– Farmapex.
– Buonasera, Margit.
– Signor Monticelli, buonasera!
– La chiamo per una cortesia: dovrebbe prenotarmi il primo volo di domani da Bucarest.
– Certo, lo faccio subito. Oggi ha chiamato il signor Richt per...
– Lo annoti, me ne occuperò al ritorno.
– Certo, signor Monticelli.
– Per il volo, Margit, si rivolga all’agenzia che ha provveduto all’albergo in questi giorni.
– Ma abbiamo il nostro...
– Lo so, ma in questa occasione preferirei così.
– Certo signor Monticelli, chiamo subito.
– La ringrazio. Cosa vede dalla finestra?
– Prego?
– Il suo ufficio dà sul giardino. I lampioni sono accesi?
– Sì, da poco. È stata una giornata grigia, è quasi buio.
– Che cosa vede?
– La panchina dove di solito siede lei, la siepe...
– È stata potata?
– Ieri.
– Che altro?
– Ormai l’albero ha perso quasi tutti i fiori.
– Non ne rimane nessuno?
– No, sono caduti tutti, direi, ma, come aveva ordinato, il giardiniere non li ha rimossi.
– ...
– Signor Monticelli?
– È stata gentile, Margit, ora la lascio andare a casa.
– Si figuri, signor Monticelli, devo ancora...
– Vada a casa, la giornata è finita e lei ha dei bambini. Solo il biglietto.
– Provvedo immediatamente.
– Buonasera, Margit.
– Buonasera, signor Monticelli.