di Lina Sotis
Esilarante quanto veritiero. Visto che Milano è fatta di non milanesi, che qui approdano per investire su se stessi. Ed è anche la chiave per sapere le regole del gioco: vezzi, tic, manie, mode, considerate o sconsiderate, che ti relegano, con una battuta, fra i nuovi arrivati che non arriveranno oppure nel futuro del capoluogo lombardo, ovvero una città che dà, fa e premia a un livello internazionale.
La protagonista cittadina sa che il nuovo brillante è il lavoro. La donna milanese di oggi non ambisce ai carati, ma alle medaglie della carriera, la donna che lavora non si ferma un minuto, efficiente e organizzata si muove sapendo che i tempi del tinello sono finiti e le donne oggi siedono nei cda. Però è anche lei che la mattina porta i figli a scuola, poiché non delega il ruolo materno. Ossessionata dalle bottigliette d’acqua per idratarsi, la più aggiornata però sa benissimo che le rughe si esibiscono, con orgoglio, mentre la faccia di plastica è un affare da nouveau riche. Insomma una sciura è sempre una sciura, con regole diverse assomiglia alla sua mamma, per esempio, rispetta sempre il diktat di Camilla Cederna «alle 23 ci si congeda da qualsiasi evento mondano». Nomi, matrimoni, patrimoni, divorzi, Natali, cani, save the date, vacanze, tutto è considerato nelle pagine de La milanese di Michela Proietti. Segnala anche i posti da non perdere, dove si può andare senza invito! Non solo l’inflazionato funerale dell’importante, dove si incontrano tutti, ma anche gli annuali appuntamenti di Orticola, Floralia, Theodora e non ultimo il mercato di San Marco, dove incontri le sciure e qualche professore. Ma solo di lunedì, il giovedì cambia tutto. Il risultato è, come dicevamo: esilarante quanto veritiero. Non pettegolezzi, ma pagine di costume.