CAPITOLO 7

La potenza del Rinascimento

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Che cos’è il genio italiano? Difficile definirlo, facile additare un’epoca in cui la creatività e l’ingegno del nostro Paese hanno davvero cambiato la storia. L’epoca che, con i suoi capolavori, tutto il mondo ci invidia. Il Rinascimento, la nostra più alta eredità.

Il primo nome che viene alla mente è quello di Leonardo da Vinci e lo seguiamo a Milano dove è conservata l’Ultima Cena, un dipinto ricco di simboli che a distanza di secoli ci parla ancora. Ma le corti rinascimentali facevano a gara per accaparrarsi gli artisti migliori e quindi ecco che i Gonzaga regalano a Mantova capolavori come Palazzo Te e Palazzo Ducale; a Urbino, Federico da Montefeltro crea quel vero e proprio labirinto di sorprese che è Palazzo Ducale; a Ferrara, gli Este non si limitano a edificare splendori come il castello Estense o Palazzo dei Diamanti ma costruiscono le Delizie, ben cinquantatré residenze di corte sparse nelle campagne. E poi c’è la più famosa delle città rinascimentali, Firenze, che grazie al mecenatismo dei Medici oggi trabocca di opere immortali, conservate nelle Gallerie degli Uffizi, nei palazzi, nei giardini, nelle vie in cui ancora oggi spira il soffio di un passato glorioso.

Immagine del Ritratto di dama o Belle ferronnière di Leonardo da Vinci, 1495-1499 circa, Parigi, Musée du Louvre