MERCOLEDÌ 6 GIUGNO

Il Fronte Pacifista Soprannaturale si è riunito di nuovo questa mattina per affrontare il terzo punto all’ordine del giorno, ovvero l’elezione del presidente e del tesoriere. Chloe ha osservato che sarebbe stato preferibile passare al punto ventisette, la prevenzione della battaglia, perché mancavano soltanto due giorni alla luna piena.

Ho proposto di restare tutti e tre nascosti qui a Southpool finché non scoppierà la guerra.

Nigel era entusiasta dell’idea, ma Chloe ha detto che era fuori questione.

Se non avessimo impedito la battaglia, si sarebbe innescata una guerra devastante che avrebbe provocato l’estinzione dei vampiri, dei lupi e degli umani.

Chloe ha suggerito di formare un terzo esercito e dichiarare guerra sia ai vampiri sia ai lupi, costringendoli ad allearci per sconfiggerci.

Ma a Nigel e a me questa idea non piaceva perché implicava il sacrificio delle nostre vite.

Poi lui ha detto che dovevamo scrivere un elenco delle nostre capacità e pensare a come potevamo utilizzarle per risolvere il problema. Mi è sembrata un’idea molto sensata.

Elenco delle capacità di Luke Chole e Nigel

Abbiamo dovuto togliere la forza e la velocità perché tutti i vampiri e i lupi mannari le hanno e non sono quindi un vantaggio. Ma abbiamo escogitato un buon piano usando le altre capacità.

Saremmo salpati per Hirta venerdì e avremmo aspettato che i due eserciti si radunassero. Poi, proprio mentre stavano per scontrarsi, ci saremmo precipitati in mezzo al campo di battaglia con cartelli e striscioni. Nigel avrebbe letto una poesia pacifista, Chloe cantato una nuova canzone di protesta e io avrei pronunciato un appassionato discorso dal titolo: “Perché crediamo che la guerra tra i lupi e i vampiri sia sbagliata”.

Farò capire a entrambi che hanno molte somiglianze e valori in comune, così i lupi torneranno a casa e Vlad potrà ritirare la sua dichiarazione di battaglia. Poi tutti si stringeranno le mani e io tornerò a casa e avrò ancora due giorni per ripassare matematica.

Adesso devo soltanto scrivere un discorso così convincente da indurre questi due nemici giurati a guardarsi l’un l’altro come se fossero fratelli. Spero soltanto che le doti oratorie che l’anno scorso mi sono valse il trofeo regionale non mi abbiano abbandonato, perché da loro dipende la salvezza del mondo.

GIOVEDÌ 7 GIUGNO

Oggi dovevamo preparare i nostri contributi alla manifestazione pacifista, ma subito dopo pranzo Nigel ha bussato alla mia camera per chiedermi se volevo andare alla sala giochi con lui.

Aveva notato che entrambi avevamo incluso i videogiochi tra le nostre capacità e voleva sfidarmi. Io mi ero bloccato con il mio discorso e così ho accettato l’offerta.

Era una di quelle sale con più slot machine che videogiochi, ma siamo riusciti a trovare un vecchio Sega Rally. Era molto antiquato e la grafica era peggio di quella del mio cellulare, ma è stato divertente correre contro Nigel. Pensavo di essere bravo con i videogiochi, ma lui mi ha battuto alla grande, vincendo così tanti bonus che il proprietario è venuto a controllare se stava barando.

Poi abbiamo giocato a Ammazza la talpa, dove bisogna colpire delle talpe di plastica con un martello di gomma. Ce l’ho messa tutta, ma Nigel mi ha battuto di nuovo e al primo turno ha fatto il massimo dei punti, vincendo cinquanta biglietti, che però non bastavano nemmeno per un pupazzetto da infilare sulla matita. Se neanche una creatura dotata di poteri soprannaturali riusciva a vincere un personaggio snodabile di Buzz Lightyear, doveva essere un’autentica fregatura.

Sotto forma di lupo avrei potuto colpire molte più talpe, ma non era il caso di trasformarsi davanti alle videocamere di sicurezza della sala giochi.

Nigel e Luke giocano a Ammazza la talpa

Nigel ha detto che se volevamo un confronto più equo dovevamo sfidarci a chi lanciava sassi più lontano da sotto il molo, dove avrei potuto trasformarmi lontano da occhi indiscreti. L’idea mi è piaciuta e siamo scesi sotto le assi putride del pontile.

Nigel ha raccolto un’enorme pietra e l’ha lanciata in mare. Io ne ho presa una ancora più grossa e ho cominciato a trasformarmi.

Nigel metà vampiro e metà uomoAppena ho assunto la forma di lupo mi sono completamente dimenticato della pietra. Riuscivo a concentrarmi soltanto sull’orrendo mostro assetato di sangue che mi stava davanti. Più che un ragazzo di quindici anni, Nigel sembrava ora un vecchio decrepito con i denti affilati come rasoi, la pelle bianca come un lenzuolo e occhi neri senz’anima. Non profumava più di deodorante ma emanava un orrendo lezzo di cadavere e pesce marcio. L’istinto mi ha suggerito di staccargli la testa con una zampata e liberare il mondo dalla sua odiosa presenza.

Ho riassunto la forma umana e ho detto a Nigel che dovevamo interrompere la gara perché mi faceva male la schiena. Sono abbastanza liberale da accettare i vampiri quando sono sotto sembianze umane, ma appena assumo la mia forma primitiva i vecchi pregiudizi tornano a galla. Un po’ come lo zio Derek quando beve troppe pinte di birra.

Abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare e ho chiesto a Nigel com’è la vita dei vampiri. Lui aveva soltanto quindici anni quando è stato trasformato, ma era accaduto ottantasei anni fa, il che significa che adesso ne ha centouno. Non c’è quindi da stupirsi se ho pensato che in lui ci fosse qualcosa di strano.

Ho provato a chiedergli com’era la vita durante la seconda guerra mondiale e i ruggenti anni sessanta e lui ha risposto che non era molto diversa da ora. Non stento a credergli perché qui a Southpool tutto è così decrepito che sembra che il tempo si sia fermato.

Lupo che ulula