LA signora Henderson strisciò su per la scala che portava alla casa sull’albero. La ferita al fianco rallentava i suoi movimenti. Ogni passo era un tormento. Si sarebbe fermata, ma suo marito la stava chiamando dall’interno della casa.
Dai, tesoro. Andiamo a farci quel weekend fuori porta. Voglio mostrarti quanto ti amo.
La signorina Lasko le allungò la mano per aiutarla a salire più rapidamente. Dovevano sbrigarsi. Doveva aiutarla, perché dentro la casa c’era qualcosa ad aspettarla. Ne sentiva il sapore, freddo e pungente, che bruciava le labbra. Quella piacevole sensazione di farfalle che vibravano nel suo stomaco, e nel sangue. Il rossore che le saliva al viso.
Puoi ubriacarti di nuovo. L’alcol è là dentro che ti aspetta.
Brady Collins provava una profonda gratitudine. La signora Henderson lo aveva elogiato per l’ottimo lavoro che aveva svolto, tenendo le persone-cassetta in fila.
E adesso toccava a lui salire le scale. Sentiva sua madre, da dentro la casa. Era al calduccio in cucina, circondata dal profumo di minestra calda e di pane.
Esci dalla cuccia, Brady. Vieni dentro. Mamma ti vuole bene. Non avrai mai più freddo.
Attraverso i punti che le chiudevano gli occhi, Jenny Hertzog lo vide salire. Superò il primo ramo, da cui pendeva il suo fratellastro, che continuava a contorcersi. Jenny era felice, ma ancora si domandava perché Scott non morisse.
Alzò gli occhi e si accorse di udire la voce tenera di sua madre, che la chiamava. Il bosco aveva il profumo della sua vecchia camera da letto. Un eau de toilette dolce, mista a popcorn al burro.
Vieni dentro, Jenny. Faremo un pigiama party, io e te.
Prepareremo il popcorn, uccideremo il tuo fratellastro e guarderemo dei film.
E nessuno entrerà più in camera tua per farti del male.
Lo affogheremo insieme, nell’alluvione. Acqua.
Nei secoli dei secoli.
Le quattro anime passarono oltre i rami appesantiti da tutti quei corpi appesi come decorazioni natalizie. Dovevano solo arrivare alla casa. Entrare nella luce.
E poi sarebbero stati liberi.