Geniale, esasperante, onnisciente e inconoscibile, Sophie Stark è una giovane regista fanaticamente alla ricerca della verità, da lei intesa come messa a nudo dei personaggi, e i cui film, infatti, sembrano “più reali della vita stessa”. Questo romanzo narra la storia di una donna enigmatica raccontata dalle sei persone a lei più vicine, e attraverso i sei diversi punti di vista emerge il ritratto intimo di una donna inafferrabile – che non riesce a comunicare i suoi pensieri o sentimenti se non dietro a una macchina da presa – il cui monumentale talento e la cui implacabile ossessione per la verità artistica sembrano sopraffare la sua stessa capacità affettiva e ferire coloro che più l’amano.
I sei punti di vista sono non solo sei “soggettive” su Sophie Stark, ma accendono le luci anche sul passato, ricco di esperienze di vita di grande intensità umana, delle voci narranti. Sophie Stark, unico denominatore comune di sei storie in teoria molto diverse, finirà per intrecciarle strettamente attraverso un “colpo di scena” estremo.
“Pensavo che fare film mi avrebbe reso più simile agli altri. Ma talvolta penso che mi abbia reso solo più simile a me stessa.”
Anna North crea un’indimenticabile antieroina che non si adegua a nessuna delle nostre aspettative, pagandone pesantemente le conseguenze.
Anna North è scrittrice e giornalista. Dal 2014 al 2017 è stata membro del comitato editoriale del New York Times, e ha diretto l’allegato This Week in Hate. Ha scritto e pubblicato per diverse testate, tra cui Jezebel, BuzzFeed, Salon, San Francisco Chronicle, attualmente per Vox. Nel 2011 è uscito il suo primo libro di narrativa, America Pacifica. Con Vita e morte di Sophie Stark (2015) ha vinto il Lambda Literary Award ed è stata finalista in Francia al Prix Médicis e al Prix Femina. Vive a Brooklyn.