1.

La porta socchiusa del capanno. Il corpo disteso nella luce diafana del pomeriggio. Il disegno dei tagli sulla sua schiena nuda. Capelli neri sparsi tutt’intorno.

Fare qualche passo incerto, cercando di non credere, poi cadere in ginocchio e restare così, le mani inutili lungo i fianchi, senza smettere di guardare, come forse non poteva abbassare lo sguardo Ettore di fronte al talento con cui Achille stava per fermargli il cuore.