Glossario

Autonomia della politica
Definisce l’approccio realistico di Machiavelli, volto a studiare la natura della politica indipendentemente da considerazioni di ordine morale o teologico.
Honnête homme
Il modello dell'honnête homme compare nella letteratura (ad esempio in Molière) e nella trattatistica morale del Seicento. Lo scrittore francese Nicolas Faret lo celebrerà nell'opera omonima L'honnête homme ou l'art de plaire à la Cour del 1630. In questo contesto, l'honnête homme è formula che indica un uomo equilibrato, colto ma non saccente né erudito, capace di stare in società con naturalezza e con una grazia non irrigidita dall'etichetta e dalle convenzioni sociali. Modello di equilibrio, egli sa evitare gli eccessi e controllare le passioni.
Scetticismo
Lo scetticismo moderno ha caratteri diversi da quello antico, anche se trasse impulso dalla riscoperta, alla fine del Cinquecento, degli scritti di Sesto Empirico. Si distingue per una marcata attenzione per i temi epistemologici (nella direzione della coscienza da parte dell’uomo dei limiti del proprio sapere), mentre si fa progressivamente marginale la dimensione etica.
Servitù volontaria
Il concetto è al centro dell’opera di Etienne de La Boétie, il Discours de la servitude volontaire (1576), e definisce la sottomissione al potere di un uomo solo come contro ragione e causa di tutti i mali politici e sociali.
Sovranità
Termine che indica quel potere che, su un popolo e in un territorio dato, prevale su ogni altro. Secondo Jean Bodin, si tratta del potere assoluto e perpetuo, proprio dello Stato, di fare le leggi senza esservi a sua volta sottoposto. Proprio perché assoluta, la sovranità non può essere delegata né spartita.
Stato
Secondo l’ormai classica definizione del sociologo Max Weber, lo Stato è un’impresa istituzionale di carattere politico che detiene il monopolio della forza legittima su un dato territorio e su una popolazione. Il termine, ricavato per sottrazione dall’espressione status reipublicae, viene impiegato sistematicamente da Machiavelli, in coppia con “dominio”, per indicare in generale la forma di governo, di cui principati e repubbliche sono casi particolari.
Utopia
Letteralmente “non-luogo” (dal greco ou, “non” e topos, “luogo”), o luogo che non esiste, il termine è impiegato per la prima volta tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento da Tommaso Moro nell’opera omonima per delineare una repubblica ideale e perfetta in cui vige l’eguaglianza dei cittadini e la proprietà privata è bandita.
Verità effettuale
L'espressione appare nell’opera di Machiavelli: da una parte abbiamo il termine “verità”, dall’altra un neologismo machiavelliano, “effettuale”, tratto dalla radice latina di effectus, facere, factum. L’espressione, che connota il cosiddetto “realismo politico” di Machiavelli, fa riferimento alla verità di un mondo privo di una finalità trascendente e tuttavia completamente comprensibile, in cui ogni forma è prodotta dal caso e dal conflitto. In questo orizzonte Machiavelli sviluppa una concezione della virtù politica, fuori dai cardini della teologia e della morale, di cui simbolo è il centauro mezzo uomo e mezzo bestia e in cui la bestia si sdoppia in volpe e leone.