BIBLIOGRAFIA

1. LE EDIZIONI

Né un canzoniere delle proprie poesie, né componimenti sparsi pubblicò l’Ariosto durante la sua vita. L’editio princeps delle Rime fu pubblicata a Venezia nel 1546, anche se qualche componimento aveva già visto la luce in precedenti edizioni clandestine di cerretani. Curata da Iacopo Coppa, l’edizione era fondata sui manoscritti originali passati in proprietà agli eredi del poeta: LE RIME DI M. LO/DOVICO ARIOSTO NON l più uiste, & nuouamente stampate à in = /stantia di Iacopo Modanese, cio è /SONETTI. MADRIGALI. / CANZONI. STANZE. / CAPITOLI .// In Vinegia con Priuilegio del Sommo Pontefice/ & del Eccelso Senato Veneto. MDXLVI (in fine: Stampate in Vinegia ad instantia de Iacopo / Modanese. Nel anno del Signore/MDXLVI). Contiene 64 componimenti: canzz. I, II e V, sonn. I-XXIX e XXXI-XXXII, madd. I-IX, capp. II-XIX, alcune stanze e una canzone falsamente attribuita. Descrizione della stampa in G. Fatini, Nota a L. Ariosto, Lirica, a cura di G. Fatini, Bari, Laterza, 1924 («Scrittori d’Italia», 95), pp. 321-22, e — più analitica — in G. Agnelli — G. Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, Bologna, Zanichelli, 1933, II, pp. 42-44. Nel 1547 si ebbe una seconda edizione, in cui il Coppa, oltre ad escludere il cap. XII, presentò «un testo leggermente diverso», cercando «di correggere qualche errore tipografico della prima stampa» e modificando «certe lezioni che, suggerite prima da passi inintelligibili del ms. o portate dalla fretta, ora giudicava inesatte» (Fatini, Nota ad Ariosto, Lirica, cit., p. 322). Ulteriori ristampe, clandestine e maggiormente scorrette, apparvero nel 1552 e nel 1554.

Delle edd. successive ricordiamo qui solo le principali: Rime di M. Lodovico Ariosto. Satire del medesimo con i suoi argomenti di nuovo rivedute et emendate […], Venezia, Giolito, 1557 sgg. (curata da Lodovico Dolce, segue sostanzialmente la seconda ed. del Coppa, non contenendo dunque il cap. XII); Le Rime di M. Lodovico Ariosto da lui scritte nella sua gioventù con alcune brevi annotationi intorno alle materie di Francesco Sansovino […], Venezia, Sansovino, 1561 (ristampa: Venezia, de’ Franceschi, 1567); Le Satire di M. Lodovico Ariosto, con alcune altre cose di nuovo aggiunte, Pesaro, Eredi di Bartolomeo Cesano e Guidubaldo Bicillo da Urbino, 1561 (dove appaiono per la prima volta il son. XLI e l’egl. II; ed. segnalata e descritta da T. Landoni, Due rarissimi componimenti di Lodovico Ariosto con la notizia d’una stampa delle Satire e d’altra del Furioso ignote, Bologna, Zanichelli, 1875); Rime et Satire di M. Lodovico Ariosto da lui scritte nella sua gioventù con l’annotationi intorno a’ concetti et brevi dichiarationi d’alcune historie che in esse si contengono di M. Francesco Turchi Trevigiano, Venezia, Giolito, 1567 (molto ricche le note; una ristampa si ebbe nel 1568); Delle Satire e Rime di M. Ludovico Ariosto Libri Due, Londra, Pickard, 1716 (inaugura la tradizione di suddividere i componimenti a seconda del metro; curatore ne fu Paolo Antonio Rolli, che ritornò alla prima ed. del Coppa, pur correggendola in diversi luoghi; una nuova ed., con più ampio corredo di note, fu pubblicata a Londra nel 1731 presso Abramo Vandenhoek, che la ristampò ad Amburgo l’anno seguente); Opere di M. Lodovico Ariosto […]. Tomo secondo che contiene I Cinque Canti che seguono la materia del Furioso, Le Osservazioni del Lavezzuola sopra il detto […], Le Rime, L’Erbolato, Le Satire e Le Poesie Latine, Venezia, Orlandini, 1731 (allestita da Stefano Orlandini, presenta per la prima volta la canz. IV, il son. XXXIII e i capp. XX-XXII); Opere in versi e in prosa, italiane e latine, di Lodovico Ariosto nobile ferrarese con dichiarazioni […], Venezia, Pitteri, 1741, tomo IV (contiene tre nuovi componimenti: i sonn. XXXIX-XL e il cap. I, oltre naturalmente a quelli già noti, compreso il cap. XII; curatore ne fu Giovanni Andrea Barotti; una ristampa è del 1745; da ricordare che il Barotti, nel 1766, pubblicò una nuova ed. sempre per il Pitteri, migliorata nelle note e aumentata di due frammenti inediti); Rime e Satire di Lodovico Ariosto con annotazioni, Firenze, Molini, 1822 (nuovi componimenti: canz. III, sonn. XXXVII-XXXVIII, madd. X-XI, egl. I; ristampa con sostanziali variazioni: 1824); Opere minori in verso e in prosa di Lodovico Ariosto ordinate e annotate per cura di F.L. Polidori, Firenze, Le Monnier, 1857, tomo I (nuovi componimenti: capp. XXIII-XXIV e XXVI). Altri inediti furono resi noti da G. Carducci, versi inediti di Angelo Poliziano e di Ludovico Ariosto, in «L’Italia - Veglie letterarie», I (1862), pp. 143-44, poi in Opere, Ed. Naz., Bologna, Zanichelli, 1936, XIII, pp. 375-79 (mad. XII); da A. Cappelli, Lettere di Lodovico Ariosto tratte dall’Archivio di Stato in Modena […], Bologna, Romagnoli, 1866, p. 351 (son. XXXVI); e da G. Fatini, Per un’edizione critica delle Rime di Ludovico Ariosto, in «Rassegna critica della letteratura italiana», XV (1910), pp. 19-54 (son. XXX). Di modestissimo valore l’ed. Elegie, sonetti e canzoni, a cura di A. Soffici, Lanciano, Carabba, 1911 («Scrittori nostri», 11).

Il testo critico delle Rime fu fissato da Giuseppe Fatini nella sua cit. ed. laterziana della Lirica ariostesca. Ad una nuova edizione, basata sul riesame sistematico dell’intera tradizione, ha lavorato per anni Cesare Bozzetti, purtroppo scomparso nel 1999.

Le più importanti edd. novecentesche delle opere minori dell’Ariosto sono: Le opere minori, a cura di G. Fatini, Firenze, Sansoni, 1915 («Biblioteca scolastica di classici italiani già diretta da Giosue Carducci»), con antologia delle Rime alle pp. 264-362 (poi con nuova Presentazione dello stesso Fatini, ivi, 1961; ultima ristampa 1986); Ariosto minore, a cura di G. Trombatore, Firenze, La Nuova Italia, 1936 («Scrittori italiani»), con antologia delle Rime alle pp. 88-92; Opere minori, a cura di C. Segre, intr. di L. Caretti, Milano-Napoli, Ricciardi, 1954 («La letteratura italiana. Storia e testi», 20), con Rime alle pp.109-237; Orlando Furioso, le Satire, i Cinque Canti e una scelta delle altre opere minori, a cura di C. Muscetta e L. Lamberti, Torino, Einaudi, 1962 («Parnaso italiano», V/**), con antologia delle Rime alle pp.1267-1322; Opere minori. Lirica latina. Rime. Commedie. Satire. Lettere. Erbolato, a cura di A. Vallone, Milano, Rizzoli, 1964 («I Classici Rizzoli»), con Rime alle pp. 59-187; Opere. III. Carmina, Rime, Satire, Erbolato, Lettere, a cura di M. Santoro, Torino, UTET, 1989 («Classici italiani», 27), con Rime alle pp.183-345.

Ma si vedano anche le sezioni dedicate alle Rime nelle edd. complessive delle Opere dell’Ariosto, tra le quali citiamo in particolare quella a cura di A. Seroni, Milano, Mursia, 1961, 19765 («I Classici italiani», IV), pp. 1005-42; e quella a cura di G. Innamorati, Bologna, Zanichelli, 1967 («Classici italiani», 7), pp. 1201-25.

2. LA CRITICA

2.2. Storie della critica

W. Binni, Storia della critica ariostesca, Lucca, Lucentia, 1951; R. Ramat, La critica ariostesca dal secolo XVI ad oggi, Firenze, La Nuova Italia, 1954; Id., Ludovico Ariosto, in AA. VV., I classici italiani nella storia della critica, a cura di W. Binni, Firenze, La Nuova Italia, 1954 sgg., I, pp. 277-334; T. Ascari, Studi ariosteschi dell’ultimo decennio (1945-1954), in «Atti e memorie dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena», serie V, XIII (1955), pp. 78-111; E. Turolla, Rassegna ariostesca, in «Lettere italiane», XI (1959), pp. 94-104; Id., Rassegna ariostesca: studi sul testo dell’ «Orlando Furioso», in «Lettere italiane», XII (1960), pp. 315-22; T. Ascari, Rassegna di studi ariosteschi (1954-1960), in «Atti e memorie dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena», serie VI, III (1961), pp. 161-77; A. Borlenghi, Ariosto, Palermo, Palumbo, 1961 (con antologia della critica; nuova ed. aggiornata: 1974); G. Petrocchi, Riprese di giudizio sulla poesia del «Furioso» [1966-67], in I fantasmi di Tancredi. Studi sul Tasso e sul Rinascimento, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1972, pp. 293-312; A. Piromalli, Ariosto, Padova, Radar, 1969; R. Frattarolo, Ariosto 1974, in «Accademie e biblioteche d’Italia», XLII (1974), pp. 426-66 (con ampia bibliografia); P Paolini, Situazione della critica ariosteca, in «Italianistica», III (1974), pp. 501-20; M. Santoro, Il “nuovo corso” della critica ariostesca, in «Cultura e scuola», XIII (1974), pp. 20-31; G. Baldassarri, Tendenze e prospettive della critica ariostesca, nell’ultimo trentennio (1946-1973), in «La Rassegna della letteratura italiana», LXXIX (1975), pp. 183-201; R. Ceserani, Studi ariosteschi. I. Dietro i ritratti di Ludovico Ariosto, in «Giornale storico della letteratura italiana», vol. CLIII (1976), pp. 243-95; C. Badini, Rassegna ariostesca, (1976-1985), in «Lettere italiane», XXXVIII (1986), pp. 104-24; G. Rati, Ludovico Ariosto e la critica (1974-1985), in «Cultura e scuola», XXV (1986), n. 97, pp. 23-35, e n. 98, pp. 27-34; A. Casadei, Panorma di studi ariosteschi, in «Italianistica», XX (1991), pp. 131-38, poi in Id., La fine degli incanti. Vicende del poema epico-cavalleresco nel Rinascimento, Milano, Franco Angeli, 1997, pp. 139-48; R. Alhaique Pettinelli, Linee della critica ariostesca, dal 1950 ad oggi, in W. Binni, Metodo e poesia di Ludovico Ariosto e altri studi ariosteschi, nuova ed. a cura di R. Alhaique Pettinelli, Scandicci, La Nuova Italia, 1996, pp. 423-61; L. Fortini, Rassegna ariostesca (1986-1995), in «Lettere italiane», XLVIII (1996), pp. 295-314.

2.3. Monografie e studi complessivi

F. De Sanctis, L’«Orlando Furioso» [1871), in Storia della letteratura italiana, a cura di N. Gallo, intr. di N. Sapegno, Torino, Einaudi, 1971, II, pp. 493-538 (ma vi sono prese in considerazione anche le altre opere dell’Ariosto); A. Lazzari, La vita e le opere di Ludovico Ariosto, Livorno, Giusti, 1915 (19372); B. Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille, Bari, Laterza, 1920 (il saggio sull’Ariosto, già apparso sulla «Critica» del 1918 [XVI, pp. 65-112], è stato quindi pubblicato in volumetto separato, ivi, 1927 sgg.); G. Bertoni, Ludovico Ariosto, Roma, Formiggini, 1925; A. Scolari, Ludovico Ariosto, Firenze, Le Monnier, 1930; A. Pompeati, Ariosto, Milano, Mondadori, 1933; M. Bonfantini, Ariosto, Lanciano, Carabba, 1935; G. Fatini, Ludovico Ariosto (1474-1533), Torino, Paravia, 1938; W. Binni, Metodo e poesia di Ludovico Ariosto, Messina, D’Anna, 1947 (19703); E. Petrini, Ariosto, Brescia, La Scuola, 1952; A. Piromalli, Motivi e forme della poesia di Ludovico Ariosto, Messina-Firenze, D’Anna, 1954; M. Marti, Ludovico Ariosto, in AA. VV., Letteratura italiana. I maggiori, Milano, Marzorati, 1956, I, pp. 307-406; L. Russo, Ariosto minore e maggiore [1958], in Ritratti e disegni storici, serie II, Firenze, Sansoni, 1961, pp. 1-25; L. Caretti, Ariosto e Tasso, Torino, Einaudi, 1961 sgg.; N. Sapegno, Ludovico Ariosto, in AA.VV, Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1962, IV, pp. 172-88; L. Caretti, Ludovico Ariosto, in AA. VV., Storia della letteratura italiana, a cura di E. Cecchi e N. Sapegno, Milano, Garzanti, 1966, III, pp. 787-895; G. Innamorati, Ariosto, Roma-Milano, CEI, 1966; G. Natali, Ludovico Ariosto, Firenze, La Nuova Italia, 1966; C. Salinari, Ludovico Ariosto, in AA. VV., Antologia della letteratura italiana, a cura di M. Vitale, Milano, Rizzoli, 1966, II, pp. 1103-1115; C. Segre, Esperienze ariostesche, Pisa, Nistri-Lischi, 1966; W. Binni, Ludovico Ariosto, Torino, ERI, 1968; E. Bigi, Ludovico Ariosto, in AA.VV, Dizionario critico della letteratura italiana, a cura di V. Branca, Torino, UTET, 1973, nuova ed.: 1986, I, pp. 112-31; N. Borsellino, Ludovico Ariosto, Bari, Laterza, 1973; C. P. Brand, Ludovico Ariosto. A Preface to the «Orlando Furioso», Edinburgh, University Press, 1974 (si tratta comunque di un’introduzione generale all’opera dell’Ariosto, sia pure con particolare attenzione per il poema); R. Griffin, Ludovico Ariosto, New York, Twayne, 1974; A. Fortichiari, Invito alla lettura di Ludovico Ariosto, Milano, Mursia, 1987; A. Gareffi, Ariosto, Firenze, Giunti e Lisciani, 1995; G. Sangirardi, Ludovico Ariosto, Firenze, Le Monnier, 2006; G. Ferroni, Ariosto, Roma, Salerno Editrice, 2008; S. Jossa, Ariosto, Bologna, Il Mulino, 2009.

2.5. Studi sull’ambiente storico-culturale

G. Carducci, La gioventù di Ludovico Ariosto e la poesia latina in Ferrara [1875], in Opere, Ed. Naz., cit., 1936, XIII, pp. 115-374; G. Bertoni, L’«Orlando Furioso» e la Rinascenza a Ferrara, Modena, Orlandini, 1919; H. Hauvette, L’Arioste et la poésie chevaleresque à Ferrara au début du XVIe siècle, Paris, Champion, 1927; G Getto, La corte estense di Ferrara come luogo d’incontro di una civiltà letteraria [1953], in Letteratura e critica nel tempo, Milano, Marzorati, 1954, pp. 219-40; A. Piromalli, La cultura a Ferrara al tempo di Ludovico Ariosto, Firenze, La Nuova Italia, 1953 (poi Roma, Bulzoni, 1975); C. Segre, La biblioteca dell’Ariosto [1955], in Esperienze ariostesche, cit., pp. 44-50; E. Garin, Motivi della cultura filosofica ferrarese nel Rinascimento [1957], in La cultura filosofica del Rinascimento italiano, Firenze, Sansoni, 1961, pp. 402-31; S. Pasquazi, Rinascimento ferrarese, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1957; C. Dionisotti, Chierici e laici [1960], in Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi, 1967, pp. 47-73; R. Belvederi – V. Ferrari – A. Malagù, Ferrara e l’Ariosto, Ferrara, SATE, 1974; E. Sestan, Gli Estensi e il loro stato al tempo dell’Ariosto, in «La Rassegna della letteratura italiana», LXXIX (1975), pp. 19-33; AA.VV, Il Rinascimento nelle corti padane. Società e cultura, Atti del Congresso di Reggio Emilia e Ferrara, 22-26 ottobre 1975, a cura di P. Rossi, Bari, De Donato, 1977; AA. VV., La corte e lo spazio: Ferrara estense, a cura di G. Papagno e A. Quondam, Roma, Bulzoni, 1982, 3 voll.; AA.VV, La corte di Ferrara e il suo mecenatismo, 1441-1598, Atti del Convegno di Copenhagen, maggio 1987, a cura di M. Pade, L. Waage Petersen e D. Quarta, Modena, Panini, 1990; AA.VV, Signore cortese e umanissimo. Viaggio intorno a Ludovico Ariosto, Catalogo della Mostra, Reggio Emilia, Sala delle Esposizioni dell’Antico Foro Boario, 5 marzo - 8 maggio 1994, a cura di J. Bentini, Venezia, Marsilio, 1994; M. Folin, Rinascimento estense. Politica, cultura, istituzioni di un antico Stato italiano, Roma-Bari, Laterza, 20042.

2.6. Studi sul petrarchismo italiano del Cinquecento

Come nei precedenti paragrafi, indichiamo anche qui i riferimenti bibliografici essenziali, tralasciando inoltre i capitoli dedicati al petrarchismo dalle varie storie letterarie: A. Graf, Petrarchismo e antipetrarchismo, in Attraverso il Cinquecento, Torino, Loescher, 1888, pp. 1-86; B. Croce, La lirica cinquecentesca [1930-31], in Poesia popolare e poesia d’arte. Studi sulla poesia italiana dal Tre al Cinquecento, Bari, Laterza, 1933, pp. 339-438; G. G Ferrero, Il petrarchismo del Bembo e le rime di Michelangelo, Torino, Edizioni de «L’Erma», 1935; C. Bo, intr. all’ant. Lirici del Cinquecento, a cura di C. Bo, Milano, Garzanti, 1941, pp. 1-74; B. Croce, La teoria della poesia lirica nella poetica del Cinquecento, in Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento, Bari, Laterza, 1945, II, pp. 108-17; C. Calcaterra, Il Petrarca e il petrarchismo, in AA. VV., Questioni e correnti di storia letteraria, Milano, Marzorati, 1949, pp. 167-273; G. Santangelo, Il Bembo critico e il principio d’imitazione, Firenze, Sansoni, 1950; L. Baldacci, Il petrarchismo italiano nel Cinquecento, Milano-Napoli, Ricciardi, 1957 (poi Padova, Liviana, 1974); Id., intr. all’ant. Lirici del Cinquecento, a cura di L. Baldacci, Firenze, Salani, 1957, poi, con aggiornamento bibliografico e revisione dei testi a cura di G. Nicoletti, Milano, Longanesi, 1975, pp. VII-XXXI; D. Ponchiroli, intr. all’ant. Lirici del Cinquecento, a cura di D. Ponchiroli, Torino, UTET, 1958, nuova ed. a cura di G. Davico Bonino, 1968, pp. 9-36; D. Alonso, La poesia del Petrarca e il petrarchismo [1959], in Saggio di metodi e limiti stilistici, trad. it. di G. Cerboni Baiardi, Bologna, Il Mulino, 1965, pp. 305-58; C. Muscetta, intr. all’ant. Poesia del Quattrocento e del Cinquecento, a cura di C. Muscetta e D. Ponchiroli, Torino, Einaudi, 1959, pp. VII-XVI; G Spagnoletti, intr. all’ant. Il petrarchismo, a cura di G. Spagnoletti, Milano, Garzanti, 1959, pp. 5-30; E. Bonora, Interpretazione del petrarchismo [1962], in Retorica e invenzione. Studi sulla letteratura italiana del Rinascimento, Milano, Rizzoli, 1970, pp. 91-106; C. Dionisotti, intr. a P Bembo, Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET, 19662, pp. 9-56; D. Della Terza, Imitatio: teoria e pratica. L’esempio del Bembo poeta [1971], in Forma e memoria. Saggi e ricerche sulla traduzione letteraria da Dante a Vico, Roma, Bulzoni, 1979, pp. 115-47; C. Mutini, Un capitolo di storia della cultura: il petrarchismo, in L’autore e l’opera. Saggi sulla letteratura del Cinquecento, Roma, Bulzoni, 1973, pp. 158-90; A. Quondam, Dall’«abstinendum verbis» alla «locuzione artificiosa». Il petrarchismo come sistema della ripetizione, in G. Ferroni – A. Quondam, La «locuzione artificiosa». Teoria ed esperienza della lirica a Napoli nell’età del Manierismo, Roma, Bulzoni, 1973, pp. 211-33; Id., Petrarchismo mediato. Per una critica della forma “antologia”, Roma, Bulzoni, 1974; R. Fedi, intr. a G. Della Casa, Le rime, a cura di R. Fedi, Roma, Salerno Editrice, 1978, I, pp. IX-XL; G. Ferroni, intr. all’ant. Poesia italiana del Cinquecento, a cura di G. Ferroni, Milano, Garzanti, 1978, pp. VII-XXVI; R. Fedi, Il genere letterario dei “canzonieri” e i “libri di rime” nel Cinquecento italiano, in AA. VV., Italian Renaissance Studies in Arizona, edited by J. R. Brink and P. R. Baldini, Rosary College Italian Studies, River Forest (Illinois), 1989, pp. 29-41; Id., La memoria della poesia. Canzonieri, lirici e libri di rime nel Rinascimento, Roma, Salerno Editrice, 1990; A. Quondam, Il naso di Laura. Lingua e poesia lirica nella tradizione del Classicismo, Modena, Panini, 1991; AA. VV., La lirica del Cinquecento. Seminario di studi in memoria di Cesare Bozzetti, a cura di R. Cremante, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2004; AA.VV, Il petrarchismo. Un modello di poesia per l’Europa, a cura di L. Chines, F. Calitti e R. Gigliucci, Roma, Bulzoni, 2007, 2 voll.

2.7. Studi sulle Rime

S. Bongi, I cerretani e le rime dell’Ariosto, in «Archivio storico italiano», serie V, II (1889), pp. 267-76; S. Fermi, D’un’egloga di Ludovico Ariosto e della sua allegoria storica, in «L’Ateneo Veneto», XXV (1902), pp. 290-327; V Pirazzoli, Gli amori dell’Ariosto e il suo canzoniere, in «Giornale storico della letteratura italiana», vol. XLVIII (1906), pp. 124-44; A. Salza, Intorno alle liriche dell’Ariosto [1907], Ancora la «bianca stola» di una «bella maga» misteriosa [1910], D’una canzone pastorale attribuita a Ludovico Ariosto e imitata da G.B. Marino [1910] e Ancora d’una canzone pseudo-ariostesca [1911], in Studi su Ludovico Ariosto, Città di Castello, Lapi, 1914, pp. 25-138; G. Fatini, Per un’edizione critica delle Rime di Ludovico Ariosto, cit.; Id., Su la fortuna e l’autenticità delle liriche di Ludovico Ariosto, suppl. 22-23 al «Giornale storico della letteratura italiana», Torino, Loescher, 1924, pp. 133-296; L. Berra, Un sonetto che non è dell’Ariosto, in «Giornale storico della letteratura italiana», vol. LXXXVI (1925), pp. 205-6; G Fatini, Le Rime di Ludovico Ariosto, suppl. 25 al «Giornale storico della letteratura italiana», Torino, Loescher, 1934; W. Binni, Le liriche e l’esercizio stilistico, in Metodo e poesia di Ludovico Ariosto, cit., pp. 1-24; C. Grabher, La poesia minore dell’Ariosto. La lirica latina, la lirica volgare, le Satire e una nota sul carattere dell’Ariosto, Roma, Edizioni Italiane, 1947, pp. 39-80; E. Bigi, Petrarchismo ariostesco, [1953], in Dal Petrarca al Leopardi, Studi di stilistica storica, Milano-Napoli, Ricciardi, 1954, pp. 47-76; F. Montanari, Su un capitolo dell’Ariosto, in «Humanitas», IX (1954), pp. 484-89; G. Di Pino, Ariosto lirico [1956], in Stile e umanità, Messina-Firenze, D’Anna, 1957, pp. 121-24; A. Carlini, Progetto di edizione critica delle liriche di Ludovico Ariosto, in «Giornale storico della letteratura italiana», vol. CXXXV (1958), pp. 1-40; G Ponte, Nota sull’Ariosto imitatore del Boiardo, lirico [1962], in La personalità e l’opera del Boiardo, Genova, Tilgher, 1972, pp. 139-42; A. Vallone, Lettura delle Rime ariostesche (con particolare riguardo ai sonetti), in AA.VV, Saggi e ricerche in memoria di Ettore Li Gotti, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 1962, III, pp. 362-79; R. Chittolina, Sulle Rime dell’Ariosto: problemi di attribuzione, in «Studia Ghisleriana», serie II, III (1967), pp. 296-311; E. Bigi, Vita e letteratura nella poesia giovanile dell’Ariosto, in «Giornale storico della letteratura italiana», vol. CXLV (1968), pp. 1-37 (ed ora in Id., Poesia latina e volgare nel Rinascimento italiano, Napoli, Morano, 1989, pp. 153-88); G. Güntert, Per una rivalutazione dell’Ariosto minore: le Rime, in «Lettere italiane», XXIII (1971), pp. 29-42; G. Paparelli, L’Ariosto lirico e satirico [1974], in Da Ariosto a Quasimodo, Napoli, Società Editrice Napoletana, 1978, pp. 15-33; E. Bigi, Aspetti stilistici e metrici delle Rime dell’Ariosto, in «La Rassegna della letteratura italiana», LXXIX (1975), pp. 46-52; Id., Le liriche volgari dell’Ariosto, in AA. VV., Ludovico Ariosto, Atti del Convegno Internazionale, Roma – Lucca – Castelnuovo di Garfagnana – Reggio Emilia – Ferrara, 27 settembre - 5 ottobre 1974, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 1975, pp. 49-71 (ed ora in Id., Poesia latina e volgare nel Rinascimento italiano, cit., pp. 189-228); R. Fedi, Petrarchismo prebembesco in alcuni testi lirici dell’Ariosto, in AA. VV., Ludovico Ariosto: lingua, stile e traduzione, Atti del Congresso organizzato dai comuni di Reggio Emilia e Ferrara, 12-16 ottobre 1974, a cura di C. Segre, Milano, Feltrinelli, 1976, pp. 283-302 (ed ora, con rielaborazioni e con il titolo Preistoria di un canzoniere: le Rime di Ludovico Ariosto, in Id., La memoria della poesia, cit., pp. 83-115); A. Tissoni Benvenuti, La traduzione della terza rima e l’Ariosto, in Ludovico Ariosto: lingua, stile e tradizione, cit., pp. 303-13; C. Bozzetti, Notizie sulle Rime dell’Ariosto, in AA. VV., Studi di filologia e critica offerti dagli allievi a Lanfranco Caretti, Roma, Salerno Editrice, 1985, I, pp. 83-118; A. Casadei, Sulle prime edizioni a stampa delle «Rime» ariostesche, in «La Bibliofilia», XCIV, 1992, pp. 187-95, poi in Id., La fine degli incanti, cit., pp. 113-23; AA. VV., Fra satire e rime ariostesche, Atti del Seminario di Gargnano del Garda, 14-16 ottobre 1999, a cura di C. Berra, Milano, Cisalpino, 2000, pp. 207 sgg.; T.R. Toscano, Tra Ludovico Ariosto e Alfonso d’Avalos: sull’attribuzione del cap. XXVII, “Arsi nel mio bel foco un tempo quieto”, in Id., L’enigma di Galeazzo di Tarsia. Altri studi sulla letteratura a Napoli nel Cinquecento, Napoli, Loffredo, 2004, pp. 67-78; S. Carrai, Il classicismo dell’Ariosto lirico, in Id., L’usignolo di Bembo. Un’idea della lirica italiana del Rinascimento, Roma, Carocci, 2006, pp. 85-99.