Gerald & Charlene,
stupratori e assassini in coppia

Lui era un delinquente, una sorta di figlio d’arte visto che il padre sarebbe finito in una camera a gas, condannato a morte dallo Stato del Mississippi. Lei invece no, era cresciuta in una famiglia ricca, circondata da affetto e benessere.

Per un imperscrutabile capriccio del destino, Gerald Gallego e Charlene Williams un giorno si incontreranno e, pur provenendo da mondi sideralmente differenti, troveranno un’intesa magica che li porterà a compiere insieme delle nefandezze inenarrabili. Le loro vittime saranno quasi esclusivamente adolescenti: verranno violentate da entrambi e poi assassinate.

Prima di diventare la signora Gallego, Charlene (nata nel 1956) è una ragazza che sta correndo a braccia spalancate verso un avvenire che avrà i colori della serenità. È la figlia unica di Charles – vicepresidente di una catena di supermercati – e Mercedes, donna di polso abituata a programmare le esistenze altrui. Ai Williams non manca nulla, oltre al denaro hanno in abbondanza una grande quantità di dolcezza. La futura assassina ha tutto ciò che una sua coetanea possa desiderare: da uno sguardo superficiale si direbbe che è proprio bella, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. Una bambolina. Ma basta scambiare qualche chiacchiera con lei per capire che quel gradevole aspetto è poca cosa rispetto alla sua brillante intelligenza.

Ha pure un notevole talento artistico, tant’è che suona nell’orchestra della scuola ed è la regista del gruppo di studenti che fa teatro. La musica è la sua passione, è brava al punto che le hanno proposto di iscriversi al Conservatorio di San Francisco. Insomma, farà sicuramente strada nel mondo delle sette note. Ma i genitori hanno ben altre aspettative e non sono per niente convinti che quella del musicista sia la professione a lei più congeniale: è un mestiere che poco si addice a una ragazza del suo rango sociale. La madre, inoltre, ha in mente tutto un altro percorso per la propria figliola: la immagina sposata felicemente con un uomo altrettanto bello e ricco che possa farla diventare nonna dandole degli adorabili nipotini. Le favole però sono favole, non hanno niente a che vedere con la realtà.

E infatti la vita di Charlene, stressata dall’ansia di prestazione che le trasmettono il babbo e la mamma, subisce un’inspiegabile e pericolosissima inversione a “U”.

Sarà perché l’hanno viziata troppo, ma sta di fatto che a un certo punto smette di essere una sorta di Barbie in carne e ossa e si trasforma in un’adolescente indomabile. Comincia a bere e a drogarsi, vive le sue prime esperienze sessuali delle quali inizia incautamente a vantarsi con i compagni di scuola. Pare destinata a perdersi e anche in poco tempo, tant’è che nonostante non le manchino i mezzi intellettuali, il rendimento scolastico subisce una spaventosa discesa verticale. Riesce a diplomarsi, si iscrive all’università ma oramai è così sbandata che dopo sei mesi abbandona gli studi.

I genitori si danno da fare nel tentativo di limitare i danni e sembra che la situazione sia tornata alla normalità quando le aprono un negozio di articoli da regalo (lo chiamerà “Strambo”) investendo un bel po’ di quattrini. Ma com’era prevedibile non riesce neppure a fare la commerciante ed è costretta a chiudere il negozio. Prova a reagire al fallimento con la peggiore delle soluzioni, ovvero infilandosi in uno strambo, quello sì, matrimonio con un tale Greg, uno scialbo figuro raccattato non si sa come né dove. Il papà e la mamma aggravano un contesto già compromesso dalla loro invadenza: mettono sempre becco nella vita della figlia e alla fine obbligano il disgraziato Greg a fare le valigie e a scappare via da una moglie che, tra l’altro, non gli è stata nemmeno troppo fedele. L’ex bambina modello è irriconoscibile. Si risposa con un certo Gary, eroinomane e spacciatore di droga: l’unione, che ha devastato il cuore di papà Charles e di mamma Mercedes, avrà vita breve, anzi brevissima.

Arrivata a quel punto, davanti a Charlene si presenta un bivio: tornare a fare la brava ragazza, o accelerare ed entrare a folle velocità in un tunnel privo di luce? Sceglie la seconda strada. Si lancia in una improbabile relazione con un uomo sposato, non si amano ma fanno solo sesso dovunque capiti. Lui si dilegua quando lei propone una serata a tre chiedendogli di portare anche la moglie. È una trottola impazzita. Dopo tanto girovagare a vuoto, Charlene Williams trova il compagno della sua vita, quello che le tirerà fuori tutto il marcio che è ancora nascosto nel suo animo. L’incontro fatale avviene in una sala da gioco di Sacramento, dove è facile imbattersi in frotte di spacciatori e procurarsi della cocaina è più facile che comprare caramelle. È il settembre del 1977 quando gli occhi della ventunenne Charlene incrociano quelli del trentunenne Gerald Gallego. È un colpo di fulmine che, alla lunga, ridurrà in cenere la vita di entrambi.

Gallego non è esattamente il ragazzo che madri premurose vorrebbero come sposo per la loro figliola. Il baldanzoso Gerald ha alle spalle sei anni di carcere, e questo in fondo può essere considerato il peccato meno grave rispetto a tutto il resto. La sua vita è stata un tormento. Ha nove anni quando lo Stato del Mississippi condanna a morte suo padre perché colpevole di diversi omicidi. Resta solo con la madre che per vivere fa la prostituta, e con queste premesse il futuro non gli sorride affatto. A tredici anni si manifestano i primi segnali della sua personalità contorta: molesta una bambina che di anni ne ha solo sei. Finisce in riformatorio. Quando esce è un professionista del crimine e riempie la sua esistenza di nefandezze: spaccia droga, rapina i negozi, ruba e da maggiorenne finisce di nuovo in carcere:

La sua fedina penale da adulto arrivò a comprendere 27 arresti per reati gravi e 7 condanne, con mandati di cattura per incesto, violenza sessuale e sodomia.

(Michael Newton, Dizionario dei serial killer, Newton Compton)

Ogni tanto si dedica a lavori saltuari, come lustrascarpe e parcheggiatore. Visto da lontano potrebbe sembrare un uomo pericoloso, oltre che fallito. Visto da vicino, invece, piace alle donne. Oltre che l’aria da bello e dannato, ha un portamento elegante, due occhi penetranti, una discreta cultura. Si è sposato sette volte, due volte con la stessa donna. In un’occasione ha persino avuto due mogli contemporaneamente. Gli piacciono le donne, ma non disdegna le bambine. Come la figlia Mary Ellen, molestata fin da quando aveva sei anni.

Gerald è davvero un tipo da evitare, ma è dotato di un fascino malandrino che manda in estasi Charlene. Tra i due c’è un’intesa fortissima, si sposano e tutto fila liscio fino quando le rispettive depravazioni sessuali non vengono a galla. Sono davvero fatti l’uno per l’altra, e confabulando di notte delle loro perversioni erotiche, lui confessa il suo desiderio segreto: trovare delle fanciulle da violentare e da trasformare in schiave sessuali. Quando due soggetti di questo tipo vengono a contatto, la situazione non può che degenerare. E infatti degenera:

La varietà era il sale della vita per Gallego e la monogamia era contraria alla sua natura. Charlene era ben disposta verso la propensione del marito ad andare con altre donne, se questo serviva a tenerlo in casa la sera, e non disse nulla quando egli fece entrare nel loro nido d’amore un’adolescente fuggita da casa. A Gerald piaceva fare sesso con due donne alla volta, ma la faccenda prese un’altra piega quando un giorno, tornando a casa nel primo pomeriggio, sorprese Charlene e l’adolescente insieme. Furibondo, gettò la ragazzina fuori da una finestra aperta e picchiò Charlene, prima di una lunga serie di violenze che avrebbero caratterizzato la loro turbolenta relazione.

(Ibidem)

La scoperta della bisessualità di Charlene raffredda i bollenti spiriti di Gerald, da quel momento in poi lo shock gli impedirà di replicare le focose performances delle quali era stato sempre orgoglioso. Non sarà più lo stesso mandrillo di prima e anche con la moglie non riuscirà ad avere rapporti se non quelli fatti di brutalità e soprusi. Dal canto suo Charlene è incline alla rissa, ogni discussione viene trasformata in un pretesto per darsele di santa ragione a vicenda. Poi arriva un momento di tregua dal quale, in qualche modo, germoglia la follia omicida della coppia. Per siglare la pace, Charlene organizza una festa a sorpresa per il consorte invitando la figlia di lui, Mary Ellen, e una sua amica adolescente. Facile immaginare la piega che prende l’insolito assembramento tra persone prive di qualsiasi inibizione sessuale. L’ex Barbie a quel punto decide che aiuterà il marito a ritrovare l’impeto perduto: entrambi andranno a caccia di ragazzine da sequestrare e stuprare.

Le prime vittime sono Rhonda Scheffler, diciassette anni, e la sua amica Kippi Vaught, di un anno più giovane. L’11 settembre del 1978 stanno andando a fare shopping in un centro commerciale di Sacramento, quando spariscono all’improvviso. Due giorni dopo i loro corpi saranno trovati a venticinque chilometri di distanza. Sono irriconoscibili: dall’autopsia emergerà che sono state violentate e sodomizzate (sia da Charlene che da Gerald); sulle braccia e sulle gambe presentano segni di morsi. Sono state legate e picchiate con un oggetto metallico e poi uccise con un colpo di pistola sparato da distanza ravvicinata. È stato un atto terribile, ma resta isolato per una decina di mesi, durante i quali non succede nulla di trascendentale. La tregua con il mondo s’interrompe l’estate successiva. Il 24 giugno del 1979 nei pressi di Reno spariscono due adolescenti, Brenda Judd e Sandra Colley; hanno quattordici e tredici anni: qualcuno le ha rapite e le ha caricate su un furgone. Quell’automezzo appartiene a Gerald e Charlene:

Al volante del furgone, teatro dei loro omicidi, lungo l’autostrada deserta, Charlene diventò talmente furiosa nel vedere Gerald cominciare da solo la violenza, che sterzò fuori strada, afferrò una pistola con l’intenzione di ucciderlo. Ci fu uno scambio di colpi, un proiettile sfiorò il braccio di Gerald, prima che lui chiedesse un cessate il fuoco, lamentandosi perché la brusca frenata del veicolo gli aveva procurato una escoriazione ai genitali. Temporaneamente fuorigioco, Gallego guardò Charlene molestare entrambe le ragazze prima di finirle con un colpo di pistola sparato a bruciapelo.

(Ibidem)

Sulla scomparsa di Brenda e Sandra s’indaga poco e male e il fascicolo viene archiviato; dopo l’arresto sarà proprio Charlene a rivelare che fine hanno fatto le ragazze.

Il 24 aprile del 1980 tocca ad altre due adolescenti: Karen Chipman e Stacey Radican stanno andando al centro commerciale, quando finiscono nella rete dei coniugi assassini. Tre mesi dopo i loro resti saranno trovati nello Stato del Nevada: sono state violentate, picchiate e poi uccise con un oggetto pesante.

L’8 giugno scelgono una preda facile: la ventunenne Linda Aguilar, che cammina con cautela perché è incinta di quattro mesi. Due settimane dopo la ritrovano seppellita in una fossa a Gold Beach: è stata violentata, poi le hanno fracassato il cranio; è stata sepolta quando era ancora viva, ha le mani e i piedi legati da una corda di nylon.

Quaranta giorni dopo nelle grinfie del tandem di assassini finisce una cameriera di trentaquattro anni che lavora in un bar di West Sacramento. Si chiama Virginia Mochel. Subisce le stesse violenze che hanno patito le altre, in più la frustano e la uccidono strangolandola. Ritroveranno i resti del suo corpo tre mesi dopo a Clarksburg, in California.

Agli inizi di novembre nella trappola cade una giovane coppia appena uscita da una festa studentesca a Sacramento: sono Craig Miller, ventitré anni, e Beth Sowers, ventuno. I due sono stati costretti a salire su una macchina con la forza, ma i loro amici hanno assistito alla scena, hanno segnato la targa e hanno chiamato la polizia. Craig viene trovato morto l’indomani mattina, mentre il corpo della fidanzata sarà recuperato venti giorni dopo in una fossa: era stata ammazzata con tre colpi di pistola alla testa.

La polizia però ha una traccia e attraverso la targa dell’auto risale ai genitori di Charlene, i quali negano che la loro figlia possa essere coinvolta in qualcosa di così orribile. Ma gli investigatori hanno capito tutto e incastrano i coniugi perversi e criminali:

I Gallego lasciarono rapidamente la città, ma Charlene telefonò ai genitori alcuni giorni dopo chiedendo loro del denaro. La polizia era pronta quando arrivò la chiamata successiva da Omaha, e gli agenti dell’FBI tesero la trappola il 17 novembre, quando Gerald e Charlene entrarono a ritirare il loro denaro in un ufficio della Western Union.

(Ibidem)

In otto mesi di carcerazione preventiva, i due non si lasciano scappare nemmeno una parola. Poi il patto si scioglie all’improvviso e lei compie l’ultima piroetta della sua vita voltando le spalle all’uomo con il quale ha condiviso ogni crimine. Nel luglio del 1981 un’esausta Charlene – abituata a tutto, tranne che alle rudezze della galera – propone un accordo al giudice: una confessione sulla responsabilità di Gerald per gli omicidi di Craig Miller e Beth Sowers in cambio del suo rilascio su cauzione. Il giudice rigetta la richiesta ma nel marzo del 1982 la donna torna alla carica affermando di poter confessare dieci omicidi in cambio di una pena non pesantissima: al massimo 16 anni e 8 mesi. Il giudice stavolta accetta e per Gerald Gallego comincia un peregrinare in vari Stati (California, Nevada, Oregon) per essere processato per gli assassinii di cui si è macchiato, collezionando diverse condanne a morte.

Charlene Williams otterrà la libertà nel luglio del 1997. Gerald Gallego, invece, non finirà nel braccio della morte perché la pena capitale sarà nel frattempo trasformata in carcere a vita: a ucciderlo sarà il cancro, nel luglio del 2002.