 4.10; V. 2 B a) i 4, iii 1, v 2.28, U r. 1.7.13, C b) 2): 12.16, c) BB 3, P 12.17, D 1) a) 91, b) 84.87, c) 1.54.58.67-68.74.81.84.86.92-93.97.101, 2) i 7.11.20-21.27.35.39.41, ii 8.14.31, 3) 2.8.10; V. 3: 5.7; V. 4: 32.36.42.175-177; V. 7 a) E+F 3.36; V. 8 r. 3.10, v. 30; V. 9 r. 14; V. 10: 7.13; VI. 1 b) 27.84, 2 A r. 23.41.44, B i 40.45, ii 18.21.23.31, iv 27.28, v 2.15. 16.41; VI. 5 B 2): 69-70.76; VII. 1 a) 2.7, 2 a) 11, 4: 122-123.128-129.132-133

dÉ-kur Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 16

Elulu Nome di mese del calendario babilonese.

VII. 2 e) 1

dEn-amaš Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 122, B

dEn-an-na Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 128, B

Enbilulu Dio «ispettore dei canali». È generato da Enlil e partorito da Ninlil. Nell’Enūma elîš il nome è attribuito a Marduk.

I. 1 VII 57

Enbilulu’epadun Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 61

Enbilulugugal Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 64

Enbiluluḫegal Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 68

dEn-bùlug Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 108, B

dEn-da Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 106

Endašurimma Divinità primordiale ed infera, progenitrice del dio Enlil in base al poema sulla «morte di Gilgameš». Essa è qualificata come uno dei sette portinai degli Inferi.

I. 3 B; VI. 2 B iii 14

dEn-da-šùrun Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 132

dEn-DU Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 104

Endukuga Divinità primordiale ed infera, progenitrice del dio Enlil in base al poema sulla «morte di Gilgameš».

VI. 2 B iii 46

dEn-du6-kù-ga Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 134, B

Endušuba Divinità primordiale ed infera, essa è qualificata come uno dei sette portinai degli Inferi.

VI. 2 B iii 45

dEn-gàraš Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 114

Engidudu «Signore che di notte va e viene». Il dio che guida uomini e principi.

III. 4 I 21

dEn-giriš Divinità menzionata nella Lista di Larsa.

I. 3 B

dEn-ḫal Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 110, B

Enki I «Signore della terra». Nonostante il nome, egli è il dio dell’Abisso, viene detto infatti «re dell’Abisso»; dio poliade di Eridu; dio tutelare dell’E’engurra costruito nell’Abisso. Assieme ad An ed Enlil costituisce la triade massima del Pantheon sumerico; è membro permanente dell’assemblea degli dèi; ma come terzo, dopo i primi due An ed Enlil è creatore ed ordinatore del mondo. È prediletto del santo An e benvoluto da Enlil: si definisce infatti figlio del re del cielo e della terra e fratello minore di Enlil; è il signore dell’abbondanza degli Anunna; e loro fratello maggiore e loro condottiero. Nel mito di Enki e Ninḫursag, egli ha come moglie Ninsikil, mentre in seguito Ninḫursag o Nintu. In VIII.1. si sottolinea il suo rapporto con la magia e gli scongiuri contro i demoni.

I. 3 B; II. A) a); III 10 a) 300, b) 13; V. 1: 10; 2 A I 16.18.98.100.102.201.204.250.365.372, II iii 9.29 v 43, vi 17.22, vii 39-40, III i 15.43.45, iii 25, vi 13.16.42.45, D 1) a) 16.18; V. 6: 7.68; V. 11: 1; VII. 4: 56-58.116-119

dEn-ki II Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 96

Enkidu Servo e amico di Gilgameš nelle opere letterarie che celebrano le gesta del re di Uruk.

V. 11: 13; V. 12 a) 86; V. 13 a) 47; VI. 5 A 1): 161, B 1): 6.10.50, 2): 54.58.65.72.80.84

dEn-kin-gal Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 124, B

Enkišar «Enkišar». Uno dei sette guardiani degli Inferi.

VI. 2 B iii 14

dEn-kù-gál Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 126

dEn-kur Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 120, B

Enlil «Dio vento». Dio principale del Pantheon sumerico; dio poliade di Nippur, centro religioso del paese; dio tutelare del tempio Ekur «casa montagna»; è definito egli stesso «la grande montagna»; sposo di Ninlil, Sud. Assieme ad An ed Enki costituisce la triade massima del Pantheon sumerico; è membro permanente dell’assemblea degli dèi; nella spartizione del cosmo, Enlil si attribuisce la Terra, mentre An impera sul Cielo, e ad Ereškigal vengono dati gli Inferi. Egli predilige Enki, a cui affida l’incarico di riordinare il mondo e di cui è fratello maggiore. Assieme ad An concede dopo il Diluvio a Ziusudra «la vita, come (quella) di un dio». Dalla sua unione con Ninlil nascono il dio Luna (Nanna-Suen, Ašimbabbar), Nergal, Ninazu ed Enbilulu. In VIII.1 è lui che prende in mano la situazione quando i demoni assaltano il cielo e oscurano la luna, facendo intervenire il dio della magia Enki.

I. 1 IV 146, v 8.80, VI 6; VII 6.136.149; 3 A. b) 138, B; II. 1; II. 2 A) a); II. 2 B); II. 3 v.; II. 7 A) 9; II. 8:39; III. 1 III 11.25; III. 3 A) I i 2.4. 22, ii 19, iii 5.20.26, iv 11; II 19.118.141; III 40.45-46.9’.121.123.144; III. 3 B) II 2; III. 4 I 2.189, II c) 7, III c) 6, d) 12; III. 6 r. 7; III. 9 I 7. 11, II 1; V. 2 A I 8.14.45. 59.69.73.82.84-85.90.92.95.104-105.112.118.125.131.133.137.143.145.152.165-166.168.196.335.356, II i 5, v 47.52, vi 22.32, vii 47, viii 35, III i 43.48, iii 39, v 41, vi 5.12.41, B a) ii 13.23.27.29.34, iv 4.18.20.25.29.37, C c) J 6.7, K 1.5, L o’.7’, M 3-4.6, D 1) a) 8.14.20.45.51.60.64.73.93-94.101.104.111.117, b) 2.5.12.18.24.30.32.38.50-51.55.73.79.104, c) 47, 2) ii 8.31.44.48, 3) 5; V. 4: 16.39. 41.167.170-171.174.176.189; V. 6: 7.14.22.67; V. 7 a) I 24, E+F 3.36; V. 8 r. 24, v. 27.38; V. 9 r. 14; V. 10: 7.13; VI. 2 B i 40.45, iv 27-28, v 2.15.16.44.45; VI. 5 A 1): 194, B 2): 55.62; VII. 1 a) 5.10, 2 a) 2.8.13.15, e) 7; 4: 52-55. 108-111.236-237.252

dEn-LU Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 102

Enmerkar Sovrano della prima dinastia postdiluviana di Uruk e personaggio principale di diversi poemi epici.

V. 9 r. 17.21.23.29

Enmešar Divinità primordiale ed infera.

VI. 2 B iv 42

dEn-me-šár-ra Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 136, B; VII. 2 d) 1.5, e) 5

dEn-mul Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 100; I 3 B

Ennugi II gendarme degli dèi supremi.

V. 2 A I 10.127.139, D 1) a) 10.113, b) 14.26; V. 4: 17

Ennugigi Divinità primordiale ed infera, qualificata come uno dei sette guardiani degli Inferi.

VI. 3 B iii 47

dEn-nun Divinità menzionata nella Lista di Larsa.

I. 3 B

dEn-nun Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 118

dEn-šár Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu» e tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A a) 10, b) 116, B

dEn-ug Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 112

dEn-ul Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 98; B; V. 6: 56

dEn-uru-ul-la Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 22, B

dEn-u4-ti-la Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 130, B

En-[ ] Divinità primordiale ed infera, qualificata come uno dei sette guardiani degli Inferi.

VI. 2 B iii 44

Ereškigal «Regina degli Inferi». Sorella dei grandi dèi Anu ed Enlil, Ereškigal, quando questi si assegnarono i compiti e le mansioni nel cosmo, ricevette in dono gli Inferi. Nel nostro mito essa è assieme a Nergal ed Erra la protagonista.

III. 10 a) 308, b) 26; VI. 1 a) 3, b) 24-25.28.64.66.95.100.109; VI. 2 A r. 2.7.43.52.54, v. 11; B i 8.17.38.44.49.51, iii [11].[33], iv 11.[23].33.47.50.58, v 1, vi 19.36; 3 r. 14, M. 2.3; VI. 5 A 1): 201

Erra Il dio sumero babilonese della peste viene presentato nel nostro mito come gemello di Nergal. Non è Nergal a giacere con Ereškigal, bensì Erra, sicché, almeno in base alla redazione recente è lui che in definitiva sposa la regina degli Inferi. Come dio degli Inferi egli ha al suo servizio demoni-Gallu.

III.1 IV B) 10; III. 4 I 5.13.15.40.46.60.76.78 92.101-102.104.124.130-131.149.163.169.179.191; II b) 17.22.27.42, c) 3.5, III c) 11.21.30.35.38. 57-58.62.66, d) 2-3.16; IV 1.19.104.114.128.130.137.141.151, V 1.4.16.20.40.45.48.57; VI. 2 B iii 20, iv 11.54.56, vi 2.5.36; VI. 3 r. 12; VII. 1 a) 7

Errag/kal Divinità al servizio di Adad.

V. 2 A II vii 51, U v. 15; V. 4: 101

Etana Sovrano della prima dinastia postdiluviana di Kiš e personaggio centrale dell’omonimo poema che narra le sue gesta.

V. 7 a) I 7.24, L+M 119.126.129, E+F 1.25.37-38, M+F 8.11.22.51, N 5.8, b) K vi 5.8, c) O 5, R 8-10.15.25, Q iv 13, S vii 7.9.15; V. 11: 10; VI. 5 A 1): 200

Eṭemmu Spirito vitale che sopravvive dopo la morte.

V. 2 A I 215.217.228.230, C c) o 3-4, D 1) b) 98.100.110.112

G

Gaiu Nome di un pastore divino, nato dal matrimonio di Sumukan con il mare.

II. 3 r. 15. 21-22.25.30

Gallu «Un demone» al servizio degli dèi Inferi. Tali demoni possono essere «piccoli» e «grandi». Essi, in numero di cinque o sette, sono descritti come esseri strani e sempre all’erta, accompagnano sulla terra le divinità come Inanna/Ištar che lasciano gli Inferi, per ricevere in consegna l’eventuale sostituto. Nel mito della discesa di Ningizzida, un demone-Gallu accompagna il dio Ningizzida al cospetto di Ereškigal.

I. 1 IV 116; III. 4 I 67.175.185; VI. 3 r. 12.14.16.17

Ganzir Denominazione della residenza di Ereškigal agli Inferi e sinonimo dell’Aldilà. Nel mito GEI è definito «l’anticamera degli Inferi»: in esso si depositano il pukku e il mekku di Gilgameš. Sembra che designi pure una particolare costruzione afferente all’area dell’E’anna ad Uruk.

VI. 1 b) 41

dGá-ra Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 17

Geme-Sin Nome della vacca, di cui si innamorò il dio Sin.

IV. 2: 1.23

Genio cattivo Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 4

Gilgameš II leggendario re di Uruk compare nel mito della morte di Urnamma come «il re del Kur», al quale il re di Ur defunto presenta doni.

IV. 1 B) 5-7.22.84-85.89-90.95, C) a), b); V. 4: 1.8-9; V. 11: 11; V. 12 a) 57.62. 69.74; V. 13 a) 18.21-22.24.59-60.65, b) 325; VI. 5 B 1): 6.10, 2): 81

Gilim Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 78

Gilimma Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 80

Girra/u Dio-fuoco, figlio di Anunnitu.

III. 3 A) I iii 56.58.66; III. 4 I 141.181, III b) 17.50

Girra Uno dei cinquanta nomi di Marduk. Variante grafica di Girra, dio fuoco.

1.1 VII 115

Gišknumunab Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 89; III. 3 B) II 25

Gula Divinità babilonese preposta alla guarigione di malattie.

VII. 3; 63

Gušinbanda Divinità degli orefici.

II. 8:31; III. 4 I 158

Ḫaḫarnum Una divinità poco nota.

II. 3 r. 33.37

Ḫajjašum «Lo svelto». Figlio di Ḫaḫarnum nel mito di Dunnu.

II. 3 r. 37

Ḫaniš Divinità a servizio di Adad.

V. 2 A II vii 49; V. 4: 99

dḪarab «Aratro». Divinità personificata che opera all’origine del cosmo.

II. 3 r. 1.7.11

Ḫendursag Dio, figlio di Enlil, equiparato a Ninurta/Ningirsu.

III. 4 I 2

Ḫubur Nome di un fiume degli Inferi, usato nell’Enūma elîš come sinonimo di Tiamat.

I.1 I 133, II 19, III 23.81.

Ḫumban Guardiano della tomba del sovrano assiro, padre di Kumma.

VI. 4: 25

Ḫumut-tabal Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 5

Ḫurabtil Dio sotto il cui nome è adorato Ninurta in Elam.

III. 3 A) III 131

Ḫuwawa Mostro a guardia della foresta dei cedri, ucciso da Gilgameš.

V. 11: 12

I

Idibtu Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta del «vento».

VI. 2 A r. 48, v. 4

Idu Significa in sumerico «Fiume». Nel mito di Dunnu essa va in sposa a Gaiu.

II. 3 r. 21.30

Igigi Designazione degli dèi alle origini del mondo, come pure del complesso degli dèi contrapposti agli Anunn(ki), spesso inteso come i grandi dèi.

I. 1 II 121, III 126, V 85.108, VI 27.69.134.145, VII 137.159; III. 3 A) I i 15-16;21, iii 17.99.108-109.137, iv 4; III. 3 B) II 4.25.30.47; III. 4 I 62.111.183,

III c) 40, d) 10, V 3; V. 2 A I 6.20.23.37.77.113.234, II v 38, III vi 6, viii 17, C c) K 9, L 7, O 7; D 1) a) 6.68.102, b) 3.31.114-115; V. 4: 172; V. 7 a) I 5.12.19, b) K i 4

Ilabrat Messaggero del dio Anu.

III. 1 III 22; IV. 3 B 9.11

Īlānu «Gli dèi (celesti)». L’insieme degli dèi che abitano l’Olimpo e che nel mito di Nergal ed Ereškigal si accingono a fare un banchetto.

VI. 2 A r. 9.28.29; B iv 32

Illinos II dio Enlil nella resa di Damascio.

I. 2 C)

Īlū «Gli dèi (celesti)». L’insieme degli dèi che abitano l’Olimpo o «cielo di Anu» e che nel mito si accingono a celebrare il banchetto.

VI. 2 A r. 1; B i [5]

Īlū ṣērūti «Gli dèi eccelsi». L’insieme degli dèi che abitano l’Olimpo o «cielo di Anu» e che nel mito si accingono a celebrare il banchetto.

VI. 2 A r. 13

Iltum «Dea». Appellativo di Ereškigal (→).

VI. 1 a) 1

Inanna «Signora del cielo». Dea poliade di Uruk; tutelare dell’E’anna «Casa di An»; sposa di Dumuzi; dea della guerra. Dalla risposta di Enki alle sue lamentele per non aver ricevuto incarico alcuno nel riordino del mondo, apprendiamo che ella è la garante della femminilità. Con il titolo «ierodula del cielo» essa è la regina antidiluviana di Bad-tibira. Tra le sue imprese vanno sottolineate, la conquista dei «poteri» divini conservati ad Eridu per Uruk, la discesa del cielo dell’E’anna, la «Casa di An», divenuta la sua residenza; e poi i suoi viaggi nel Kur, montagna mitica, con la vittoria sull’Ebiḫ, e al Kur dei cedri, ma anche la débâcle al Kur degli Inferi. Inanna si rivolge invece ad Enki per aiuto, una prima volta per uscire dagli Inferi, una seconda volta quanto viene violentata da Šukalletuda.

IV. 1 A) 7.38.44, B) 23, C) a); VII. 4: 58-61.77-80

Innina Nome che si alterna a Ištar, da collegare al sumerico Inanna.

V. 7 a) I 22

Irkalla/u Uno dei nomi degli Inferi, che appare spesso divinizzato, dove risiedono Ereškigal assieme agli dèi inferi ed i morti.

III. 4 I 135, IV 123; VI. 1 a) 2.4-5, b) 4; VI. 2 B ii 7.[60], V 9.11.25, vi 45; VI. 3 r. 15, M. 2

Irkingu Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 105

Irnina Altro nome della dea Ištar.

III. 2 A) VI 25, VIII 5

Irugga Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 103

Išḫara Dea preposta al matrimonio, citata spesso assieme ad Ištar, la dea dell’amore.

V. 2 A I 304; C c) P v. 15

Iškur Dio sumerico dell’atmosfera e delle piogge.

VII. 4: 40-41.42-43.75-76

Ištar Dea babilonese dell’amore e della guerra. Nel mito di Nergal ed Ereškigal essa è definita, sempre che l’integrazione proposta sia esatta, «madre di Nergal» e, con l’epiteto di be-let šá-ma-mi (→) moglie di Dumuzi. Nel mito invece della Discesa di Ištar agli Inferi essa prende l’iniziativa di recarsi nell’Aldilà, allo scopo di asservirlo al suo potere.

III. 1 III 7.9.14.31-32.39, IV 3, IV B) 2.5-6.11.27; III 2 A) I 5, II 5.10, III 5, IV 24, V 33, VII 13-14, VIII 10; III. 2 B) II 15, VIII 11.24; III. 3 A) I iii 76; B) II 27; III. 4 IV 52-53.56.58.61; III. 8 VIII 4-5; IV. 1 B) 6. 80-82.88.92, C) a), b); V. 2 A I 302.304, C c) P v. 9.15; V. 4: 116; V. 7 a) I 20.24, M+F 24-25, b) K i 15; VI. 1 b) 2.12.22.26.27.63.65.69.76.85-86.114.118; VI. 2 B iv 29; VI. 4: 19; VII. 1 a) 1, 3: 72

Ištar di Arbela La dea Ištar venerata ad Arbela.

VII. 3: 73

Ištar di Bit-Kidmurri La dea Ištar venerata in Bit-Kidmurri.

VII. 3: 73

Ištar di Ninive La dea Ištar venerata nella città di Ninive.

VII. 3: 33.72

Ištaran Divinità mesopotamica, dio poliade della città di Der.

III. 3 A) III 141; III 4 IV 65; VII. 1 a) 1

Ištaru «Dea». Appellativo di Ereškigal (→).

VI. 1 a) 2.4

Išullanu Giardiniere del dio Anu; uno degli sfortunati amanti di Ištar.

IV. 1 B) 64.68.70

Išum Dio, araldo e consigliere di Erra, dio della peste.

III. 4 I 4.27.94.100.105-106.108; II c) 2, III c) 11.28.34.39.54.57, d) 2, IV 129.137-139.145, V 13.16.23.39.41.46; VI. 4: 16

J

Jabru Guardiano della tomba del sovrano assiro, padre di Kumma.

VI. 4: 25

K

Kalkal Dio portinaio della residenza di Enlil, l’Ekur, il tempio principale di Nippur.

V. 2 A I 74.76, C c) K 6’.8’, D 1) a) 65.67

Kak(k)a I Il dio messaggero di Anšar nell’Enūma Elîš.

I. 1 III 2-3.11.67

Kak(k)a II Il dio messaggero di Anu e di tutti gli dèi, che si reca agli Inferi per portare ad Ereškigal l’invito degli dèi celesti al banchetto.

VI. 2 B i 6.7.16.19-26.38.44.49, vi 43.44

Kingu Dio primordiale, scelto da Tiamat come suo sposo dopo l’uccisione di Apsu, e elevato al grado di condottiero dell’esercito che affronta Marduk.

I. 1 I 148.159, II 34.45, III 38.49.96, IV 66.81.119, V 69, VI 29, VII 105; VII. 2 a) 6, b) 1, e) 3

Kinma Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 107

Kislim Nome di mese del calendario babilonese.

VII. 3: 57

Kissarê Nome dell’essere primordiale Kišar in Damascio.

I. 2 C)

Kišar «L’insieme della terra». Essere primordiale, creato assieme ad Anšar, in seconda generazione, dalla coppia Apsu-Tiamat.

I. 1 I 12

Kišar Divinità primordiale ed infera, qualificata come uno dei sette guardiani degli Inferi.

VI. 2 B I iv 42

dKi-šár Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 9

dKi-šár-gal Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 7

Kulla Divinità preposta alla fabbricazione dei mattoni.

II. 8: 27

Kumma Principe assiro che ha la visione degli Inferi.

VI. 4: 1

Kurnugia «Paese del non ritorno». Denominazione sumerica degli Inferi o paese dell’Aldilà, governato da Ereškigal. Esso viene visitato dalla dea Ištar nel mito della discesa di Ištar agli Inferi.

VI. 1 b) 1.12.41.63.76.86.93

Kusu Dio del grano.

II. 8: 36

Kush Figlio di Gaiu nel mito di Dunnu. Alle origini doveva significare «apprendista del pastore».

II. 3 r. 25. 33-34

L

Labbu «Leone». Nome del mostro marino, partorito dal mare e contro cui combatte il dio Tišpak.

III. 6 r. 17.21.25, v. 4.7.9

Laḫḫa Variante di Laḫmu.

I. 1 III 125

Laḫama/u Essere primordiale che assieme a Laḫmu costituisce la prima coppia creata da Apsu e Tiamat.

I. 1 I 10, III 4.68.125, V 78.107, VI 157

dLà-ḫa-ma Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 16

Laḫar Divinità del bestiame minuto.

II. 8: 33

dLà-ḫ-ma Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 14

Laḫmu A Essere primordiale che assieme a Laḫama costituisce la prima coppia creata da Apsu e Tiamat.

I. 1 I 10, III 4.68, V 78.107, VI 157

Laḫmu B Esseri anfibi al servizio di Enki con sede nell’Apsu.

V. 2 A II iii 30, v 49.51, B 1) a) v 2, c) 54.58.75, 2) i 7.11.28, ii 5.12.19.35,3) 2.8

Libu Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «malattia della pelle».

VI. 2 A r. 50, v. 7

Leone Uno degli sfortunati amanti di Ištar.

IV. 1 B) 51

Lillum Dio, figlio di Marni o Belet-ili.

III. 8 II 2-3.7, VII 10, VIII 6

Lugalabdubur Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 91

Lugalbanda Re di Uruk e sposo della dea Ninsu(mu)n.

III. 3 A) III 147

Lugaldimmerankia «Re degli dèi del cielo e della terra». Epiteto ricevuto da Marduk dopo la sua vittoria su Tiamat, annoverato tra i cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 V 112.150, VI 28.139

Lugalduku(ga) Divinità che agisce assieme a Dumuduku, altro nome di Marduk o di Ea.

I. 1 VII 100; II. 9 r. 13

Lugaldurmaḫ Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 95

Lugalsula Demone a servizio di Nergal agli Inferi, con le funzioni di portinaio.

VI. 4: 19

Lugalšuanna Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 101

Luna II dio che illumina di notte la terra, Nanna in sumerico e Sin in semitico.

VII. 4: 73-74.182-187

M

Maḫ Dea madre di Ninurta/Ningirsu.

III. 3 B) II 36.41

Mamītu Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 7

Mam(m)a/i Dea madre ed epiteto di Ninlil, madre di Ninurta; sposa di Erra nell’omonimo mito.

III. 3 A) I i 1.3, iii 122, II 57; B) II 47.77, III 15; III. 4 I 20; III. 8 I 3.8.10. 12; V. 2 A I 193.235.246.250.296, III iii 33, B a) iii 14.17, C c) P 9.12, D 1) b) 76.81.117

Mammitum Dea madre, altrimenti chiamata Mama/i.

V. 13 b) 323

Marat dsin «Figlia di Sin». Appellativo di Ištar, che decide di scendere agli Inferi.

VI. 1 a) 2, 3

Marduk Dio poliade di Babilonia e signore di tutti gli dèi a seguito della sua vittoria su Tiamat. Figlio di Ea e Damkina, nato nell’Apsu. Una volta sconfitta Tiamat, egli crea dal suo cadavere il cielo e la terra.

1. 1 I 81-82, II 128.131, III 10.55.113.138, IV 5.13.20.28.93.123, V 48.109.113.117.143, VI 17.48.55.96.123, VII 149.159.161; II. 6: 7; II. 9 r. 17; III 4 I 123-124.164.168.180-181.188.190.192; II a) 1, b) 16.37, c) 18, III c) 43.52. 56, d) 16; IV 1.36.45; V. 9 r. 15; VII. 1 a) 7.12, 2 a) 3.5.7-11.14, e) 2.6.11

Mareri Nome corrispondente a Dumuzi o Daisio, in base ad Eusebio.

V. 5 a)

[mār] di[š-ta]r «Figlio di I[šta]r». Sempre che l’integrazione proposta sia esatta, tale appellativo è attribuito a Nergal

VI. 2 B iv 29

Mari-Utu «Figlio del dio Sole». Altro nome di Marduk, desunto da falsa etimologia del nome sumerico del dio Amar-Utu+ak «Giovenco del dio Sole».

1. 1 I 101

Markaye Nome di Tiamat.

I. 2 A) a)

Maršakušu Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 137

Marukka Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 133

Marutukku Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 135

Miqit Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie personificate». Nel nostro caso si tratta ancora di una forma di «Epilessia».

VI. 2 A r. 49, v. 5

Morte Demone infernale al servizio di Nergal.

VI. 4: 3

Moümis Nome di Mummu in Damascio.

I. 2 C)

Muati Nome alternativo di Nabu, figlio e consigliere di Marduk.

III. 5: 7

Mummu I Araldo di Apsu, nel mondo divino primordiale.

I. 1 I 30-31.47-48.53.66.70.72.118

Mummu II Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 86

Muḫra Custode della porta di Babilonia, ma anche demone al servizio di Nergal agli Inferi.

III. 4 IV 17; VI. 4: 8

Mutabriqu Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «fulmine».

VI. 2 A r. 47, v. 2

Mu-ti be-lit šá-ma-mi «Marito della signora dei cieli». Se, come sembra plausibile, la signora dei cieli è Ištar, suo marito non può essere altri che Dumuzi, il suo sposo per eccellenza, le cui vicende son narrate in moltissimi miti.

VI. 2 B i 42.47

N

Nabu Figlio e consigliere di Marduk.

III. 5: 2; VII. 1 a) 4.8, 2 a) 10.13, 3: 8.22.24-25.72

Namma Dea delle profondità marine, sposa di An e madre di Enki, il dio dell’Abisso, localizzato vicino ad Eridu. Namma appartiene al gruppo delle grandi dee madri e, in tale veste, ricorre nel mito di Nergal ed Ereškigal. È lei a sollecitare il figlio a creare l’uomo per sollevare gli dèi dal duro lavoro; essa assiste anche il figlio nella creazione dei primi uomini, prendendo la pura creta dell’Abisso e mescolandola con il «feto», creazione intelligente del dio della saggezza.

I. 3 B; VI. 2 B i 41.[46]

Namtar «Araldo» di Ereškigal. Questo dio infero ha il ruolo particolare di essere il messaggero scelto dalla regina degli Inferi a rappresentarlo al banchetto degli dèi celesti nel mito di Nergal ed Ereškigal. È lui che viene incaricato di riportare giù il dio sacrilego Nergal, colpevole di non averlo ossequiato. Nel mito della discesa di Ištar agli Inferi egli, per ordine di Ereškigal, carica la dea di sessanta malattie mortali.

V. 2 A I 380.395.401.407, B a) iv 10.14.32; VI. 1 b) 67.68.110-111.115; VI. 2 A r. 7-10.28.34.55-56.61, v. 9; B i 51.52.53.56, iii 20.21.23.[34].[35]. 40.46.58, v 1.14.17.29.30.37.43.46.48.54, vi 4; VI. 4: 2; VI. 5 B 1): 51, 2): 59.66.73

Namtartu Moglie di Namtar, anch’essa operante agli Inferi.

VI. 4: 3

Nanaya Divinità femminile, figlia di Ištar e a lei assimilata.

VII. 1 a) 9

Nanna Dio-Luna, identificato in semitico con Sin, donde il nome più corrente di Nanna-Suen, generato da Enlil e partorito da Ninlil, la sua consorte. Nell’Enūma elîš, invece, esso è creato da Marduk.

I. 1 V 12; III. 1 III 44; VII. 4: 58-61

Nanše Dea sumerica della divinazione, figlia del dio Enki, il signore della saggezza e re dell’Apsu. Nel nostro mito essa è associata a Nammu ed appellata «dea santa».

VI. 2 B i 41.46

Naprušu Guardiano della tomba del sovrano assiro, padre di Kumma.

VI 4: 25

Narilugaldimmerankia Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VI 143

Neberu Pianeta Giove, stella di Marduk e sinonimo dello stesso dio.

I. 1 V 6, VII 124b.126.129

Nedu Divinità infera appartenente al gruppo dei sette guardiani dell’Aldilà, di cui sembra essere il capo.

VI. 2 B iii 41; VI. 4: 7

Nergal Dio inequivocabilmente celeste, ma anche signore degli Inferi in seguito al fatto che egli diventa sposo di Ereškigal, come narrato nella redazione di Sultantepe-Uruk del nostro mito; qui apprendiamo pure che Erra, il dio temuto della peste e delle stragi, è suo gemello. Nel mito della morte di Urnamma egli è presentato come sovrano o l’Enlil dell’Aldilà. In base alle diverse tradizioni egli è detto figlio di Enlil, o anche di Anu e di Ea. In tutti gli altri miti dell’Aldilà si ha una sola regina del Kur, Ereškigal.

III. 4 III b) 31, V 39; III. 7 II 15-16.30; III. 10 a) 303, b) 15; V. 2 C b) 4): 5, D 1) c) 52.56, 2) i 5.9, ii 3.10.17.33; V. 8 v. 39; VI. 2 A r. [10].[42].43.[51].63.64, v. 15.19; B ii 23.28.49.[59], iii [9], iv 3.15.21.26, vi 18; VI. 4: 11.18; VI. 5 B 1): 52, b): 60.67.74.77-78.82; VII. 1 a) 11, 2 a) 13, 3: 72

Nerubanda Divinità primordiale ed infera, qualificata come uno dei sette guardiani degli Inferi.

VI. 2 B iv 2

Neru’ulla Divinità primordiale ed infera, qualificata come uno dei sette guardiani degli Inferi.

VI. 2 B iv 1

Ninagal Divinità preposta alla metallurgia.

II. 8: 31; III. 4 I 159

dNin-amaš Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 123, B

dNin-an-na Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 129, B

Ninazu Dio nato dall’unione di Enlil e Ninlil. Egli d’accordo con Ninmada vorrebbe regalare agli uomini l’orzo che essi ancora non conoscono e che si trova ammassato nel Kur. È sposo di Ningirida. In IGI Ereškigal, la regina degli Inferi, è detta sua madre, la qual cosa indica un rapporto del nostro dio con il mondo degli Inferi.

II. 8: 33; III. 3 A) 139; III. 10 a) 308, b) 26; VI. 5 B 1): 28.47

dNin-bùlug Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 109, B

dNin-da Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 107

dNin-da-šurim-ma Divinità menzionata nella Lista di Larsa.

1. 3 B

dNin-da-šùran Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 133

dNin-du Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 105

dNin-du6-kù-ga Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 135, B

Ningal Sposa di Nanna e madre di Inanna e Utu.

III. 2 A) I 4.7, VI 28; III. 2 B) VI 8

dNin-gàraš Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 115

dNin giriš Divinità menzionata nella Lista di Larsa.

1.3 B

Ningirida/u Madre di Ningizzida, che intercede per il figlio presso Ereškigal, perché lo liberi dagli Inferi nel mito della discesa agli Inferi che lo riguarda.

VI. 3 r. 14

Ningirsu Divinità poliade della città di Girsu e dello Stato di Lagaš per il quale Gudea, il principe, costruisce il tempio Eninnu. Egli viene identificato con Ninurta.

III. 3 A) III 128; B) II 39.78; III 7.72

Ningizzida Divinità sumerica dalla duplice funzione celeste ed infera. Egli è guardiano assieme a Dumuzi del palazzo di Anu nel mito di Adapa, mentre in base al poema della «morte di Gilgameš» egli è sicuramente infero: uno dei suoi titoli è «Portatore del trono del Kur». Nel mito della discesa agli Inferi di Ningizzida, il dio viene sostituito da una sua statua, regalata ad Ereškigal dalla madre Ningirida.

II. 8: 33; IV. 3 B 24.31.49.56.68; VI. 2 B ii 31; 3 r. 7.22

dNin-ḫal Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) III, B

Ninḫursag «Signora della montagna». Grande sorella di Enlil; questo nome le viene attribuito dal figlio Ninurta dopo la sua vittoria nel Kun essa infatti prima si chiamava Ninlil. Assieme ad An ed Enlil essa crea le «teste nere». Fa parte dell’assemblea dei grandi dèi, quando decidono di inviare il Diluvio. Nel mito di Enki e Ninḫursag essa compare come moglie di Enki, anche sotto l’appellativo Nintu. Dall’accoppiamento con Enki essa partorisce Ninsar «la signora vegetazione». Nei miti degli Inferi essa riceve doni da Gilgameš.

III. 10 a) 307, b) 25

dNin-IB Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 5

Ninildu Dio dei falegnami.

II. 8: 29; III. 4 I 155

dNin-ì-li Divinità menzionata nella Lista di Larsa.

I. 3 B

Ninimma Divinità nata dall’unione di Enki e Ninkurra. Assiste Namma e Ninmaḫ durante la creazione dei primi uomini.

III. 1 IV B) 26

Ninkarrak Divinità a carattere iatrico.

IV. 3 D 17

dNin-ki Divinità primordiale, annoverata tra «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 97, B

dNin-kin-gal Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 125

dNin-kù-gál Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 127, B

dNin-kur Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I.3 A b) 121, B

Ninkurra «Signora della montagna». È il nome della figlia di Enki e Ninsar; dalla sua unione con lo stesso Enki partorisce poi Ninimma oppure Uttu.

II 8: 31

Ninlil Sposa del dio Enlil e madre di Ninurta.

VII. 2 a) 5-6

dNin-LU Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 103

Ninmaḫ Una delle dee madri sumeriche, essa può essere sinonimo di Aruru e Nintu, inoltre di Ninlil. Nel mito di «Enki e Ninmaḫ», essa oltre ad assistere Namma nella creazione dei primi uomini assegna i compiti di lavoro al sostituto degli dèi, procede poi in gara con Enki a creare esseri malformi.

V. 6. 68

Ninmaš Divinità residente agli Inferi.

III. 10 a) 307, b) 25

Ninmenna Sinonimo di Ninlil, madre di Ninurta.

III. 9 I 15

dNin-me-šár-ra Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 137, B

dNin-mul Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 101, B

dNin-nun Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 119, B

Ninsimug Dio dei fabbri.

II. 8: 29

Ninsiskurra Epiteto generico della madre di Ningizzida, Ningirida nel mito della discesa agli Inferi del dio.

VI. 3 r. 12

Nins(um)un Dea marina, madre di Gilgameš e sposa di Lugalbanda, uno dei sovrani della prima dinastia postdiluviana di Uruk.

VI. 5 B 2): 54

dNin-šár Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu» e tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A a) 11, b) 117, B

Ninšiku Epiteto del dio Ea (→ Niššiku).

I. 1 VII 6; V. 4: 19

Ninšubur Ambasciatrice di Inanna, soprattutto nei miti della «“cosiddetta” discesa di Inanna agli Inferi» e del «Viaggio di Inanna ad Eridu», dove la dea svolge una funzione salvifica nei confronti di Inanna. In altri miti essa è invece un messaggero, sempre di Ištar.

III 2 B) I 11

Nintu Dea genitrice che controlla i principi della fertilità nell’universo, nascite, ecc. Essa infatti è appellata «signora del parto». È identica ad Aruru, la grande sorella di Enlil. Nel mito di Enki e Ninḫursag essa è moglie di Enki. Nel mito di «Enlil e Sud», la moglie di Enlil riceve anche il nome Nintu. In base al mito «Viaggio di Enki a Nippur», quando Enki allestisce un banchetto per gli dèi, ai posti d’onore siedono An ed Enlil, mentre Nintu si accomoda su una poltrona. Nel mito di Atramḫasis le viene attribuita la creazione dell’uomo.

V. 2 A I 198.211.226.278.295, III iii 28, iv 4,13, v 37, vi 43.46, C c) O 1

dNin-ug Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 113; III. 10 a) 307, b) 25

dNin-ul Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I. 3 A b) 99, B; V. 6: 56

Ninurta Divinità di Nippur. Figlio di Enlil e Ninlil. Tra i suoi epiteti, oltre a «vincitore del Kur», Uta’ulu «sole del sud», si ha «retto diadema di Ašnan». Di lui si dice che «è scaturito dall’Ekur», il tempio principale di Nippur, residenza della coppia divina Enlil e Ninlil. La sua impresa maggiore è l’epica guerra contro il Kur, nella fattispecie contro Asag, il mostro demoniaco generato da An e partorito dalla Terra, che voleva contrastargli il primato. Ninurta non solo lo uccide, ma pone le basi per l’agricoltura, lo spirito vitale del paese. Ninurta si reca due volte ad Eridu dal padre Enki, una prima volta con intenzioni bellicose, con l’intenzione cioè di rapire al dio Enki i «poteri» del Kur con le tavolette dei destini. Una missione questa che finisce in un disastro; la seconda invece è positiva, anche perché il nostro eroe fa soltanto una visita di cortesia al re dell’Abisso.

II. 3 v.; III. 3 A) I i 3, iii 126; II 35.44.72-73.89-90; III 18.21.36.7’.17’.122; V. 2 A I 9.126.138, II vii 52, B a) ii 14.24, U v. 14, D 1) a) 9.112, b) 13.25; V. 4: 17.102.174; V. 8 v. 39; V. 12 a) 87; VI. 2 B i 43.48; VII. 1 a) 10, 2 c) 1, d) 3, 3: 58

dNin-ura-ul-la Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 23

dNin-u4-ti-la Divinità primordiale, annoverata tra i «42 signori, madri e padri di Enlil».

I.3 A b) 131, B

Ninzadim Dio dei gioiellieri.

II. 8: 31

Nisaba Dea preposta all’agricoltura, in quanto detiene la canna mensoria per misurare i campi; è anche dea della scrittura. Essa è sposa di Ḫaja, e compare talvolta sotto i nomi di Nunbaršegunu e Nanibgal; è madre di Sud che va in sposa ad Enlil. Il suo luogo di culto è Ereš. Come epiteto essa è attribuita a Ninurta.

III. 3 A) III 127; III. 4 V 32; V. 2 A II i 18, vi 14, B a) iv 47.57, v 6; V. 6: 71

Nisan Nome del primo mese dell’anno del calendario babilonese.

VII. 3: 34.44.51

Niššiku «Appellativo di Ea». Tale appellativo accompagna spesso il nome divino di Ea.

II. 4: 9; III. 3 A) I ii 19, iii 110, II 58.71.87.103.150, III 159; VI. 2 ii 7

Nudimmud Nome o appellativo del dio Ea, figlio del dio Anu e padre di Marduk.

I. 1 I 16-17, II 58, III 54.112, IV 126.142, VI 38; II. 8: 25; III. 5: 5.14; VII. 4: 124-127

Nunamnir Uno dei nomi sotto cui compare Enlil.

III. 1 IV 1

Nusku Araldo e messaggero di Enlil, si confrontino i miti di «Enlil e Ninlil» e «Enlil e Sud».

II. 3 v.; III. 3 A) III 41-42.44; V. 2 A I 76.78.85-86.89.91.113.119-120.134.153.168, II v 48, B a) ii 8-9.18.29, C c) K 8’.10’, L 9’, D 1) a) 67.69.103.105-106, b) 4.6-7.19.39; V. 8 v. 41; VII. 1 a) 11, 4: 112-113.120-121.124-127

O

Oan(nes) Il primo dei «Saggi», metà uomo metà pesce, al servizio di Enki, mandati sulla terra per insegnare la civiltà all’umanità.

I. 2 A a), b)

Ogni cosa cattiva Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 7

Omorka Nome di Tiamat in Sincello.

I. 2 A b)

Orione Costellazione che raffigura «il pastore fedele di Anu».

VII. 1 a) 6-7

Otiarte Ultimo re di Šuruppak, corrisponde ad Ubartutu, padre di Ziuusudra = Utanapištim, eroe del Diluvio mesopotamico.

V. 5 a)

P

Pabilsag È il dio, re antidiluviano di Larak. Anche nel «viaggio di Pabilsag a Nippur», la sua città d’origine è sempre Larak, anche se si dice che il luogo della nascita è il santuario di Nippur. mentre la sua città di adozione è Isin. Egli infatti sposa Nininsina, che è assieme al marito, divinità tutelare della città Egli introduce l’agricoltura ad Isin, non per nulla è equiparato a Ninurta.

III. 3 A) III 137

Papgalgu’enna Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 93

Papsukkal Definito l’araldo degli dèi, questo dio funge da intermediario nella discesa agli Inferi di Ištar, per ottenere da Ea la liberazione della dea.

III. 3 A) III 156; VI. 1 b) 81

Pastore Uno degli amanti sfortunati di Inanna, da non confondere con Dumuzi.

IV. 1 A) 35, B) 58

Pašittu Un demone che fa morire i neonati.

V. 2 A III vii 4

Provocatore del male Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 5

Puzuramurri II costruttore dell’arca, con cui Utanapištim si salva dal Diluvio.

V. 4: 94

R

Rabiṣu Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «Colui che sta in agguato».

VI. 2 A r. 48, v. 3

S

Sag-hul-ha-za Un demone.

III. 4 II c) 43

Selene Luna.

I. 2 A b)

Sibitti «I sette». Denominazione di sette dèi/spiriti cattivi al servizio di Erra.

III. 4 I 8.18.23.29.39.93.97, III b) 12.25, IV 140, V 57; VII. 2 e) 5

Sililu Madre del cavallo, uno degli amanti sfortunati di Ištar.

IV. 1 B) 57

Sin «Dio Luna». Nome semitico del dio Luna, Nanna. Padre della dea Ištar nel mito della discesa agli Inferi di Ištar.

II. 2 A) a); II. 7 A) 13, B) 54-55; II. 10: 3; III. 1 III 26.34.37.42, IV 2; III. 4 II b) 8, c) 15; III. 6 r. 15-16; IV. 2: 1.3-4.16.23; V. 2 C b) 4): 5, D 1) c) 52.56, 2) i 5.9, ii 3.10.17.33; V. 7 a) E+F 5.38; VI. 1 a) 9, b) 2.3.83; VI. 5 B 2): 62-63.69; VII. 3: 10.38.72.93-95.108-111.116-119.136-137.148-149.238-239

Siraš Divinità preposta alla birra.

II. 8: 33; V. 11: 22

Sirsir Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 70

Sirsirmalaḫ Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 76

Sole Dio della luce e della giustizia. In sumerico Utu e in accadico Šamaš.

V. 1: 8

Spirito cattivo Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 6

Spirito (dei morti) Demone operante agli Inferi.

VI.4: 6

dSUM.SUM Divinità sconosciuta.

II. 7 A) 21

Sumukan Dio del bestiame.

II. 3 r. 5.8.10.13.15.16; II. 4: 6; II. 9 r. 22; V. 12 a) 92; VI. 5 A 1): 200

Ṣaltum Divinità creata da Ea per contrastare Ištar, dal nome «discordia».

III. 2 A) V 27.32.39, V 6, VI 15, VII 2.6; III. 2 B) II 8, VI 5, VII 12, VIII 4-15

Ṣarpanitu Sposa del dio Marduk.

VII. 2 a) 14

Ṣidanu Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta del «ballo di San Vito».

VI. 2 A r. 49, v. 5

Š

Šakkan Divinità tutelare del bestiame e della steppa. Nei miti degli Inferi riceve doni da Gilgameš.

III. 4 I 43.77.85, II c) 31, III a) 15, V 32; III. 8 II 9; VII. 3: 58

Šamaš Nome semitico del dio sumerico Utu.

I. 1 V 19.21-22.25.45; II. 2 A) b); II. 5 A) r. 7; II. 7 A) 15, B) 54-55; II. 10: 4; III. 1 III 26.34; III. 3 A) II 51, B) II 68; III. 4 II b) 7.33, c) 14, III a) 23, c) 68; IV 51.82; V. 2 A III i 30, iii 17; V. 4: 86; V. 7 a) L+M 16-19.22.44-46.54-55.61-62.67.81.104.110.114.119-120.126.129, E+F 5, M+F 1.7, b) P r. 24, v. 10-11.19, K v 5.12.15, c) Q i 1-2.5-6, Q ii 8, O 5; V. 13 a) 20.24; VI. 4: 20; VII. 1 a) 8, 3: 10.35.38.72

Šara Dio tutelare di Umma, figlio di Ištar, il suo tempio porta il nome Sigkuršaga.

III. 3 A) I iii 77.79.87, B) II 27

Šarabda’a Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Per il significato del nome si confronti von Weiher 1971, p. 86, nota 7.

VI. 2 A r. 48, v. 3

Šarur L’arma divina e consigliera di Ninurta.

III. 3 II 70.86.104.127

Šazu Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 35

Šazugurim Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 47

Šazusuḫrim Uno dei cinquanta nomi dei Marduk.

I. 1 VII 43

Šazuzaḫgurim Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I 1 VII 55

Šazuzaḫrim Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I 1 VII 51

Šazuzisi Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 41

Šuanna Residenza di Marduk, re degli dèi.

III. 4 I 124, III d) 8, V 30.35

Šulak Demone operante agli Inferi.

VI. 4: 6

Šullat Divinità al servizio di Adad.

V. 2 A II vii 49; V. 4: 99

Šulpa’e Nei miti degli Inferi, con il titolo «il signore della tavola», riceve doni da Gilgameš.

III. 4 IV 124

Šušinak Dio elamita ed epiteto di Ninurta.

III. 3 A) III 132

T

Talatta Resa del nome Tiamat.

I. 2 A) a)

Tammuz Resa babilonese del nome del dio Dumuzi, che ha dato nome ad un mese del calendario.

VII. 1 a) 3

Tašmetum Divinità femminile, sposa di Nabu, araldo e figlio di Marduk.

VII. 3: 16

Thalassa Presumibilmente nome corrispondente all’accadico Tiamat.

I. 2 B) b)

Thalath Resa del nome Tiamat in Sincello.

I. 2 A) b)

Thalatta Resa del nome Tiamat in greco.

I. 2 A) a), b)

Thaute Nome di Tiamat in Damascio.

I. 2 C)

Tiamat «Acque marine», sposa di Apsu «Acque dolci» e madre di tutto il creato.

I. 1 I 4.22-23.26.32-33.36.41.108-109.112.125.129, II 1.10-11.15.56.77.81.85. 99.105.109.124. 144. 146. 148.150.157, III 15.19.56.59.73.77.114.117. 128, IV 31.41.48.60.62.65.71.76.87.89.9 129, V 47.63.72, VI 24.30, VII 70-71.77.90-91,116.132; VII. 2 a) 9, b) 2

Tiruru Nome di un demonio, applicato ad Enlil nel mito di Atramḫasis.

V. 2 A III iii 40

Tišpak Divinità siriana.

III. 3 A) III 149; III. 6 r. 21

Tutu Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 9

Tutu’agaku Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 25

Tututuku Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 33

Tutuziku Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 19

Tutuzi’ukkinna Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 15

Ṭirid Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano perlo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «Persecuzione».

VI. 2 A r. 48, v. 3

U

Ua-ildag Sposa di Kush nel mito di Dunnu.

II. 3 r. 25.34.

Uan → Oan(nes).

Ubartutu Ultimo re della dinastia antidiluviana di Šuruppak, padre di Utanapištim, l’eroe del Diluvio mesopotamico.

V. 4: 23

Ullegarra Designazione dei primi uomini creati dagli dèi. Il nome significa: «Creato per l’eternità».

V. 6: 52

Umma Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Nel nostro caso si tratta di «febbre».

VI. 2 A r. 50, v. 7

Umu Una categoria di demoni.

IV. 1 B) 12

Umunmutamku «Cosa vuol mangiare il mio signore?». Si tratta presumibilmente del cuoco di Marduk.

II. 8: 35

Umunmutamnag «Cosa vuol bere il mio signore?». Presumibilmente il coppiere di Marduk.

II. 8: 35

dÚ-ra-áš Divinità annoverata tra i «21 signori, padri e madri del dio Anu».

I. 3 A a) 4, B

Usmu Variante di Isimu(d), araldo di Ea.

I. 1 V 83

Ušmû Variante di Isimud(d), araldo di Ea.

V. 2 D c) 98, 101

Utanapištim Eroe del Diluvio nella tradizione mesopotamica, chiamato anche Atramḫasis nell’omonimo poema, e Ziusudra in quella sumerica.

V. 4; 1-2.8.193-195; V. 13 b) 325

Utu Nome sumerico del dio Sole.

VII. 4: 58-61.75-76.150-151

V

Venere Nome del pianeta identificato con la dea Ištar.

VII. 2 a) 11

X

Xisuthros Nome greco di Ziusudra, l’eroe sumerico del Diluvio Universale.

V. 5 a), b), d), e)

W

We’e Dio che ha l’intelligenza, ma primigenio, messo a morte dagli dèi del Pantheon per la creazione dell’uomo.

V. 2 A I 223

z

Zababa Dio poliade di Kiš.

III. 3 A) III 142

Zeus Traduzione greca in Berosso del nome divino Belos.

I. 2 A) a), b)

Zizi Personaggio leggendario, forse sovrano di Ḫamazi.

V. 11: 13A

Ziusudra Eroe del Diluvio, a cui An ed Enlil dopo lo scampato pericolo concedono «la vita, come (quella) di un dio».

V. 11: 11.21

Zulum Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 84

Zulum’ummu Uno dei cinquanta nomi di Marduk.

I. 1 VII 87

d60 «Anum». Scrittura peculiare dei testi recenti per indicare il dio capo del Pantheon Anum, altrimenti scritto sillabicamente o con l’ideogramma sumerico.

VI. 2 B iii 9-10, iv 5, v 1.3.11.13.14

dXV = Ištar (→)

VI. 1 b) 2.4

d[ ] «». Divinità non identificabile a causa della lacunosità del testo.

VI. 2 B iv 1

[ ]-ba «[ ]-ba». Uno dei quattordici esseri demoniaci consegnati da Ea a Nergal perché lo accompagnino agli Inferi, i cui nomi significano per lo più «malattie-personificate». Non siamo in grado di integrare il nome di questo demone.

VI. 2 A v. 2

d[ ]. Non siamo in grado di integrare il nome divino, anche se non vi sono dubbi trattarsi di divinità infera, forse addirittura imparentata con Enmešar.

VI. 2 B iv 42

 

II

ETNICI, NOMI GEOGRAFICI ED EDIFICI CULTUALI

A

Akitu Tempio importante di Babilonia, sito un po’ fuori della città, che si raggiungeva annualmente nella processione della festa del Nuovo Anno.

VI. 4: 24

Akkad La città fondata da Sargon il grande, come capitale del suo impero, la dinastia sargonica o paleoccadica. Nonostante tutte le ricerche effettuate dagli studiosi in più di cento anni di scavo, la città non è stata ancora ritrovata. Inanna vi aveva un tempio, E’ulmaš, che essa abbandona quando decide di andare al Kur. Il termine ha anche il significato della Mesopotamia centro-settentrionale, occupata dalle genti semitiche, in contrapposizione a Sumer.

III. 1 IV B) 17; III. 4 IV 136, V 24.27; V. 9 r. 18

Armenia Regione su un monte della quale si sarebbe incagliata l’arca dell’eroe del Diluvio mesopotamico.

V. 5 a), b), c), d), e)

Assiria Parte settentrionale della Mesopotamia.

VII. 3: 74

Assiro Designazione degli abitanti dell’Assiria, la parte settentrionale della Mesopotamia, sede di un regno e addirittura di un impero con diverse capitali, tra cui Assur, Kalchu e Ninive.

III. 4 IV 131

Assur Città della Mesopotamia settentrionale, antica capitale dell’Assiria.

II. 3 v.; VII. 1 a) 4

B

Babilonia Nome semitico dal significato «Casa dei grandi dèi», come vuole l’Enūma elîš, o più esattamente «Porta degli dèi», Babilonia sarebbe stata costruita da Marduk a seguito della sua vittoria su Tiamat e del riconoscimento da parte di tutti gli dèi della sua superiorità sul mondo divino. Il termine designa presso Berosso la Mesopotamia meridionale, il paese di Sumer in particolare, dove gli dèi fecero scendere la regalità al tempo anteriore al Diluvio. Storicamente però esso designa la città di Babilonia nella Mesopotamia centrale, capitale dell’omonimo regno creato dagli Amorrei dopo la caduta della terza dinastia di Ur, il cui massimo esponente fu Ḫammurapi.

I. 1 V 129.137, VI 57.72; I. 2 A) a), b), B) a), b); II. 3 v., II. 9 r. 14; III. 4 IV 5-6.13-14.18.23.30.40-44, V 38; V. 5 a), b)

Borsippa Città della Mesopotamia centrale e sede del culto di Nabu, l’araldo e figlio di Marduk.

VII. 3: 8.22-23

Bube Città mesopotamica.

III. 3 A) III 150

C

Caldea Denominazione della Mesopotamia meridionale in Berosso, tratta dal nome della tribù che vi abitava, i Caldei appunto.

I. 2 A) b)

Caldei Nome degli abitanti della Babilonia nel periodo seleucide e greco.

V. 5 b)

Cassita Popolazione straniera insediatasi nella Mesopotamia centrale alla fine della prima dinastia di Babilonia.

III. 4 IV 132

Cordiei Catena montuosa dell’Armenia, dove sarebbe approdata la nave dell’eroe del Diluvio, alla fine della catastrofe.

V. 5 a), b), c)

D

Dēr Città mesopotamica, sede del culto di Ištaran.

III. 4 IV 66.70

Dimkurkurra «Vincolo dei paesi», è un epiteto di Babilonia.

III. 4 IV 2

Dunnu Un villaggio in prossimità di Isin, teatro di un mito della creazione.

II. 3 r. 6-7.12.17

Duranki «Legame di cielo e terra». Nome del tempio principale di Enlil a Nippur, donde anche l’appellativo «Dio di Duranki», chiamato pure Ekur. Una delle sue celle è detta Uzumua rispettivamente Uzu’ea, il luogo dove Enlil pianta il seme dell’umanità proveniente da An e che sboccerà dal suo pavimento come erba.

III. 1 IV B) 18; III. 3 A) I ii 12, iii 10.12.52.73.94; II 45, III 140; III. 3 B) II 21; III 8; V. 6: 23

E

E’anna «Casa di An». Tempio principale di Inanna ad Uruk. Essa lo ha rapito dal cielo e lo ha trasferito sulla terra.

II. 9 r. 7.39; III. 1 III 48.40; III. 4 IV 55

Edugani Nome di una località babilonese.

VII. 2 e) 8

E’engurra «Casa dell’oceano». Tempio eretto da Enki in mezzo al mare o all’Abisso, come sua residenza, nei pressi di Eridu.

III.4 III d) 7

Egalgina «Palazzo retto». Residenza degli dèi celesti, che debbono dare il consenso a che Ištar possa uscire dagli Inferi, nel mito della discesa omonima.

VI. 1 b) 111, 115

Egalmaḫ Tempio principale di Nininsina ad Isin.

III. 3 A) III 137

Egašankalamma Nome di Tempio sito a Nippur.

VII. 1 a) 2

Egiškalamma Nome di Tempio, sede del culto di Tišpak.

III. 3 A) III 148

Eḫalanki Tempio della paredra di Marduk Sarpanitu a Babilonia.

III. 4 I 128

Ekur «Casa montagna». Tempio principale di Enlil a Nippur.

II. 9 r. 6.38; III. 1 IV B) 24; III. 3 A) I i 5, iii 43.85, II 19.22.26.118.121.125.141.144.148, III 114; B) II 71, III 66.69: V. 2 A I 73, C c) K 5, D 1) a) 64; VI.5 B 2): 55; VII. 1 a) 1, 2 c) 1

Ekurmaḫ Tempio di Ninazu.

III. 3 A) III 139

Elam Regione a oriente di Babilonia con capitale Susa corrispondente alla Persia occidentale. In essa va ricercata la città di Aratta sede di signori con i quali si sono scontrati i sovrani di Uruk della prima dinastia della città, da Enmerkar a Lugalbanda e a Gilgameš.

III. 3 A) III 131

Elamita Popolazione che proviene dall’Elam.

III. 4 IV 132

Emeslam Tempio di Nergal/Erra a Kutha.

III. 4 II c) 8, V 22

Enimmanku Tempio, luogo di culto di Ninurta.

III. 3 A) III 150

Eninnu «Casa cinquanta». Designazione del tempio principale di Ningirsu a Girsu, fatto costruire dal principe Gudea.

III. 3 A) I 5

Eridu Città della Babilonia meridionale, attualmente Abu Šahrain. Sede del culto di Enki, che vi ha costruito il suo tempio principale E’engurra in mezzo alle acque dell’Abisso. La città è la prima sede della regalità nel periodo antidiluviano, il cui re era appunto lo stesso Enki sotto l’appellativo Nudimmud, che oltre ad essere un dio creatore ed organizzatore del mondo, era anche il re della saggezza e della magia; padroneggiava infatti alla perfezione gli scongiuri e gli esorcismi.

II. 9 r. 8.12; III. 5: 7; IV. 3 A 5.11-12.15-16.18; VII. 4: 204-205.250

Esabad Nome di tempio dedicato a Gula.

VII. 3: 63

Esagila Tempio principale di Marduk a Babilonia.

I. 1 VI 62.67.77; II. 9 r. 12-14; III. 4 I 125, II c) 21, III d) 8, V 38; VII. 2 a) 14, 3: 12.31

Esikil Tempio di culto di Tišpak.

III. 3 A) III 149

Esilimma Nome di un canale.

III. 5:1

Ešara Tempio di culto di Ninurta.

III. 3 A) III 154

Ešarra Tempio edificato da Marduk in cielo, in conformità al Grande Santuario dell’Apsu, per farvi risiedere la Triade cosmica, Anu, Enlil ed Ea.

I. 1 IV 144-145, V 120, VI 66; III. 4 III d) 7

Etemenanki Nome della Zigurrat di Babilonia.

III. 4 I 128

Eufrate Uno dei due fiumi principali assieme al Tigri dell’attuale Iraq, che i Greci hanno chiamato «Terra tra i due fiumi» (Mesopotamia).Il nome sumerico è Buranun, mentre quello accadico è Purattu. Le maggiori città del periodo sumerico erano state costruite sulle sue rive, e Gilgameš anzi costruisce nel suo letto la propria tomba.

II. 9 r. 23; III 3 A) I i 17; III 4 V 37; V. 2 A I 26, B a) i 7, D 1) a) 26; V. 4: 12; V. 6: 6.13

E’ugal Tempio della città Dur-Kurigalzu.

III. 4 IV 63

G

Guteo Popolazione straniera insediatasi in Mesopotamia durante la dinastia di Akkad, scacciata via da Utuḫegal, re di Uruk.

III. 4 IV 133

Ḫiḫi Montagna mitica, in cui su un albero è stato dato alla luce Anzu, l’aquila contro cui ha combattuto Ninurta.

III. 3 A) I i 24; III. 4 IV 139.141.143

I

Ibbi-Anu Città mesopotamica.

III. 3 A) III 133

Imgur-Enlil Nome del muro di cinta di Babilonia.

III. 4 IV 16

K

Keš Città della Mesopotamia centrale.

V. 2 C c) P v. 11

Kiš Città della Babilonia centrale, oggi Ingharra e Uhaimir a 15 Km da Babilonia. Sede di un importante regno del terzo millennio che contendeva il primato su Sumer ad Uruk. In base alla Lista Reale Sumerica, la città è la prima sede della regalità subito dopo il Diluvio Universale. Inanna vi aveva un tempio, Ḫursagkalamma, che essa abbandona quando decide di andare al Kur.

V. 7 a) I 3.26, N 1.4.6

Kullab Uno dei due Teli di cui si componeva la città chiamata Uruk, oggi Warka; in esso era situato il tempio principale della dea Inanna, l’E’anna. I primi sovrani della prima dinastia di Uruk, come ad esempio Gilgameš, portavano il titolo di «signore di Kullab».

III. 3 A) III 151

Kuta Città della Mesopotamia centrale, sede del culto di Nergal e sinonimo degli Inferi.

VI. 1 b) 40

L

Libano Paese ai confini dell’area siro-mesopotamica, famoso per gli alberi di cedro che i sovrani mesopotamici gradivano importare per abbellire i templi e i palazzi.

VI. 4: 24

Lullubeo Popolazione abitante il paese di Lullubi.

III. 4 IV 133

Lullubi Paese confinante con l’Iraq all’altezza di Suleimaniye.

M

Marad Città mesopotamica.

III. 3 A) III 148

Mar Rosso Chiamato con tale nome anche adesso, è il mare che lambisce le coste dell’Africa e dell’Arabia. Nel passo di Berosso invece si intende, erroneamente, il Golfo Arabo-Persico.

I. 2 A) a), b)

N

Nimuš Montagna in cui si incaglia l’arca di Utanapištim alla fine del Diluvio Universale.

V. 4: 140-144

Nippur Città della Babilonia centrale, oggi Nuffar. Sede del culto del dio Enlil e centro religioso del mondo sumerico. Il tempio principale del dio è l’Ekur, meta di pellegrinaggio delle varie divinità che vengono a perorare le cause dei loro protetti, re e popolo delle diverse città di Sumer. Anche Inanna vi aveva un tempio, il Baradurgarra, che essa abbandona, quando si reca al Kur. Essa è indicata come patria di origine di due demoni che inseguono Dumuzi.

II. 9 r. 6.38; III. 1 IV B) 20.22; VII. 1 a) 2

Nišur Città mesopotamica.

III. 3 A) III 147

P

Parsa Designazione di Dur-Kurigalzu.

III. 4 IV 63

Porta dell’Apsu Nome di un santuario di Ea a Babilonia.

I. 1 V 75

S

Sippar Città della Babilonia centrale, oggi Abu Habba, non lontana da Baghdad. Era sede del culto del dio Sole, Utu ed anche della dinastia antidiluviana con a capo direttamente il dio Sole.

III. 4 IV 50; V. 5 a), b), d)

Subareo Popolazione proveniente dal paese Subartu.

III. 4 IV 131; III. 8 VIII 2

Subartu La regione doveva abbracciare geograficamente il territorio dall’Amano fino all’Elam, anche se politicamente il termine caratterizza la zona attorno al fiume Ḫabur superiore.

Sumer È il nome del paese abitato dalla popolazione che si definisce «Teste nere» e corrisponde all’incirca all’area della Babilonia meridionale con i grandi centri di Eridu, Uruk, Ur e Isin ecc. che hanno avuto un ruolo politico importante nella storia del terzo millennio. Il nome dato al paese dagli Accadi suona in sumerico Ki-en-gi e doveva all’inizio indicare la zona circostante il Golfo Persico.

III. 1 IV B) 17; III. 8 VIII 2-3

Susa Città iranica, capitale dell’Elam.

III. 3 A) III 132

Sutei Popolazione ai margini della Babilonia.

III. 4 IV 54.69.133, V 27

Š

Šuruppak Città della Babilonia centrale, oggi Fara, che ha dato il nome ad un periodo storico del terzo millennio. Sede della regalità antidiluviana con al vertice la dea Sud, una delle spose di Enlil, il capo del Pantheon sumerico. Nei viaggi rituali, come quello di Nanna, dio poliade di Ur, a Nippur, la città rappresenta una stazione e tappa del percorso, ed è situata tra Uruk e Tummal. Essa è ricordata anche come la patria di Utanapištim, l’eroe del Diluvio mesopotamico.

V. 4: 11.23

T

Tigri Uno dei due fiumi principali assieme all’Eufrate dell’attuale Iraq, che i Greci hanno chiamato «Terra tra i due fiumi» (Mesopotamia). Il nome antico sumerico è Idigna, mentre quello accadico è Idiglat.

II. 9 r. 23; III. 3 A) I 17; III 4 V 37; III. 8 VIII 8-9; V. 2 A I 25, D 1) a) 25; V.6: 6.13

U

Ubšukkinakku Residenza degli Anunna nell’area templare di Nippur e sala di adunanza di tutti gli dèi celesti.

I. 1 II 159, III 61.119, VI 162

Ur Città della Babilonia meridionale, oggi al-Muqayyar, scavata negli anni trenta da Sir L. Woolley, che ha riportato alla luce il Cimitero Reale del 2400 a.C. e poi la Ziqurrat o tempio a gradoni antesignano della Torre di Babele di biblica memoria. Essa è la sede della terza dinastia di Ur e centro del culto del dio Luna, Nanna-Suen, figlio primogenito del dio Enlil. Essa è indicata come patria di origine di due demoni che inseguono Dumuzi.

III. 3 A) III 138

Uruk Città della Babilonia meridionale, oggi Warka, sede del culto di Inanna e dello stesso An, capo della triade massima del Pantheon sumerico. Il tempio principale era l’E’anna che Inanna fece scendere direttamente dal cielo e di cui la dea era la divinità poliade. Essa fu sede di diverse dinastie, di cui la prima viene accreditata dalla lista Reale Sumerica come seconda sede della regalità dopo il Diluvio Universale, che annoverò tra i suoi re Enmerkar, Lugalbanda e Gilgameš. Essa consta di due colline, la prima Kullab e la seconda Uruk; le costruzioni della Uruk protostorica sono dislocate nei due Tell: nel primo era situato l’E’anna, mentre nel secondo era situato il tempio Alto di An. Nei viaggi rituali, come quello di Nanna a Nippur, Uruk rappresenta una stazione e tappa del percorso e si trova tra Larsa e Šuruppak. Essa è anche indicata come patria di origine di due demoni che inseguono Dumuzi.

II. 9 r. 7.39; III. 3 A) III 151; III. 4 IV 52.61; IV. 1 A) 46; V. 9 r. 17; V. 12 a) 52.56.59.65.71.81, b) 4

Uzumua Cella del tempio Duranki di Enlil a Nippur, dove il dio pianta il seme dell’umanità proveniente da An, che sboccia come le erbe.

V. 6:23