VORREI in primo luogo dare il benvenuto ai nuovi lettori e ringraziare tutti coloro che hanno già letto questo volume nella prima edizione. Devo a loro e al loro sostegno se, a vent’anni di distanza, esso esce rinnovato. In tutto questo tempo, ho ricevuto molte lettere nelle quali mi si esprimevano apprezzamento e affetto. E ciò, credo, dimostra che, anche in quest’epoca in cui l’informatica ha assunto un ruolo dominante, i libri possono ancora far incontrare autori e lettori proprio come buoni amici.
Molte persone mi hanno sostenuto nel lavoro, e perciò ne vorrei ringraziare almeno alcune.
Il professor Roger W. Sperry, per la generosità e la pazienza dimostrate e per aver riformulato con me il testo originale.
Il dottor J. William Bergquist, la cui morte nel 1987 ha rattristato i suoi cari, gli amici e i colleghi. Da lui ho ricevuto sempre ottimi consigli e un’attenzione particolare sia nella stesura della prima edizione del libro sia durante le ricerche che lo avevano preceduto.
Il mio editore, Jeremy Tarcher, per il suo supporto entusiastico a tutte le edizioni del libro.
Mio figlio, Brian Bomeisler, che ha profuso tempo, esperienza ed energia nella revisione e nel perfezionamento del libro, aggiungendo anche alcuni disegni. Nell’ultimo decennio il suo intuito è stato provvidenziale per il progredire del lavoro.
Mia figlia, Anne Bomeisler Farrell, che, grazie alla sua eccellente proprietà di linguaggio, ha curato ottimamente il testo per una migliore comprensione.
La mia collega più cara, Rachael Bower Thiele, che è riuscita a mantenere ordine e razionalità, e senza il cui devoto aiuto non sarei arrivata sin qui.
Il mio grafico prediletto, Joe Molloy, che ha realizzato una magnifica impaginazione, come è nel suo talento.
Il mio amico professor Don Dame, per avermi dato la possibilità di consultare i suoi volumi sul colore e per avermi permesso di abusare del suo tempo, delle sue idee e della sua esperienza in materia.
Il mio redattore presso Tarcher/Putnam, Wendy Hubbert.
Il mio team di insegnanti, Brian Bomeisler, Marka Hitt-Burns, Arlene Cartozian, Dana Crowe, Lisbeth Firmin, Lynda Greenberg, Elyse Klaidman, Suzanne Merritt, Kristin Newton, Linda Jo Russell e Rachael Thiele, che mi hanno fedelmente seguito in giro per gli Stati Uniti, per la ferrea devozione. Proprio a loro si deve una parte fondamentale per l’evoluzione del nostro lavoro.
Un grazie a The Bingham Trust e alla Austin Foundation per il loro supporto inesauribile.
E, per concludere, un pensiero affettuoso alle centinaia di studenti – ormai diventati migliaia – che ho avuto il privilegio di incontrare nel corso degli anni, perché hanno reso il mio lavoro così soddisfacente, sia personalmente sia professionalmente. Spero che continuerete sempre a disegnare.