Come erano solite fare il giovedì, Petra e Marguerite si recarono al villaggio di Westram. La prima tappa fu l'ufficio postale.
«Ci sono parecchie lettere per voi oggi, Lady Marguerite» disse Mr. Baker, il direttore dell'ufficio postale. «E una anche per voi, Lady Petra. Tutte timbrate.» Sorrise giulivo, le guance rosse solcate dalle rughe sembravano mele lasciate al sole troppo a lungo.
Tutte le lettere erano state timbrate da Westram o dal padre di Lord Avery, nientemeno che un duca. I loro legami con la nobiltà sembravano riempire di entusiasmo Mr. Barker, come se più nobile fosse il timbro, più elevato fosse lo status degli abitanti del villaggio.
«Grazie, Barker» disse Marguerite mentre infilava le lettere nella borsetta di rete, dopo aver controllato nome e indirizzo dei mittenti.
«Una è di Lord Westram» disse Mr. Barker. «Verrà a trovarvi presto?»
«Non che io sappia» rispose Marguerite, mentre gli porgeva le lettere da spedire e apriva il borsellino per contare i soldi.
«Forse Lord Longhurst sarà tanto gentile da timbrarle per voi» ipotizzò l'uomo, indicando la finestra con il mento.
Dall'altra parte della strada Lord Longhurst parlava con la moglie del vicario, Mrs. Beckridge. «Non sarà necessario» disse Marguerite.
Marguerite detestava chiedere qualcosa a qualcuno. Era decisa a essere del tutto indipendente. All'epoca non aveva detto niente, ma era rimasta turbata quando la cognata, Carrie, si era sposata poco dopo il loro arrivo a Westram. Delusa, aveva pensato Petra, sebbene Marguerite l'avesse nascosto bene. Di certo ciò aveva reso un po' più difficile il loro vivere in modo indipendente, benché il nuovo marito di Carrie facesse tutto ciò che era in suo potere per aiutarle.
Spedita la posta, tornarono sulla strada. Mrs. Beckridge le chiamò. Petra avrebbe preferito ignorarla, dal momento che tendeva a ficcanasare. Inoltre il pensiero di incontrare il conte le faceva raggelare e ribollire il sangue allo stesso tempo. C'era qualcosa in lui che l'affascinava, l'aveva scoperto durante la cena qualche sera prima, e la forza di quelle reazioni la metteva a disagio. A ogni modo, dal momento che Marguerite stava già attraversando la strada, non avrebbe potuto tenere la testa bassa e continuare a camminare.
«Lady Marguerite, Lady Petra» trillò Mrs. Beckridge, «che piacere vedervi.»
Longhurst le salutò con un inchino. «Lady Marguerite, Lady Petra.»
«Stavo parlando a Sua Grazia degli zingari che si sono accampati a Crabb's Wood, sul confine della sua proprietà. Sono certa che voi signore concorderete con me quando dico che bisognerebbe fare qualcosa al riguardo.» Parlò con una voce che trasudava preoccupazione.
«Qualcosa di che genere?» domandò Petra.
«Mandarli via, è ovvio. Non abbiamo bisogno di gente simile qui, rapiscono i bambini e via dicendo.»
Marguerite si rabbuiò. «Il bambino di chi hanno rapito?»
«Al momento ancora di nessuno» ammise la moglie del vicario. «Ma come ho detto al mio caro marito proprio questa mattina, sarebbe preferibile non dare loro l'opportunità di farlo.»
«Sciocchezze» disse Marguerite scuotendo la testa.
«Dunque il vicario pensa che io dovrei allontanarli?» chiese Longhurst.
«Be', è vostra la terra dove si sono accampati. Gente deplorevole. Tra poco arriveranno a bussare alla porta per vendere amuleti contro le verruche o per il bel tempo. Un comportamento assai poco cristiano.»
«Quando eravamo bambine un gruppo di zingari era solito accamparsi vicino a Danesbury» disse Marguerite.
«Nostro padre li ingaggiava sempre per aiutare nella mietitura» soggiunse Petra. «Per questo tornavano ogni anno. Non diedero mai alcun problema a nessuno. Perché non proponete loro di tagliare il vostro fieno, Lord Longhurst? Non sarei sorpresa che il conte precedente avesse utilizzato i loro servigi, potrebbe essere per questo che si sono accampati sul vostro terreno.»
Mrs. Beckridge fece un suono di palese disapprovazione. «Non certo con il beneplacito di mio marito, ve l'assicuro, Lord Longhurst.»
«Che soluzione eccellente, Lady Petra» disse il conte. «Quando mi sono informato al Green Man mi è stato detto che da queste parti non c'è un uomo in cerca di un impiego. Domani mi recherò là e cercherò di capire se sia possibile ingaggiarli.»
Petra guardò il cielo e vide che era striato di nuvole. «Ci andrei oggi, se fossi in voi. Il tempo sta per cambiare. Potreste avere soltanto un giorno o poco più prima che piova.»
Lui rimase sorpreso. «Potete prevederlo?»
«Davvero, milord» intervenne Mrs. Beckridge. «Non incoraggiate quella gente a restare qui. Vi prego, mandateli altrove, come direbbe mio marito. Non ci serve gente del genere qui.»
«Vostro marito non ha svariati campi da falciare e nessuno che lo aiuti» ribatté il conte con un sorriso imperturbabile.
Petra non riuscì a trattenersi, gli sorrise raggiante.
Lui arretrò impercettibilmente, come se non gradisse la sua approvazione riguardo a quella che era una risposta del tutto sensata alla moglie del vicario.
Mrs. Beckridge scosse la testa. «Lungi da me volervi dire come comportarvi, milord, ma se mio marito fosse qui, vi direbbe la stessa cosa.»
«Non ne dubito» disse Longhurst, poi fece un inchino. «Signore, vogliate scusarmi.»
Le tre donne lo guardarono allontanarsi. Petra non aveva mai visto nessuno tenere testa così bene alla personalità prepotente di Mrs. Beckridge. Forse lui non aveva ancora compreso la posizione e la reputazione della donna nel villaggio. Senza dubbio l'avrebbe capita quando il vicario gli avesse scaricato sulla testa una montagna di carboni ardenti durante il servizio domenicale in chiesa. Sarebbe stato interessante vedere come avrebbe reagito.
«Perché ce l'avete tanto con quegli zingari?» chiese Marguerite alla donna. «Non ho sentito di rapimenti né di furti associati a loro.»
«No, non ancora» ribatté cupa Mrs. Beckridge. Strinse le labbra. «Probabilmente non dovrei dirvelo, ma temo di dovervi mettere in guardia.»
«Da cosa?»
Mrs. Beckridge si guardò intorno, poi si avvicinò alle due nobildonne, abbassando la voce fino a un sussurro. «Una di loro predice il futuro.»
Marguerite scosse la testa. «Si tratta soltanto di uno svago, Mrs. Beckridge. Nessuno ci crede davvero.»
La moglie del vicario tirò su con il naso. «La gente qui intorno crede a ogni sorta di sciocchezza blasfema. Posso dirvi soltanto di non lasciarvi ingannare.» Fece un cenno con la testa e se ne andò.
Marguerite sospirò. «Altro fuoco e fiamme per domenica. Avrei dovuto tenere per me le mie opinioni.»
«Forse lei avrebbe dovuto essere meno veemente con le sue» osservò Petra.
Marguerite ridacchiò. «Ogni volta che incontro quella donna, è come se mi accarezzasse contropelo. Se dicesse: "Su" probabilmente ribatterei: "Giù". Penso che il tuo suggerimento fosse il migliore. Offrire loro un lavoro onesto e lasciarli in pace. È tutto ciò che desidera chiunque. Vieni, ho bisogno di comprare un po' di pane.»
Sarebbe stato interessante scoprire se il conte sarebbe andato davvero contro la moglie del vicario e avrebbe offerto un lavoro agli zingari. Era gente che conosceva la terra e lavorava duro. E se, ogni tanto, cacciava una lepre di frodo, perché no? In effetti le lepri non appartenevano a nessuno, come le more, anche se la legge era di un altro parere.
Quando Petra rientrò in casa dopo un'ora trascorsa con grande soddisfazione in giardino a strappare erbacce senza alcuna interferenza da parte di Jeb, trovò Marguerite nell'ingresso, intenta a legarsi il cappellino sotto il mento. «Dove te ne vai?»
«Oxted. Abbiamo quasi finito le candele e il banchetto al mercato là è più economico del negozio che c'è qui al villaggio.»
«Per non parlare del fatto che non vogliamo far sapere ai nostri vicini che in casa usiamo candele di sego.» Quelle di cera d'api erano riservate agli ospiti e utilizzate con parsimonia.
Marguerite arricciò le labbra per un momento, poi ridacchiò. «Precisamente.»
Marguerite era sempre sembrata troppo seria per i suoi ventisette anni. Non era la stessa persona con cui Petra ricordava di essere cresciuta nella dimora dei Westram a Gloucester. Era cambiata dopo il matrimonio, non rideva quasi più. Il cuore di Petra fu sollevato nel vedere la sorella sorridere una volta tanto. «Verrò con te. Non ho altro da fare oggi.» Sarebbe stato come ai vecchi tempi, andare a fare compere con sua sorella, anche se si sarebbe trattato soltanto del mercato di un piccolo villaggio e non di Bond Street a Londra. Probabilmente sarebbe stato più divertente.
Quando uscirono Jeb aveva già portato fuori il pony e il calesse e sembrava pronto a discutere, quando si accorse che non ci sarebbe stato posto per lui e Petra insieme e pertanto sarebbe dovuto restare a casa.
A Marguerite bastò sollevare un sopracciglio perché il giovane si toccasse il berretto e tornasse nel fienile.
Partirono al trotto e, mentre passavano accanto al luogo del furto delle more, Marguerite agitò il frustino. «Pare che Lord Longhurst abbia ascoltato il tuo consiglio.»
Il campo era stato mietuto per metà da cinque uomini a torso nudo, che manovravano le falci con consumata abilità. Mucchi di fieno punteggiavano il pascolo. Petra non poté fare a meno di cercare con lo sguardo un uomo in particolare, ma rimase delusa: Lord Longhurst non era tra i lavoratori. «Così pare» disse evasiva.
«È bello vedere che finalmente Lord Longhurst prende sul serio la sua tenuta» commentò Marguerite.
«Sì. Anche se non so per quanto intenda restare. Credo preferisca la vita nell'esercito a quella del gentiluomo di campagna.» Come aveva fatto Harry. Per la verità Harry aveva preferito la vita in città, l'esercito per lui era stato un mezzo per sottrarsi a una moglie indesiderata. Inghiottì il senso di mortificazione, aveva sposato l'uomo sbagliato e non intendeva compiere di nuovo il medesimo errore.
La conversazione si concentrò su altri argomenti, ma Petra non poté fare a meno di chiedersi dove si trovasse Lord Longhurst.
«Mi domando se alla fiera ci saranno domestici in cerca di un impiego.»
«Non possiamo permetterci di assumere altri aiuti» dichiarò Marguerite severa. «Non intendo chiedere a Red altro denaro quando si trova così in difficoltà.»
Il loro fratello, il Conte di Westram, aveva ereditato il titolo solo per scoprire che le sue finanze erano nel caos. Quando Marguerite e Petra avevano insistito per mantenere la loro indipendenza dopo la morte dei mariti, avevano promesso di non essere un fardello ulteriore per il fratello. Marguerite era decisa a mantenere il loro accordo.
«Non pensavo a noi» disse Petra. «Pensavo a Lord Longhurst. Gli servono una governante e un maggiordomo.»
Marguerite si rabbuiò. «Sono certa che non stia a noi dire a Lord Longhurst come condurre i suoi affari.»
«Non era mia intenzione fare una cosa del genere. Ho soltanto pensato che, se dovessi incontrare dei possibili candidati, potrei menzionare Longhurst Park. Mr. O'Cleary non si limita a occuparsi dei cavalli e aprire la porta. Serve anche il tè, con indosso gli stivali da cavallerizzo.»
Marguerite assunse un'espressione scandalizzata.
«Molto bene. Se proprio devi, ma per favore non lasciare che la tua gentilezza sia causa di pettegolezzi o scandalo. Non voglio che Red la usi come pretesto per costringerci a tornare in famiglia.»
Non che Red non piacesse loro, al contrario, lo adoravano, ma l'idea del fratello di essere un buon capofamiglia consisteva nel trovare loro un altro marito. Nessuna delle due lo desiderava. «Ti prometto che farò attenzione. Inoltre, a questo punto della stagione potrebbe non esserci più personale adatto. Al conte serve anche un fattore» rifletté a voce alta, ma era improbabile trovarne uno a una fiera.
«Perché non ti proponi tu per il lavoro?»
Petra rimase a bocca aperta. «Io? Westram non approverebbe mai.»
Marguerite le scoccò un'occhiata strana. «Petra, stavo scherzando.»
Sì, chiaro. Eppure l'idea era tanto allettante, che Petra poteva quasi vedersi. Aveva seguito Red ovunque, quando il padre gli aveva insegnato tutto sulla loro terra, prima che suo fratello andasse all'università. Amava il ritmo delle stagioni, vedere le piante crescere e dare frutto. Sfortunatamente il padre di Harry era stato il proprietario di un lanificio e il suo unico interesse nella terra era per quante pecore potesse sostentare e quanta lana esse producessero. E Harry era diventato di una sfumatura verdognola quando gli aveva proposto di vivere in campagna.
Lei si era lasciata accecare dalle sue maniere disinvolte e dal volto affascinante e non aveva visto il vero uomo che celavano. Era stata una piccola sciocca.
Il loro arrivo al Red Lion pose fine a quei pensieri sgradevoli. Marguerite affidò pony e calesse a uno stalliere; poi, a braccetto, si diressero verso la fiera che si teneva sotto la croce di Oxted.
Petra lasciò Marguerite a contrattare l'acquisto delle candele e se ne andò a vedere cosa altro offrisse la fiera. Una piccola ricerca la condusse nel punto in cui i domestici offrivano i loro servigi, ma trovò soltanto una coppia di lattaie in cerca di impiego. Lord Longhurst al momento non possedeva ancora vacche da latte.
Oh, be', dopotutto non si era aspettata davvero che una governante o un maggiordomo le cadessero tra le braccia. Ciò significava anche che non avrebbe avuto una scusa per recarsi in visita presso Lord Longhurst. Meglio così, dal momento che sembrava attratta da quell'uomo affascinante la cui evidente ignoranza di come gestire una proprietà terriera lo faceva apparire vulnerabile. Vedendolo in difficoltà avrebbe voluto aiutarlo, quando invece avrebbe dovuto mantenere le distanze, se non voleva che gli abitanti del villaggio cominciassero a spettegolare.
Vulnerabile? Longhurst? Certo che no. Se l'era inventato.
Vagabondò tra i banchetti finché scorse una piccola folla radunata intorno a un carro malandato contraddistinto da un palo da cui pendevano dei nastri colorati.
«Che succede?» chiese a un contadino corpulento con una blusa di lino.
«Zingari.» Il disgusto con cui l'uomo pronunciò la parola era palpabile.
«Se vi piacciono così poco, perché rimanete qui?»
Le guance chiazzate di rosso divennero cremisi. «Ho sentito che hanno un paio di cavalli da vendere. L'asta comincerà tra poco.»
«Capisco.» Stava per allontanarsi, quando dal carro emerse sorridendo una giovane donna in evidente stato di gravidanza. «Madame Rose dice che sarà un maschio» annunciò.
Il contadino imprecò sottovoce. «Indovini. È contro natura.»
Strano, Mrs. Beckridge aveva accennato che tra gli zingari accampati a Crabb's Wood c'era qualcuno che prediceva il futuro. Possibile che si trattasse della stessa persona? Petra si avvicinò.
Un uomo le apparve accanto. «Volete conoscere il vostro futuro, signorina?» Si schiarì la voce. «Volevo dire madam.»
Come lo sapeva? Ce l'aveva scritto in faccia che era vedova, oppure l'uomo aveva scorto la sagoma della fede nuziale sotto il guanto? Flesse le dita sul palmo. «Io... perché no?» Era l'unico modo per scoprire se si trattava della donna della quale aveva parlato la moglie del vicario.
L'uomo la aiutò a salire i gradini. «Lasciate un po' d'argento nel palmo della sua mano e Madame Rose vi dirà tutto ciò che vi serve sapere.»
Sarebbe stato interessante sentire che genere di sciocchezza si sarebbe inventata la donna. Petra sapeva bene cosa le riservasse il futuro, una vita tranquilla in campagna con sua sorella. Salì i tre gradini e spostò la pesante tenda di tessuto all'ingresso.
L'interno del carro era assai più grande di quanto si aspettasse, illuminato da alcune lanterne appese a dei ganci. Tessuti rosso vivo con orli dorati scintillanti adornavano una brandina e il tavolo dietro cui sedeva una giovane donna, non la vecchia megera che Petra si era aspettata. Vestita di sciarpe dai colori vivaci decorate con intricati ricami d'oro, con grandi cerchi d'oro alle orecchie e una quantità di bracciali d'oro che tintinnavano ai polsi, aveva un aspetto esotico. La donna allungo una mano verso di lei, il palmo verso l'alto.
Petra le lasciò cadere nel palmo una moneta da tre penny e questa scomparve. «Come avete fatto?» chiese.
«La curiosità uccise il gatto» ribatté Madame Rose, la voce con un forte accento straniero. Era molto bella, con i capelli scuri e occhi e pelle del colore del legno di quercia lucidato.
«Cosa volete sapere?»
Petra deglutì. «Il vostro uomo là fuori mi ha detto che potete predirmi la sorte.»
Gli occhi scuri la fissarono senza batter ciglio. «È il nome del vostro secondo marito che cercate?»
Petra rimase impietrita. «Come sapete che sono vedova?»
La giovane si strinse nelle spalle. «Come so quel che so?» Mescolò un mazzo di carte che di fronte avevano disegni dall'aspetto alquanto terrificante.
Un brivido freddo attraversò le vene di Petra. «Ho cambiato idea.» Si voltò per andarsene.
Qualcosa l'afferrò. Abbassò lo sguardo sulle dita affusolate che le stringevano il polso, dita forti ed eleganti. Alzò lo sguardo e incontrò quello di Madame Rose. La donna sorrise. «Non è il futuro che v'interessa. È sul passato che v'interrogate più che altro.»
Petra raddrizzò le spalle e si voltò per affrontare lo scrutinio della donna perché aveva capito che, nonostante la giovane età, Madame Rose era una donna con un'anima molto vecchia. «Non posso negare che mi pongo delle domande riguardo al passato. Non lo facciamo tutti?»
La giovane annuì. «La persona che avrebbe potuto rispondere alle vostre domande se n'è andata.»
Lei rabbrividì. «Sì.»
«A volte gli spiriti sono crudeli con le loro risposte.» Rise, ma non fu una risata sgradevole o beffarda, quanto piuttosto colma di compassione. «Il vostro futuro è più facile da scoprire.»
Era troppo tardi per cambiare il passato e, inoltre, quella donna parlava per indovinelli. «In tal caso mi accontenterò di quello.»
Si sfilò il guanto e porse la mano.
Madame Rose seguì le linee sul palmo. «Siete molto fortunata. Vedo una vita lunga, con due sentieri. Uno conduce all'insoddisfazione, l'altro alla felicità. Sta a voi scegliere.» Si appoggiò allo schienale. «Buona giornata, milady.»
Cosa? Petra la fissò a bocca aperta. «Tutto qui?»
«È quel che vedo.»
Alle sue spalle la tenda fu tirata indietro, inondando l'interno del carro con la luce del sole. Il mobilio sembrò squallido e scadente, la giovane dietro il tavolino stanca e più vecchia dei suoi anni.
«Da questa parte, madam» la invitò l'uomo all'esterno.
Petra uscì con passo malfermo e scese i gradini.
«Cosa ti ha detto, tesoro?» chiese a voce alta uno degli uomini radunati all'esterno. «Ti sposo io, se è un marito che vuoi.»
Petra sorrise, l'uomo non aveva parlato con cattiveria. «Mi ha detto di evitare a tutti costi gli uomini come voi.»
Un coro di risate accolse la sua risposta.
Una mano le afferrò il gomito. Si voltò, pronta a difendere la sua persona. «Lord Longhurst!» boccheggiò.
«Lady Petra. Consentitemi di accompagnarvi.» Il cipiglio del volto di norma sorridente le tolse il respiro e il cuore batté più veloce del normale. No, no, erano gli sguardi della folla che la facevano sentire nervosa.
«Non voglio darvi alcun disturbo, Lord Longhurst» disse, cercando di continuare a sorridere.
«Nessun disturbo» ribatté lui con la sua splendida voce calma. «Dal momento che andiamo nella medesima direzione.» Le porse il braccio.
Lei lo guardò con sospetto. «Come fate a sapere in che direzione sto andando?»
Lo scintillio divertito riapparve nei suoi occhi e la fronte si rasserenò. «Naturale, andrò in qualunque direzione siate diretta voi.»
Civettava con lei? «Molto divertente, sir.»
Lui ridacchiò, un suono ricco e caldo che produsse uno sfarfallio nello stomaco di Petra.
Lei si sentì stranamente allegra e represse l'impulso di ridacchiare come una scolaretta. Quella era la vecchia Petra, ormai lei era una donna assennata, nonché una vedova.
«Presumo non siate qui da sola» disse lui con tono più serio. «La vostra cameriera è nelle vicinanze?»
«Sono qui con mia sorella. Sta facendo compere alla fiera.»
«Vostra sorella approva che visitiate persone come Madame Rose? Non crederete in quelle sciocchezze, vero?»
Petra si irrigidì, gli uomini erano sempre convinti di saperne di più. Perfino un indolente come Harry dopo averla sposata.
«Non credete che possa predire la sorte?»
«Certo che no.» La guardò dalla sua altezza considerevole e lei notò che il suo sguardo era allarmato. «E non credo nemmeno che una donna intelligente come voi lo possa credere.»
La riteneva intelligente? La maggior parte degli uomini guardava il suo viso e la statura minuta e decideva che doveva essere una svampita. Un piacevole calore le si irradiò dal petto e la avvolse.
«Non mi considero una sciocca, sir, ma mi sembra che a questo mondo ci siano misteri che non possono essere spiegati dalla logica, altrimenti la Chiesa avrebbe ben poco da fare.»
Gli splendidi occhi azzurri di lui si spalancarono. «Che eresia! Mrs. Beckridge sarebbe sbigottita.»
Petra scoppiò a ridere. «Confido che non mi tradirete, sir.»
«Sul mio onore, non lo farò» le assicurò. «Sono un gentiluomo e, inoltre, devo ammettere che c'è qualcosa di vero nelle vostre parole. Sono convinto che il genere umano non conosca ancora tutte le risposte.»
«Capisco.» Lei sorrise. «Presumo non steste cercando anche voi la saggezza di Madame Rose?»
Lui sogghignò. «Buon Dio, no. Sono venuto per fare un'offerta per dei cavalli.»
«In tal caso non voglio distogliervi dalla vostra transazione.»
«Già fatto. Due cavalli da tiro e uno per la carrozza, con grande sollievo di Jack.»
«Jack?»
«La mia cavalcatura. L'ho portato a casa con me dalla Spagna. Non ha gradito molto l'idea di svolgere tutto il lavoro nella proprietà, dal momento che tutti i cavalli furono venduti da mio cugino prima della sua morte.»
Passeggiavano di fronte alla fila di banchetti e i commercianti li esortavano a gran voce a osservare la loro merce.
«Meglio venderli che tenerli a far niente. Credo che la terra non sia stata lavorata per anni.»
Lui sospirò. «Se mi fossi reso conto della gravità delle condizioni in cui mio cugino ha lasciato la proprietà, sarei venuto prima e avrei cercato qualcuno che se ne occupasse. La guerra attraversa un momento delicato e Wellington ha bisogno di ogni ufficiale esperto... ma in questo momento non ha importanza. Mi auguro di riuscire a sistemare la situazione e a trovare l'uomo giusto per occuparsene.»
Il cuore di Petra sprofondò per le implicazioni di quelle parole. «Restate dell'idea di tornare nell'esercito?»
«Il mio posto è con il mio reggimento. Non voglio dare l'impressione di vantarmi, ma ritengo ci sia bisogno di me.»
Non capiva che c'era bisogno di lui anche là? Che differenza poteva fare per lo sforzo bellico un solo uomo che mettesse a repentaglio la sua vita nella penisola iberica, quando tante persone dipendevano da lui a casa? «Mi sembra di aver capito che la malattia di vostro cugino durò a lungo. I locali dicono che veniva a Longhurst di rado. Se fosse venuto più spesso, le cose avrebbero potuto essere diverse. Mi sorprende che non abbia discusso di queste cose con voi, essendo il suo erede.» Trasalì. «Vi chiedo scusa. Non sta a me parlare di vostro cugino in questo modo.»
«Era un cugino molto lontano. Non l'avevo mai sentito nominare, prima che i suoi legali mi contattassero.»
Allibita, lei lo guardò. L'espressione di Lord Longhurst era tetra. «Non sapevate di essere l'erede?»
«No, non ero a conoscenza della nostra parentela finché non ricevetti una lettera da un curatore testamentario due mesi fa. Pare che siano stati costretti ad andare indietro di tre generazioni per trovarmi. Il compito è stato reso più difficile da uno dei figli minori del mio bis-bisnonno, che prese il cognome della moglie e ruppe tutti i legami con la famiglia d'origine.»
«Ma voi non faceste ritorno appena sapeste di aver ereditato il titolo.»
Lui si strinse nelle spalle. «Non vidi motivo per lasciare il servizio finché un'altra persona della quale non ero a conoscenza, una terza cugina o qualcosa del genere, scrisse al generale Wellington, chiedendo che mi rimandasse immediatamente in patria.» Il disappunto nella sua voce era palpabile.
«Mi riesce difficile immaginare che qualcuno possa preferire il campo di battaglia alla quiete e alla pace della campagna inglese.» La semplice idea la faceva rabbrividire.
«Davvero?»
«Molte famiglie hanno perduto mariti e figli in questa guerra spaventosa. Perché gli uomini devono combattere e sembrano anche trarne piacere?» Il tono amareggiato della sua voce la sorprese. «Devo chiedervi scusa ancora una volta, milord. Non ho il diritto di criticare. Sono sicura che ci siano delle ottime ragioni per questo, tuttavia...»
«Avete perduto vostro marito a causa della guerra. Chi ha più diritto di voi di criticare? Devo ammettere che io stesso, di quando in quando, nutro qualche dubbio. Un uomo che non ne abbia non usa il cervello. Ma ritengo che possa essere in gioco la libertà del nostro Paese.»
Sfortunatamente era vero, tuttavia Petra aveva l'impressione che alcuni uomini partissero per la guerra in cerca di gloria e onore, senza pensare a chi si lasciavano alle spalle, più che combattere perché sentivano che era la cosa giusta da fare per il re e per l'Inghilterra.
Proseguirono in silenzio finché lui la condusse oltre un gruppetto di persone intento a chiacchierare dietro i banchetti.
«Mi sembra di aver scorto Lady Marguerite» le disse.
Petra gli invidiava la sua altezza. Lei non vedeva nulla oltre le spalle delle persone che la circondavano. Eppure, nonostante l'altezza, il conte era riuscito a adattare il suo passo lungo a quello breve di lei, quando la maggior parte degli uomini la costringeva a trotterellare per seguirli. Era stata una passeggiata davvero gradevole e lui non l'aveva trattata nemmeno una volta come un ornamento che doveva essere ammirato ma non ascoltato. Aveva udito le sue opinioni e le aveva comunicato le proprie.
Harry era stato affascinante e divertente quand'era dell'umore giusto, ma spesso agiva d'impulso e chiedeva il suo parere solo quand'era troppo tardi. Sfortunatamente, il suo sorriso accattivante, i modi provocatori e l'attenzione apparentemente completa l'avevano resa cieca al vero carattere di lui. Petra aveva imparato nel modo più duro che non bisogna giudicare un libro dalla sua copertina.
«Qualcosa non va?» le domando Lord Longhurst, chinandosi verso di lei. «Sembrate turbata.»
Oh, cielo. I suoi pensieri erano evidenti, per l'ennesima volta. «Per niente.» Costrinse la mente a prendere una direzione diversa. «Ho visto che avete cominciato bene la fienagione.»
«Ho seguito il vostro consiglio e mi sono recato al campo degli zingari. Hanno gradito l'offerta di un lavoro e si sono messi subito all'opera. Mi sono anche recato in visita da Lord Compton e mi ha consigliato di venire qui oggi a cercare dei cavalli da lavoro. Vi ringrazio per i vostri suggerimenti.»
Sorpresa dall'ammissione che gli fosse stata utile, Petra rimase a guardarlo a bocca aperta. Gli uomini della sua famiglia avevano sempre ignorato le sue idee, l'avevano sempre considerata poco più di una bambina. A volte avevano addirittura usato le sue idee come se fossero loro. «È stato un piacere» gli disse, mentre gli sorrideva raggiante.
Lui si incupì un poco.
«Eccoti qui» disse Marguerite vedendoli avvicinarsi. «Non sapevo proprio dove fossi finita.»
Petra aspettò che Lord Longhurst informasse sua sorella del luogo in cui l'aveva trovata, ma lui non disse nulla. Si limitò a guardarla con espressione cinica, come se si aspettasse una menzogna.
«Sono andata a vedere se ci fossero delle governanti disponibili. A Lord Longhurst ne servirebbe una, ma non ce n'erano.» Trasse un respiro profondo. «E poi mi sono fermata al carro di Madame Rose.»
«Madame Rose?» le fece eco Marguerite, perplessa.
«Una governante?» disse Lord Longhurst, sorpreso.
«Ti sei fatta predire la sorte?» chiese Marguerite.
«Sì, Marguerite. Sì, Lord Longhurst, una governante. Continuerò a chiedere in giro.»
«Grazie. Non credo di meritare tanta gentilezza.» Sembrava sconcertato. Oh, cielo, pensava che stesse interferendo? Prima che potesse chiederglielo, lui fece un inchino. «Signore, posso lasciarvi alle vostre compere? Devo recuperare alcuni cavalli.»
Lei e Marguerite fecero una riverenza. «Ma certo. Buona giornata, Vostra Grazia» lo salutarono insieme.
«Madame Rose!» ripeté Marguerite, voltandosi verso la sorella. «Cosa ti è venuto in mente, di grazia?»
Accidenti. Marguerite non le avrebbe dato tregua. Ma cosa altro avrebbe potuto fare Petra, con Sua Grazia che se ne stava là e la guardava come se si aspettasse che mentisse?
A ogni modo si sentì meglio che se avesse nascosto la verità a sua sorella. «Te lo racconterò mentre torniamo a casa. Non che ci sia molto da dire.» Non avrebbe certo menzionato ciò che Madame Rose le aveva accennato riguardo al suo secondo marito. Perché non sarebbe mai successo niente del genere.