Abbiamo uno speciale debito di gratitudine nei confronti di Lindsay Waters, padrino di questo libro e antesignano della radicata fiducia nell’opera di Walter Benjamin che domina alla Harvard University Press. Piú di trent’anni fa Erich Heller e Walter Sokel hanno dato l’impulso iniziale a un impegno duraturo e costante nello studio di Benjamin. Erdmut Wizisla e il personale del Benjamin Archiv alla Akademie der Künste di Berlino hanno fornito prezioso aiuto in molte fasi del progetto. Per la stesura finale del manoscritto è stata di grande aiuto Shanshan Wang della Harvard University Press e la competenza dei Westchester Publishing Services. Nel corso degli anni hanno fornito preziosi contributi a quest’opera molti amici, studiosi e colleghi con i quali abbiamo discusso temi generali e particolari, che abbiamo assillato con questioni di dettaglio e ai quali abbiamo sottoposto le nostre ipotesi. Siamo enormemente grati a Michael Arner, Alexander Bove, Eduardo Cadava, Matthew Charles, Bo-Mi Choi, Ingrid Christian, Norma Cole, Stanley Corngold, Brigid Doherty, Kurt Fendt, Peter Fenves, Devin Fore, Hal Foster, Michael Hamburger, Martin Harries, Robert Kaufman, Alexander Kluge, Tom Levin, Vivian Liska, James MacFarland, Daniel Magilow, Kevin McLaughlin, Winfried Menninghaus, Ben Morgan, Jane Newman, Tony Phelan, Andy Rabinbach, Gerhard Richter, Eric Santner, Gary Smith, Uwe Steiner, Jeffrey Stuker, Jiro Tanaka, Stephen Tapscott, David Thorburn, Joseph Vogl, Arnd Wedemeyer, Daniel Weidner, Sigrid Weigel e Tobias Wilke. Gli studenti dei nostri corsi e seminari e i tanti giovani studiosi delle conferenze biennali della International Walter Benjamin Society ci hanno aiutato negli anni ad affinare la nostra comprensione dell’opera di Benjamin. Infine, Julia Prewitt Brown e Susan Constant Jennings ci hanno sostenuto con l’incondizionato stimolo – per non dire della pazienza – in cui molti autori non oserebbero sperare.