L’incantatrice dei numeri è un romanzo ispirato a fatti realmente accaduti. Per me, uno dei grandi piaceri dello scrivere romanzi storici sta nel rievocare personaggi storici poco noti o dimenticati. Donne e persone di colore, in particolare, quando compaiono nei libri di storia sono spesso stati relegati ai margini o alle note a piè di pagina. Sono quindi felice di presentare al pubblico questi individui straordinari – persone come Ada Byron King, contessa di Lovelace; come Elizabeth Keckley, in La sarta di Mary Lincoln, o come Elizabeth Van Lew, abolizionista, e molte altre – e di permettere ai lettori di vedere gli eventi più importanti della storia attraverso i loro occhi.
Nei miei romanzi, cerco di aderire ai documenti storici più che posso dove si parla di eventi e personaggi importanti, ma mi prendo delle libertà quando tratto figure o situazioni meno note. A volte non ho scelta. Mentre svolgevo ricerche per L’incantatrice dei numeri, ho scoperto che Ada aveva avuto molte balie e governanti durante l’infanzia, ma che ben pochi dei loro nomi comparivano nei documenti sopravvissuti. Miss Noble e Miss Thorne sono quindi personaggi assolutamente inventati, le tipiche bambinaie dolci e affettuose che speravo Ada avesse conosciuto. La corrispondenza tra Lady Byron e le sue amiche suggerisce che Ada avesse avuto una storia d’amore romantica con il suo tutore, ma l’identità dell’uomo resta ignota, il che non sorprende vista la determinazione di Lady Byron a impedire lo scandalo. Con le poche informazioni in mio possesso, mi sono allineata agli storici nel sospettare che William Turner fosse stato il primo amore di Ada, ma sono stata costretta a inventare dettagli sul suo aspetto, comportamento, sulle loro conversazioni. Per quanto riguarda quel disonesto di Mr Knight, che invece è realmente esistito, si chiamava Charles Knight Murray. Nel romanzo ho cambiato leggermente il nome in Charles Murray Knight, per evitare confusione con l’altro Mr Murray nella vita di Ada, l’editore di Lord Byron. I due Mr Murray non erano parenti, da quanto sono riuscita a sapere.
Gli archivi storici presentano, naturalmente, gravi lacune riguardo a conversazioni intime e pensieri personali. Quando invento queste scene, faccio del mio meglio per restare fedele a ciò che so dei personaggi storici in questione mentre uso l’immaginazione per dar vita alle situazioni che non conosco.
I titoli dei capitoli corrispondono a citazioni tratte da opere di Lord Byron. Qui di seguito i riferimenti precisi.
Prologo: Il mio metodo è di principiare dal principio, Don Giovanni, Canto primo, VII.
Capitolo 1: Ada! Sola speranza del mio cuore, sola figlia della mia casa, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, I.
Capitolo 2: Tutto mi dice che tu mi amerai, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, CXVII.
Capitolo 3: Pure quand’anche l’odio ti fosse prescritto come un dovere, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, CXVII.
Capitolo 4: Il sorriso vi traccia il solco di una lagrima avvenire, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto secondo, XCVII.
Capitolo 5: Desiderando non il divorzio, ma la morte l’uno dell’altro, Don Giovanni, Canto primo, XXVI.
Capitolo 6: Il coltello è affilato; il colpo è pronto, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto primo, L.
Capitolo 7: Discernonsi nuove rive, e la gioja rinasce in tutti i cuori, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto primo, XIV.
Capitolo 8: Più instabile della rondinella dell’aere, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto primo, XXVII.
Capitolo 9: Simile al falco a cui furon tarpate le ali, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, XV.
Capitolo 10: Quegli che vogliono esser liberi devono redimersi colle loro mani, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto secondo, LXXVI.
Capitolo 11: Ma più dolce di ciò, di quanto ho detto, di tutto, è un primo amore appassionato, Don Giovanni, Canto primo, CXXVII.
Capitolo 12: Così il cuore s’infrange, ma sebbene infranto, continua a vivere, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, XXXII.
Capitolo 13: V’è un fuoco dell’anima che non può esser contenuto, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, XLII.
Capitolo 14: Quante nuove e maravigliose macchine sono state non da molto poste in movimento!, Don Giovanni, Canto primo, CXXX.
Capitolo 15, Il principio dell’espiazione è il sentimento della sua necessità, Manfredo, Atto terzo, Scena I.
Capitolo 16: Una mente da comprendere l’universo, Manfredo, Atto secondo, Scena II.
Capitolo 17: L’avidità delle occulte cognizioni, Manfredo, Atto secondo, Scena II.
Capitolo 18: E col mio sapere crebbe la sete del sapere, Manfredo, Atto secondo, Scena II.
Capitolo 19: Io non potei addomesticare la mia natura, Manfredo, Atto terzo, Scena I.
Capitolo 20: Avvincere con dolci legami le grazie e l’armonia, Lara, XX.
Capitolo 21: Continuiamo la danza! Nulla ne turbi la gioja, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, XXII.
Capitolo 22: Tutti coloro che aspirano alla gioia debbono dividerla, Don Giovanni, Canto secondo, CLXXII.
Capitolo 23: I giorni vengono lenti, rubano le cose nostre e la nostra propria esistenza, Manfredo, Atto secondo, Scena II.
Capitolo 24: Rumori strani e di profana natura sono sparsi, Manfredo, Atto terzo, Scena I.
Capitolo 25: Quantunque fosse il più mortale de’ peccati d’amare come abbiamo amato, Manfredo, Atto secondo, Scena IV.
Capitolo 26: Desiderii sublimi ed alte aspirazioni, Don Giovanni, Canto primo, XCIII.
Capitolo 27: Lascio lo scritto, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto quarto, CLXXXV.
Capitolo 28: Va’, piccolo libro, togliti a questa mia solitudine, Don Giovanni, Canto primo, CCXXII.
Capitolo 29: Quali ferite profonde si chiudono senza cicatrici?, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, LXXXIV.
Capitolo 30: Augusta ruina in orribile perfezione, Manfredo, Atto terzo, Scena IV.
Epilogo: Delle speranze non ingannatrici, Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Canto terzo, CXIV.
Tutti i miei ringraziamenti vanno a Maya Ziv, Maria Massie, Madeline Newquist, Emily Brock, Eileen Chetti ed Elina Vaysbeyn per i loro contributi all’Incantatrice dei numeri. Sono grata per il loro generoso aiuto ai miei primi lettori, Martin Chiaverini, Geraldine Neidenbach e Heather Neidenbach, i cui commenti e quesiti intelligenti si dimostrano sempre preziosissimi. Ringrazio anche Nic Neidenbach, Marlene e Len Chiaverini e altri amici e parenti per il loro sostegno e incoraggiamento.
Sono in debito con la Wisconsin Historical Society e i loro bibliotecari e altro personale per i loro ricchissimi archivi sul campus dell’università del Wisconsin a Madison, che ho usato per le mie ricerche. Le fonti che ho maggiormente usato per questo libro sono state le seguenti.
Charles Babbage, Passaggi dalla vita di uno scienziato: autobiografia dell’inventore del computer, Torino, UTET, 2007.
Paul Douglass, Lady Caroline Lamb: A Biography, New York, Palgrave Macmillan, 2004.
James Essinger, Ada’s Algorithm: How Lord Byron’s Daughter Ada Lovelace Launched the Digital Age, Brooklyn, NY, Melville House, 2014.
George Gordon, Lord Byron, Opere complete, Torino, UTET, 1922.
Anthony Hyman, Charles Babbage: Pioneer of the Computer, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1982.
Julia Markus, Lady Byron and Her Daughters, New York, W. W. Norton & Company, 2015.
Ethel Colburn Mayne, The Life and Letters of Anne Isabella, Lady Noel Byron, from Unpublished Papers in the Possession of the Late Ralph, Earl of Lovelace, New York, Charles Scribner’s Sons, 1929.
Ralph Milbanke, conte di Lovelace, Astarte: A Fragment of Truth Concerning George Gordon Byron, Sixth Lord Byron, London, Christophers, 1921.
Doris Langley Moore, Ada, Countess of Lovelace: Byron’s Legitimate Daughter, New York, Harper & Row, 1977.
Thomas Moore, The Works of Lord Byron, with His Letters and Journals, and His Life, London, John Murray, 1830.
Marilyn Bailey Ogilvie, Women in Science: Antiquity Through the Nineteenth Century, Cambridge, MA, MIT Press, 1985.
Dorothy Stein, Ada: A Life and a Legacy, Cambridge, MA, MIT Press, 1985.
Harriet Beecher Stowe, Lady Byron Vindicated: A History of the Byron Controversy from Its Beginning in 1816 to the Present Time, London, Sampson, Low, Son, and Marston, 1870.
Betty Alexandra Toole, Ada, the Enchantress of Numbers: A Selection from the Letters of Lord Byron’s Daughter and Her Description of the First Computer, Mill Valley, CA, Strawberry Press, 1992.
Benjamin Woolley, The Bride of Science: Romance, Reason, and Byron’s Daughter, New York, McGraw-Hill, 1999.
Ho anche consultato diverse eccellenti risorse online mentre scrivevo il romanzo, come il British Newspaper Archive (britishnewspaperarchive.co.uk), Genealogybank.com (genealogybank.com), Ancestry (ancestry.com), Newstead Abbey (newsteadabbey.org.uk) e il Computer History Museum (computerhistory.org).
Ringrazio soprattutto mio marito, Martin Chiaverini, e i nostri figli Nicholas e Michael, per il loro amore e appoggio costanti. Il vostro aiuto nei giorni più difficili è fonte costante di motivazione per me, e vi voglio più bene di quanto immaginiate.
Nota
Volumi usati per la traduzione dei versi di Byron:
Don Giovanni, in Opere complete di Lord Giorgio Byron, Torino, Cugini Pomba e comp., 1852-1853.
Manfredo, in Tragedie di Silvio Pellico, Firenze, Le Monnier, 1859.
Il pellegrinaggio di Childe-Harold, Poema di Lord Byron tradotto in prosa italiana da Carlo Rusconi, Padova, Coi Tipi della Minerva, 1840.
Lara, in Poemi di Lord Byron tradotto in prosa italiana da Carlo Rusconi, vol. 1, Padova, Coi Tipi della Minerva, 1840.