I punti da ricordare Filosofie del senso comune ed età della ragione

George Berkeley

Interprete del metodo delle idee, tipico di tutta la filosofia moderna, egli lo sviluppò nella direzione dell’immaterialismo, sostenendo la tesi dell’esistenza solo mentale dei corpi e delle loro presunte qualità oggettive. L’immaterialismo avrebbe dovuto sconfiggere le derive materialistiche della scienza moderna e riconciliare la filosofia con le certezze del senso comune, ma l’esito ultimo del suo pensiero fu una sorta di nuovo platonismo.

David Hume

Hume segna profondamente la cultura illuminista europea per il tentativo di costruire una scienza dell’uomo che, muovendo dalle premesse teoriche poste dalla filosofia induttivo-sperimentale di matrice newtoniana, si estende alla comprensione della mente umana e delle sue molteplici azioni morali, sociali, estetiche e storiche. L’associazionismo delle idee, sorretto da esperimenti e osservazioni, è il metodo filosofico applicato al mondo delle emozioni e delle passioni di cui è principalmente fatta la natura umana.

Montesquieu

Montesquieu tenta di individuare e analizzare le leggi – condizionate sia da fattori naturali sia da fattori storici – che operano nel mondo storico e politico. La sua ricostruzione delle relazioni tra storia, politica e scienza della società fornisce un contributo centrale al pensiero del XVIII secolo.

Pierre Bayle

Bayle dà un contributo fondamentale al dibattito filosofico dell’epoca con le sue audaci prese di posizione sull’ateismo, che definisce compatibile con la fedeltà a un sovrano, sulla necessità e sui pericoli della tolleranza religiosa, sull’impossibilità di una teologia razionale e della teodicea.

Voltaire

Nuova figura di intellettuale moderno, Voltaire opera una critica dei sistemi metafisici secenteschi in nome dell’empirismo di Locke e della nuova scienza di Newton, sottoponendo agli strumenti della ragione ogni ambito conoscitivo e sottraendo l’uomo e la sua storia a ogni concezione provvidenzialistica. Il deismo di Voltaire si ricollega all’idea di una tolleranza universale considerata come imprescindibile.

Condillac

Condillac, sulla base della riforma della filosofia lockiana, avvia la distinzione fra due specie di metafisica: una tesa a “penetrare tutti i misteri”, l’altra che “sa rimanere nei limiti” determinati dalla “debolezza dello spirito umano”: egli oltre a ricostruire la genesi delle conoscenze a partire dall’esperienza, delinea la formazione delle facoltà del soggetto umano.

Denis Diderot

Diderot, padre del grandioso lavoro dell’Encyclopédie, in questa impresa manifesta i principi essenziali del suo pensiero: la natura non è un dato morto e immobile, ma un continuo e metamorfico processo vitale, che l’arte interpreta portandone a espressione la forza e la dinamicità.

I contes philosophiques

I contes philosophiques (“racconti filosofici”) conoscono una rinascita moderna, alle soglie dell’età dei Lumi, in Francia. Modelli greci e latini vengono rimessi in auge con un intento nuovo: il rovesciamento critico delle idee ricevute, dei dogmi e delle tradizioni, in nome della libertà della ragione e dei suoi progressi.

L'Encyclopédie

L’Encyclopédie, a cura di Diderot e D’Alembert, costituisce il monumento più significativo alla cultura dei Lumi. Il progetto dell’opera, che impiegherà circa trent’anni per essere completato, si basa sulla scomposizione e sulla ricomposizione delle scienze nonché sulla ricostruzione delle loro origini e su tutte le possibili concatenazioni dei loro elementi.

Jean-Jacques Rousseau

Rousseau nei Discorsi mette a punto una provocatoria critica del progresso fortemente contrapposta ai principi della cultura illuminista: a tema è il nesso tra politica e morale che nel Contratto sociale e nell’Emilio fonda un’idea della politica e della società incentrata sull’autonomia individuale e la coesione sociale, nel quadro di una politica che deve essere orientata dalla “volontà generale”.

Suggerimenti di lettura

P. Alatri, Introduzione a Voltaire, Laterza, Roma-Bari 1989

L. Bianchi, Tradizione libertina e critica storica, Franco Angeli, Milano 1988

A. Burgio, Rousseau e gli altri. Teoria e critica della democrazia tra Settecento e Novecento, Derive Approdi, Roma 2012

E. Cassirer, La filosofia dell’Illuminismo, La Nuova Italia, Firenze 1936

R. Darnton, Il grande affare dei lumi. Storia editoriale dell’“Encyclopédie” 1775-1800, Sylvestre Bonnard, Milano 1999

U. Eco, Dall’albero al Labirinto. Studi storici sul segno e l’interpretazione, Bompiani, Milano 2007

E. Franzini, L’estetica del Settecento, il Mulino, Bologna 2002

M. Fumaroli, L’età dell’eloquenza, Adelphi, Milano 2004

P. Quintili, Illuminismo ed Enciclopedia. Diderot e d’Alembert, Carocci, Firenze 2003

M.M. Rossi, Introduzione a Berkeley, Laterza, Roma-Bari 2005

A. Santucci, Introduzione a Hume, Laterza, Roma-Bari 2005

J. Starobinski, Montesquieu, Einaudi, Torino 2002

W. Tega, Arbor Scientiarum. Enciclopedie e sistemi in Francia da Diderot a Comte, il Mulino, Bologna 1984