Glossario

Appercezione
Termine impiegato da Leibniz per indicare la percezione consapevole, dal momento che non sempre le percezioni sono avvertite dal soggetto percipiente. Il termine verrà ripreso da Kant che qualificherà uno dei concetti fondamentali della Critica della ragion pura, l’Io Penso, come “appercezione trascendentale”.
Attributo
Secondo Descartes e Spinoza, gli attributi sono quelle qualità o determinazioni che definiscono in modo essenziale la sostanza. InSpinoza gli attributi dell’unica sostanza sono giudicati infiniti, anche se la conoscenza umana è in grado di concepirne solo due, pensiero ed estensione.
Esprit de géométrie/esprit de finesse
Nel lessico di Pascal, con esprit de géométrie si intende l’indagine matematica e quantitativa propria del metodo scientifico e che procede per dimostrazioni. Esprit de finesse indica invece la capacità di cogliere in un’unica intuizione sintetica l’essenza reale delle cose.
Giansenismo
Dottrina che prende il nome dal teologo olandese Giansenio, la cui opera principale, Augustinus (1640), propone una dottrina della grazia, della predestinazione e della libertà che si avvicina alla posizione dei calvinisti. In seguito alle accuse dei gesuiti, tale dottrina viene condannata da Innocenzo X nel 1653.
Giusnaturalismo
Teoria politica che sostiene l’esistenza di un diritto naturale che precede le leggi del diritto positivo. A parte qualche accenno nel pensiero antico e in Tommaso d’Aquino, la sua nascita viene riconosciuta a partire dallo scritto di Ugo Grozio, De jure belli ac pacis (1625). Il suo sviluppo comporta notevoli variazioni: se per Grozio il diritto naturale include alcune norme razionali e la capacità di distinguere il bene dal male, per Hobbes esso coincide con la potenza, per Spinoza con le stesse leggi di natura.
Idea
Il termine indica l’archetipo (o modello) delle cose e ha quindi consistenza ontologica e non puramente logica, come nell’accezione moderna del termine. Le idee possono essere oggetto di conoscenza solo attraverso il lógos.
Innatismo
Con il termine innatismo si intende in generale quell'insieme di teorie secondo le quali sarebbero presenti nella mente dell'uomo principi, schemi e idee innati, cioè antecedenti ad ogni forma di esperienza e che ad essa non possono essere primariamente ricondotti.
Modo
Per Spinoza, sostenitore di un rigoroso monismo sostanziale, i modi sono modificazioni necessarie degli attributi di Dio, ossia, per esempio, i corpi singolari – modificazioni dell’attributo-estensione – e i pensieri singolari – modificazioni dell’attributo-pensiero.
Monade
Nella scuola pitagorica indica originariamente l’unità che sta alla base della molteplicità numerica e degli enti. Bruno riprende il concetto nei suoi scritti di matematica e magia, facendone le componenti minime dei corpi e al tempo stesso la loro struttura dinamica. In Leibniz il termine definisce la sostanza individuale, tale da rispecchiare in sé, dalla sua posizione o punto di vista, l’intero universo.
Occasionalismo
Dottrina elaborata nel Seicento da alcuni cartesiani, tra i quali spicca Malebranche, per conciliare il dualismo anima-corpo di matrice cartesiana con le esigenze della teologia cattolica. Il dualismo viene mantenuto ed anzi radicalizzato: le due sostanze non si toccano né possono interagire; Dio, causa unica del mondo e delle leggi del suo funzionamento, fa sì che nell’anima si produca una determinata affezione in occasione del prodursi di un determinato stato del corpo.