Glossario
- Arte
- Per Schelling è “organo e documento” della filosofia e realizzazione dell’identità
assoluta di finito e infinito, conscio e inconscio, libertà e necessità. Nel pensiero
hegeliano, diversamente, l’arte è ricondotta all’interno del sistema gerarchico delle
scienze dello spirito assoluto, di cui rappresenta il primo momento (gli altri, in
ordine crescente di importanza, sono religione e filosofia); in questo quadro, la
bellezza artistica ha il significato di esprimere la verità nella forma dell’immediatezza
sensibile.
- Assoluto
- Termine ricorrente, benché con differenti accezioni, nel lessico dell’idealismo tedesco.
Per Fichte il carattere “assoluto” del pensiero filosofico risiede nella capacità
di ricostruire la genesi delle forme trascendentali dai loro principi primi; in tal
senso, Io, Non-io e la loro relazione costituiscono dei principi assoluti. In Schelling
il termine indica il fondamento unico e assolutamente semplice della realtà, prima
che questa si articoli in conscio e inconscio, finito e infinito, natura e spirito.
Hegel introdurrà nell’Assoluto un elemento di dinamicità, facendone il principio e
la fine del movimento della verità che diviene sé stessa, nell’unità mediata di soggettivo
ed oggettivo; l’Assoluto hegeliano è un “risultato” che “solo alla fine è ciò che
è in verità”.
- Aufhebung
- È il movimento di superamento-elevazione (questa l’etimologia del verbo tedesco aufheben) con il quale una determinazione è al contempo tolta (in quanto autonoma e opposta
ad altre) e mantenuta (come momento dialetticamente necessario di un’unità superiore).
Tramite l’aufhebung, procedimento fondamentale della dialettica hegeliana, “il superato è insieme un
conservato il quale ha perduto solo la sua immediatezza ma non perciò è annullato”
(Scienza della logica).
- Dialettica
- Termine con cui, negli autori dell’XI e XII secolo, si indica la logica in quanto
scienza del discorso vero e del discorso falso; essa riveste un’importanza fondamentale
nella soluzione delle principali questioni teologiche. In particolare Abelardo afferma
il ruolo insostituibile degli strumenti della dialettica per il discorso teologico,
in base al principio per cui è impossibile credere a ciò che non sia stato prima compreso.
- Dottrina della scienza
- L’idea della filosofia come dottrina della scienza è al centro del pensiero di Fichte.
Essa si base sui concetti fondamentali di “principio” e “sistema”. Richiamandosi all’etimologia
di “principio” (in tedesco Grundsatz, composto di Grund, “fondamento”, e Satz, “proposizione”), Fichte lo definisce come una proposizione che sta a fondamento
del sapere in quanto assoluta e incondizionata, e che per questo ha in sé la certezza
della propria verità. “Sistema” indica invece la concatenazione logica della dimostrazione:
tale nesso deve avere carattere di completezza ed esaustività per garantire la certezza
dei risultati.
- Essere-in-sé, Essere-per-sé, Essere-in-sé-e-per-sé
- È la triade hegeliana con la quale si indica dapprima l’universalità astratta dell’oggetto,
la sua essenza come contrapposta alla realtà (Essere-in-sé), quindi il passaggio con
il quale l’oggetto diviene oggetto per una coscienza (Essere-per-sé), infine l’approdo
del movimento dialettico nel quale oggetto-in-sé e oggetto-per-sé, verità e certezza
coincidono.
- Fenomenologia/fenomeno
- Nella Fenomenologia dello Spirito (1807) il termine indica l’esposizione del sapere nel suo divenire, attraverso le
tappe o “figure” attraverso le quali si realizza il cammino storico dello Spirito
che raggiunge la forma pura del sapere e diviene Spirito assoluto. In Hegel il termine
“fenomeno” non indica più, quindi, la pura apparenza, ma il mostrarsi e il realizzarsi
dell’essenza.
- Idea
- Il termine indica l’archetipo (o modello) delle cose e ha quindi consistenza ontologica
e non puramente logica, come nell’accezione moderna del termine. Le idee possono essere
oggetto di conoscenza solo attraverso il lógos.
- Mito
- Il termine greco mýthos significa “parola”, “discorso” o “narrazione”. Esso ha per oggetto storie di dèi
ed eroi attraverso le quali si cerca di comprendere e spiegare il mondo e ciò che
vi accade. Con la nascita di un discorso razionale (il lógos) ad opera della filosofia, il mýthos andrà progressivamente perdendo il suo significato di parola rivelativa e diventerà
sinonimo di discorso irrazionale e favolistico.
- Natura
- Schelling concepisce la natura come un organismo vivente e dotato di un fine, attraversato da un impulso formativo che è infinito in quanto animato dalla continua azione reciproca di forze opposte (ad esempio, attrazione e repulsione). La Natura di Schelling è spirito visibile a cui corrisponde lo Spirito, che è natura invisibile.
- Non-Io
- Nel lessico di Fichte il Non-io è
la realtà come contrapposta rispetto all’io. Non-Io è ciò che, rispetto all’Io, è altro e
diverso, cioè l’oggetto o il mondo; essi sono posti dall’Io stesso,
che si identifica con questa attività di porre.
- Spirito
- Hegel distingue tra Spirito soggettivo (cioè l’anima o intelletto individuale), Spirito
oggettivo (le istituzioni storiche nelle quali si oggettiva la Spirito, come il diritto
e la morale) e Spirito assoluto (a sua volta distinto, secondo una scala ascendente,
in arte, religione e filosofia). Solo in quest’ultima lo Spirito, manifestazione della
verità, giunge alla propria completa realizzazione.
- Stato
- Secondo l’ormai classica definizione del sociologo Max Weber, lo Stato è un’impresa
istituzionale di carattere politico che detiene il monopolio della forza legittima
su un dato territorio e su una popolazione. Il termine, ricavato per sottrazione dall’espressione
status reipublicae, viene impiegato sistematicamente da Machiavelli, in coppia con “dominio”, per indicare
in generale la forma di governo, di cui principati e repubbliche sono casi particolari.