«Lasciati guardare, bambina.» Lady Frances entrò in camera di Petra a Westram, dove Marguerite e Carrie erano intente ad aiutarla a vestirsi per il suo matrimonio. Petra si era affezionata a Lady Frances, nonostante i suoi modi alquanto dittatoriali.
Quel giorno la cara, anziana nobildonna era magnifica con un abito di seta a righe verde smeraldo e nero, sebbene l'alta parrucca incipriata con i riccioli rigidi e le decorazioni elaborate la facessero sembrare eccentrica, più che alla moda. Quando le era stato chiesto perché amasse quel genere di parrucche, Lady Frances aveva spiegato che i suoi capelli erano troppo sottili e bianchi per portarli al naturale e inoltre, aveva soggiunto abbassando la voce, si sentiva nuda senza la sua parrucca.
Carrie e Marguerite arretrarono in presenza della nobildonna.
Petra ruotò su se stessa, per consentire alla futura parente di ammirare il suo abito da sposa di seta rosa, decorato con pizzo di Bruges e nastri chiari color crema. «Ho la vostra approvazione, Lady Frances?» chiese con tono scherzoso.
La nobildonna la fissò dalla punta del naso altezzoso, ma nei suoi occhi lampeggiò una scintilla divertita. «Graziosa quanto basta. Devo ammettere una cosa riguardo al gusto della moda attuale per le gonne striminzite, guardando la tua figura nessuno parlerà di bambini in arrivo.»
Marguerite boccheggiò.
Carrie soffocò una risata.
Era la ragione per cui Lady Frances aveva insistito per un matrimonio a St. George's, con tanto di pubblicazioni e l'intero ton invitato a testimoniare. Non doveva esserci niente di affrettato che potesse dare adito a dicerie riguardo al matrimonio del Conte di Longhurst, aveva dichiarato.
Benché fossero state le tre settimane più lunghe di tutta la vita di Petra, lei ed Ethan erano sopravvissuti all'attesa e, finalmente, lei era in procinto di sposarsi. Il suo cuore accelerò al pensiero degli occhi che l'avrebbero osservata mentre avrebbe percorso la navata. Ma perché non compiacere un'anziana nobildonna che con lei era stata soltanto gentile, nonostante i modi un po' bruschi?
Petra si alzò in punta di piedi e baciò la guancia incipriata di Lady Frances, inalando il profumo di essenza di rose e brandy. «Sono lieta che siate compiaciuta.»
La nobildonna ridacchiò. «Ho gradito il tuo spirito fin dal primo momento che ti ho vista, bambina. Ora ti sei agghindata abbastanza, Longhurst sta consumando il pavimento al piano inferiore.»
«Scenderò tra un momento.» Petra aveva capito in fretta che, sebbene il latrato di Lady Frances fosse di gran lunga peggiore del suo morso, la donna era anche una prepotente incredibile e avrebbe calpestato chiunque non le tenesse testa. «Ma, mia cara cugina Frances, dovete partire immediatamente per St. George's, se volete arrivare prima di me.» Lady Frances era ben nota per non consentire che la sua carrozza avanzasse più velocemente che a passo di marcia.
L'altra spostò lo sguardo sulle altre gentildonne e aggrottò la fronte. «E tu chi sei?» chiese, mentre puntava un dito nodoso verso Carrie.
«Lei è mia cognata, Lady Avery» spiegò Petra. «Vi ho detto che lei e Lord Avery erano invitati al matrimonio.»
Lady Frances sbuffò. «L'altra vedova Westram.»
Petra trasalì, a nessuna di loro tre piaceva ricordare i rispettivi primi matrimoni disastrosi. In particolar modo a Marguerite.
«Esatto, milady» le disse Carrie con tono tranquillo. «Tuttavia ora sono una donna sposata e una Gilmore, ma continuo a considerare Marguerite e Petra come due sorelle, come spero loro considerino me.» Aprì le braccia mentre Petra e Marguerite le si portavano accanto e le cingevano la vita con un braccio.
«Sempre» concordò Petra.
«Abbiamo sofferto molto insieme» spiegò Marguerite, rivolgendo alle altre due un sorriso caloroso. «Mi fa bene al cuore vederle felici.»
«Bubbole sentimentali» dichiarò Lady Frances, benché sembrasse compiaciuta. «Ora non ci resta che vedere risposarsi anche la terza di voi e, senza dubbio, vostro fratello sarà molto soddisfatto. E sollevato.»
Marguerite impallidì.
«Non tutte le vedove desiderano risposarsi» dichiarò Petra decisa, mentre accompagnava Lady Frances alla porta. «Voi stessa non vi risposaste dopo la morte di vostro marito.»
Un'altra risata gracchiante accolse quell'affermazione. «Io ero vecchia già prima che il mio Peter morisse. Ormai non potevo più avere figli, sebbene lui non mi avesse mai rimproverata per non avergli dato un erede.» Guardò Carrie e Marguerite alle sue spalle, sogghignò e strizzò loro l'occhio. «Non che non avessimo fatto del nostro meglio.»
Carrie ridacchiò, Marguerite fece una smorfia sofferente.
«State certa che anche Longhurst e io faremo del nostro meglio.» Aprì quindi la porta e fece uscire l'anziana nobildonna, richiudendola prima che la dama potesse uscirsene con un altro dei suoi commenti scandalosamente schietti.
Carrie si lasciò cadere sul letto, una mano sulla bocca, gli occhi illuminati dall'allegria.
Marguerite alzò il mento. «È un bene che intenda ritirarsi a Bath dopo il matrimonio. È davvero pestifera.»
«Lo so» convenne Petra. «Ma Longhurst sembra saperla gestire molto bene. Ha accettato che adesso il capo della famiglia è lui» ridacchiò. «Gli basta sorriderle perché lei si sciolga.»
«È un uomo molto affascinante, Petra. Ti sei trovata un tesoro» dichiarò Carrie.
«Non tanto affascinante da convincere Marguerite a vivere con noi a Longhurst Park» disse Petra. Sia lei sia Ethan avevano provato a convincere Marguerite che sarebbe stata la cosa migliore da fare, senza successo. Lei era decisa a mantenere la sua indipendenza.
«Intendi ancora sposarti oggi?» chiese Marguerite, mentre scoccava un'occhiata carica di significato all'orologio di bronzo dorato sulla mensola sopra il camino. «Il tuo povero promesso sposo comincerà a temere che tu abbia cambiato idea.»
«Oh!» esclamò Petra, quando si rese conto di che ora fosse. «Andiamo.»
Scesero a braccetto fino alla carrozza e salirono a bordo. Red diede gli ordini al cocchiere che, in realtà, non avrebbe avuto bisogno di ordini, sapeva bene dove fossero diretti.
«Il prossimo sarà il tuo matrimonio, Red» disse Marguerite, quando il fratello si fu seduto accanto a Carrie.
«Sì» rispose lui, irrigidendo le spalle come se il pensiero non fosse del tutto gradevole. «Marguerite, sai che l'offerta è sempre valida, se decidessi di venire a vivere con me a Danesbury.»
«O con noi a Wrendean, mia cara» gli fece eco Carrie.
«Non mi sognerei mai di intromettermi nella vita di una coppia di novelli sposi» disse Marguerite categorica. «Nessuno di noi ne sarebbe felice. Prometto che non diserterò le vostre case e verrò a trovarvi ogni volta che vorrete invitarmi, ma sto bene a Westram, in compagnia dei miei disegni.»
«L'ha detto anche a me» intervenne Petra. «Tuttavia state pur certi che andrò a trovare nostra sorella a giorni alterni, pertanto non avete ragione di preoccuparvi.» Red si preoccupava per lei e Marguerite e anche Carrie, ma Petra voleva che sua sorella vivesse la vita che desiderava.
«Spero non a giorni alterni» disse Marguerite, asciutta.
Tutti scoppiarono a ridere e la tensione si sciolse dalle spalle di Red.
La carrozza si fermò all'ingresso di St. George's. Sui gradini, Lord Avery aspettava sua moglie. Era molto affascinante nella luce debole dal sole dei primi di dicembre e il modo in cui il viso di Carrie si illuminò quando la prese sottobraccio e la guardò fu una delizia a vedersi. Petra sapeva che il suo viso si illuminava allo stesso modo, ogni volta che vedeva Ethan. Avrebbe voluto che anche Marguerite trovasse una gioia analoga.
Non era giusto, Marguerite era felice con la sua indipendenza e Petra non desiderava che sua sorella perdesse quella che considerava la sua preziosa libertà.
Quando gli altri furono entrati in chiesa, Red la aiutò a scendere e le rivolse un sorriso allegro e fraterno, sebbene nei suoi occhi ci fossero delle ombre. «Non è troppo tardi per cambiare idea, lo sai.»
Lei rimase a bocca aperta. «Co... cosa?» balbettò.
Lui la guardò di sbieco e si strinse nelle spalle. «Ho riflettuto a lungo. Non voglio che tu ti senta obbligata a risposarti per compiacere me.»
«Ti assicuro che mi sposo esclusivamente per compiacere me stessa.» Ed Ethan, ovviamente, il caro Ethan.
Red annuì. «In tal caso è una tua responsabilità.»
Stava scherzando, non poteva esserci altra spiegazione. Petra scosse la testa. «Red, non mi sembra il momento adatto per prendermi in giro. Davvero.»
Lui serrò le labbra, ma le porse il braccio e insieme si avviarono sotto il portico imponente, per poi attraversare le grandi porte della chiesa.
Accanto all'altare, Ethan si voltò per guardarla avanzare verso di lui. Per qualche ragione, sebbene tutto fosse esattamente come se lo era immaginato nelle ultime tre settimane, all'improvviso Petra si sentì terribilmente nervosa. Tutto dentro di lei cominciò a sfarfallare. Dopotutto era solo la seconda volta che andava all'altare.
Ethan sorrise e le tese la mano, avanzando di qualche passo verso di lei. Petra si calmò, quello era Ethan, il suo amato, caro, dolce Ethan, che da bambino era stato privato dell'amore, eppure capace di amarla sopra ogni cosa, come traspariva dai suoi meravigliosi occhi azzurri e dalla sua espressione.
Gli sorrise, mise la mano nella sua e, insieme, percorsero gli ultimi passi che li avrebbero condotti alla loro nuova vita. Lui si chinò per sussurrarle: «Sei bellissima. Di recente ti ho detto quanto ti amo?».
«Ogni giorno, nelle ultime tre settimane» sussurrò lei a sua volta, aggrappandosi al ricordo dei baci che avevano rubato.
«Ogni giorno eccetto oggi» sussurrò lui. «Ti amo, mia cara Petra.»
«E io amo te» mormorò lei, mentre gli si avvicinava.
Il vicario li guardò severo da dietro gli occhiali.
Loro sciolsero le mani intrecciate e gli fecero cenno di cominciare.
«Miei amatissimi...» esordì il vicario.
Sì, Petra non si era mai sentita tanto felice o amata in tutta la sua vita e sapeva che si sarebbe sentita in quel modo per sempre.