39.

– Aspettavo la sua chiamata. L’avrei contattata prima se avessi potuto.

– Ma non poteva, mi dica.

– Sono in imbarazzo, è la prima volta che mi succede.

Silenzio.

– Se n’è accorto?

– Sì.

– In che misura?

– Totale, direi.

– In che senso?

– Nel senso che abbiamo fatto una chiacchierata.

– Addirittura.

– Non so cosa dire, li stavo seguendo in auto...

– Non vorrei sembrarle insensibile, ma non mi interessano i dettagli professionali, mi parli piuttosto della chiacchierata.

– Voleva sapere per chi lavorassi e con quale compito, ovviamente. Alla prima domanda non avevo nulla da rispondere; alla seconda in un certo senso rispondevano le circostanze. Ha preso il tesserino e il cellulare, suppongo li farà controllare dall’amico commissario. La sua idea di contattarmi in questo locale a giorni e orari stabiliti all’inizio mi era parsa una precauzione eccessiva, ora invece devo ammettere che...

– Ha detto che li stava seguendo?

– Era con la sua amica, penso la stesse portando al sicuro. Ieri mattina davanti alla scuola è comparsa una scritta non troppo rassicurante. Probabilmente la storia delle ragazze addormentate ha dato fastidio a qualcuno.

– Immagino ricordi cosa diceva la scritta.

Bramard assassino non te ne sono bastate due. Su Bramard è evidente che sono bruciato, ma potrei fare qualche indagine in proposito, se crede.

– No, di questo non si curi. Altro, durante la vostra chiacchierata?

– Perché credesse a quello che non sapevo, ho dovuto dargli qualcosa di vero.

– Ossia?

– Sa che lei è un uomo.

– Altro?

– Sembra non le dispiaccia molto quello che è successo. Quasi lo prevedesse.

– Questo ha ancora meno importanza. Nient’altro?

– No.

– Riceverà l’ultimo pagamento con il solito corriere. Per un paio di settimane il lunedì e il giovedì continui a frequentare il locale. Io non la chiamerò più, ma servirà a giustificare la sua presenza lì negli ultimi tempi.

– Lasci perdere il pagamento. Non me li godo se non sono soddisfatto del lavoro.

– In questi mesi ha fatto quello che doveva, riceverà quanto pattuito. Se la polizia dovesse convocarla...

– Ipotesi remota, direi.

– Se comunque dovesse...

– Non avrei nulla da dire. Per me lei è soltanto una voce.

– Bene.

Riattaccarono nello stesso istante, coronando un’affinità avvertita fin dalla prima telefonata. Un’affinità in nome della quale avrebbero rimosso entrambi nel giro di pochi giorni, o forse ore, il fatto di essersi mai sentiti.