– …mi chiamo Selena, telefono da Abano Terme, ho diciotto anni.
– Ciao Serena.
– No, non Serena: Selena. In greco vuol dire luna.
– Un bel nome per cominciare questa nuova notte insieme.
– Mmh.
– Allora Selena, dimmi tutto.
– Beh, insomma, oggi faccio tre mesi col mio ragazzo.
– Auguri.
– Grazie, ma c’è un problema.
– E qual è questo problema?
– Che i suoi amici mi odiano.
– E perché?
– Cioè, non è che proprio mi odiano. È che io vado al Tito Livio, che è il liceo classico più famoso di Padova, e siccome invece loro fanno l’alberghiero a Selvazzano dicono che sono una fighetta.
– Hai mai provato a parlarci?
– Ma come si fa? Me lo dicono dietro alle spalle, mica in faccia! È il mio ragazzo che me lo racconta.
– Potrebbe anche farne a meno, non credi?
– No, perché comunque l’ho capito anche da sola. Quando arrivo io quelli cominciano a fare battutine e a parlare di cose che io non so.
– E il tuo ragazzo che cosa fa in quei momenti?
– Ride con loro.
– E tu come ti senti?
– Male.
– Questo gliel’hai mai detto così come lo stai dicendo a me, al tuo ragazzo?
– Certo che no!
– Perché?
– Perché farsi le paranoie è da fighetta. Poi così do ragione a loro.