Epilogo

Le caprette

Era il pomeriggio...

Sotto un albero, la carrozzella delle caprette, vuota, attendeva i suoi clienti minuscoli, fatta come un veicolo di altri tempi, con la serpa alta, il corpo centrale a giardiniera, un ultimo sedile posteriore. Tutta fiorita di trombette a pompa, dipinta di giallo, coi cuscini di cuoio sbiadito.

Un nugolo di bimbi l’assaltò, l’invase... Le caprette si mossero... Il padrone camminava loro accanto, stimolandole... I bimbi gridavano dalla gioia... e suonavano le trombette.

Il veicolo gioioso percorreva i viali... Un signore, seduto su di una panca, si volse a un vicino e, indicando la carrozzella, disse:

– Se aveste veduto venerdì scorso chi salì su quella carrozzella, avreste riso di gusto!

– Ho veduto!

– C’eravate?

– Sì. Ma non ho riso di gusto! L’uomo che si era seduto nella carrozzella delle capre aveva paura... E il venerdì porta disgrazia!