Arte astratta Forma d’arte in cui non si tenta di riprodurre oggetti o esperienze come appaiono nel mondo reale né si vuole creare l’illusione della realtà. Di solito implica isolamento, accentuazione o esagerazione di qualche aspetto della percezione della realtà da parte dell’artista. Non dovrebbe essere confusa con l’arte non oggettiva o non figurativa.
Arte non figurativa (o non oggettiva) Come è intesa in questo contesto, l’arte che non cerca di riprodurre oggetti o esperienze del mondo reale così come appaiono, oppure di raffigurare l’illusione della realtà. Da non confondere con l’arte astratta.
Asse centrale Linea immaginaria che divide verticalmente il volto umano – che si configura più o meno simmetrico – in due parti uguali; si usa nel disegno per determinare l’esatta inclinazione del capo e per collocare i vari elementi che compongono il volto stesso (occhi, naso, bocca ecc.).
Cervello La parte principale dell’encefalo nei vertebrati, costituito da due emisferi; è l’ultima parte dell’encefalo a evolversi ed è di importanza fondamentale per ogni tipo di attività mentale.
Cervello diviso (individui dal ) Individui affetti da crisi epilettiche irreversibili, sui quali, essendosi dimostrata inefficace ogni terapia, si è intervenuti chirurgicamente recidendo il corpo calloso e isolando così i due emisferi cerebrali. L’intervento è stato praticato soltanto in poche decine di casi.
Composizione Sistemazione degli elementi che costituiscono un’opera d’arte in un rapporto reciproco ordinato; nel disegno, la collocazione di forme e spazi all’interno del formato.
Consapevolezza Coscienza; l’atto di «considerare» un oggetto, una persona o l’ambiente circostante. Un sinonimo può essere cognizione.
Contorno Nel disegno, la zona d’incontro di due oggetti (per esempio, il punto dove si incontrano cielo e terra); linea che separa due forme o uno spazio e una forma.
Corpo calloso Fascio compatto e massiccio di fibre commissurali, che unisce l’emisfero destro e quello sinistro della corteccia cerebrale, consentendo alle due metà di scambiarsi direttamente le informazioni.
Creatività La capacità di trovare nuove soluzioni a un problema, o nuove forme di espressione; il creare qualcosa che è nuovo per l’individuo e per la civiltà.
Elaborazione delle informazioni visive Percezione di informazioni esterne attraverso le funzioni visive e interpretazione dei dati sensoriali attraverso i meccanismi del pensiero.
Emisferi cerebrali Le due grosse masse di sostanza nervosa che costituiscono la parte anteriore del cervello; sono composte principalmente dalla corteccia cerebrale, dal corpo calloso, dai gangli della base e dal sistema limbico.
Emisfero destro La metà destra (cioè corrispondente a quella che è la destra nell’individuo) del cervello; le funzioni spaziali e relazionali, nella maggior parte dei destrimani e in molti mancini, sono caratteristiche di questo emisfero.
Emisfero sinistro La metà sinistra (cioè corrispondente a quella che è la sinistra nell’individuo) del cervello; le funzioni verbali, nella maggior parte dei destrimani e in molti mancini, sono caratteristiche di questo emisfero.
Funzione D Elaborazione delle informazioni di tipo globale, simultaneo, spaziale e relazionale.
Funzione S Elaborazione delle informazioni di tipo lineare, verbale, analitico e logico.
Globale (funzione g., elaborazione g.) In termini di funzioni cognitive, l’elaborazione simultanea di una serie di informazioni in una configurazione complessiva; è il contrario dell’elaborazione per fasi successive delle singole parti.
Immaginare Richiamare alla mente una copia mentale di qualcosa che in quel momento non è percepito dai sensi; vedere con l’«occhio della mente».
Immaginazione Capacità di riaggregare, secondo schemi nuovi, immagini mentali originate da esperienze passate.
Immagine Immagine visiva; immagine ottica di oggetti esterni ricevuta dal sistema visivo ed elaborata dal cervello.
Immagini concettuali Immagini originate da una fonte interiore (l’«occhio della mente»), anziché da fonti esterne percepite dall’individuo; in genere, immagini semplificate; spesso più astratte che realistiche.
Intuizione Processo di conoscenza diretto e apparentemente non mediato; giudizio, significato o idea che si
presenta alla mente dell’individuo senza alcun processo di pensiero riflessivo, spesso come risultato di stimolazioni minime, per cui l’impressione è che «venga dal nulla».
Lateralizzazione degli emisferi Differenziazione dei due emisferi cerebrali in quanto a funzioni e modalità cognitive.
Linea degli occhi Nel ritratto, linea immaginaria, usata ai fini delle proporzioni, che divide orizzontalmente, al livello degli occhi, la testa del modello in due parti uguali.
Linea di contorno Nel disegno, linea che rappresenta il bordo di una forma, di un insieme di forme o di forme e spazi.
Livello degli occhi Nel disegno in prospettiva, la linea orizzontale sulla quale sembrano convergere tutte le linee sottostanti e soprastanti, situate sul piano orizzontale.
Misurazione a vista La misurazione delle varie dimensioni in rapporto tra loro per mezzo di un parametro costante (il mezzo di misurazione usato più comunemente è la matita tenuta a braccio teso); determinazione delle posizioni relative dei vari elementi di un disegno (collocazione di una parte in rapporto a un’altra). Inoltre, determinazione degli angoli rispetto alle costanti verticale e orizzontale.
Modulo La forma ovale che si disegna come forma-base della testa umana; poiché questa, vista di profilo, presenta una forma diversa da quella frontale, il modulo di profilo è a sua volta diverso da quello frontale.
Osservazione Nel disegno, consiste nel verificare punti, distanze, rapporti dimensionali, angoli rispetto alle costanti verticale e orizzontale.
Passaggio cognitivo Passaggio da uno stato mentale all’altro, per esempio dalla funzione S a quella D o viceversa.
Percezione La consapevolezza, o il diventare consapevoli, di oggetti, rapporti o qualità – sia all’interno sia all’esterno dell’individuo – attraverso i sensi e sulla scorta di esperienze precedenti.
Piano d’immagine Costrutto immaginario di un piano trasparente – simile a una finestra con l’intelaiatura – che rimane sempre parallelo al piano verticale della faccia dell’artista. L’artista disegna sulla carta quel che vede attraverso il piano come se la veduta fosse appiattita su di esso. Gli inventori della fotografia utilizzarono questo concetto per sviluppare le prime macchine fotografiche.
Prospettiva Un modo di rappresentare le forme su una superficie bidimensionale così che sembrino sporgere da una superficie piatta o recedere dietro a essa; un modo per creare l’illusione di profondità e di volume spaziali nelle forme.
Qualità espressiva Il modo del tutto personale con cui l’individuo percepisce la realtà e la esprime in forme artistiche; rivela la reazione interiore dell’individuo ai vari stimoli ed esprime il «tocco» personale originato dai meccanismi psicologici caratteristici di ciascun individuo.
Realismo Tipo di espressione in cui l’artista rappresenta oggetti, forme e figure come appaiono nella realtà, dopo averle attentamente osservate; altrimenti detto «naturalismo».
Reticolo Insieme di linee equidistanti e perpendicolari (orizzontali e verticali) che suddividono la superficie in piccoli riquadri; spesso si usa per ingrandire un disegno o per meglio percepire i rapporti tra le forme nello spazio. Anche quadrettatura o griglia.
Rialzare (di bianco) Dare rilievo con tratti di colore chiaro o con qualche tocco di biacca alle parti in luce di un disegno. Anche lumeggiare.
Sistema simbolico Nel disegno, insieme di simboli usati in combinazione tra loro per formare un’immagine (per esempio, una figura); l’uso dei simboli segue generalmente una sequenza, cioè un simbolo ne richiama un altro, come nella scrittura di parole note in cui una lettera conduce direttamente alla successiva. I sistemi simbolici del disegno si formano di solito nell’infanzia e tendono a persistere per tutta la vita adulta dell’individuo, a meno che non vengano modificati attraverso l’apprendimento di nuovi modi di disegnare.
Spazi negativi Le zone che circondano una forma positiva e che hanno i bordi in comune con essa; gli spazi negativi sono delimitati dai margini del formato. Gli spazi negativi «interni» possono far parte di forme positive: per esempio, il bianco degli occhi può essere visto come spazio negativo per disegnare l’iride.
Stati di coscienza Il concetto di coscienza, per il quale non si è ancora trovata la definizione ultima, è usato in questo libro per indicare la consapevolezza, in continua trasformazione, di ciò che avviene nella propria mente. Per stato di coscienza alternativo s’intende uno stato che viene avvertito come significativamente diverso dal normale stato di veglia. Tra i più noti stati di coscienza alternativi vi sono il sogno a occhi aperti, il sogno notturno e la meditazione.
Tono Nel disegno, il chiaro o lo scuro di un’immagine. Un disegno dal tono alto è chiaro o pallido quanto a valore tonale; un disegno dal tono basso ha un valore tonale scuro o debole.
Tratteggio incrociato Serie di linee parallele che s’intersecano diagonalmente usate per l’ombreggiatura del disegno.
Unità di base Un’unità o una forma «di partenza» scelta in una composizione allo scopo di mantenere precisi i rapporti delle dimensioni in un disegno. È detta anche «uno» e fa parte di un rapporto, ad esempio «1:2».
Valore tonale Nel disegno e nella pittura, l’intensità dei toni di grigio (nelle opere in bianco e nero) o dei toni di colore; nel disegno in bianco e nero, il bianco è il tono più chiaro (o il valore più alto) e il nero è il tono più scuro (o il valore più basso).
Zen Sistema di pensiero che pone l’accento su una forma di meditazione chiamata zazen. Lo zazen ha inizio con la concentrazione, spesso su enigmi non risolvibili con la ragione. La concentrazione porta al samadhi, uno stato di totale fusione con l’esistente, in cui si avverte nel profondo l’unità di tutte le cose. Attraverso una successione di stadi si giunge alla fase finale dello zen, il satori, o la «non-mente», uno stato di totale chiarezza e lucidità in cui si percepiscono i fenomeni nei loro minimi particolari, tuttavia senza dare giudizi e senza attaccamento.