Ho cominciato questa inchiesta qualche anno fa, sconvolto dalla profonda ferita interiore subita dai bambini-soldato. Quand’ero un medico praticante alcuni dei miei pazienti mi avevano rivelato di sentirsi confortati dall’aiuto divino, ma la mia formazione di neurologo e psichiatra mi aveva impedito di incoraggiarli nello sviluppo di questa risorsa.
Quando abbiamo cominciato le nostre riflessioni sulla resilienza,1 ascoltavo con interesse alcuni colleghi spiegare come la loro fede in Dio fosse stata un prezioso fattore di protezione, dopo che il loro mondo intimo era stato devastato da qualche sventura. Nello stesso periodo i terroristi assassinavano uomini innocenti in nome di Dio e di una morale che io definivo perversa in quanto centrata su un gruppo chiuso, privo di condivisioni e aperture all’Altro. I suoi membri volevano imporre una fede fondata unicamente sulla sottomissione a un’entità dittatoriale, che ordinava il crimine per conquistare il potere.
Sorprendentemente, sono state le teorie dell’attaccamento a offrirmi lo strumento più efficace e coerente per riflettere su questo mistero: come può un’istanza invisibile, eterna e potente agire sull’animo umano sino a modificarne il funzionamento cerebrale, mentale, affettivo e sociale?
Da qualche anno gli studi scientifici stanno portando risposte inattese. Quando una rappresentazione divina modifica il funzionamento del cervello, i circuiti emotivi cominciano a procedere in modo diverso, anche dal punto di vista neurobiologico. L’espressione delle emozioni modifica le interazioni sociali e il modo in cui si instaurano i legami di attaccamento, oltre che gerachizzare un ethos, organizzare diversamente i valori culturali che fondano il modo di stare insieme, di affrontare le sventure e di realizzare i propri sogni.
Sono profondamente grato ai bambini-soldato, ai miei pazienti, ai miei amici medici e ricercatori che mi hanno spinto in questa inattesa avventura.
Dio soffre per la presenza del male del mondo. Ma ciò che abbiamo appena scoperto della psicoterapia di Dio ci aiuta ad affrontare meglio le difficoltà dell’esistenza, e a godere di più della semplice gioia di vivere.