I punti da ricordare La critica alla filosofia come sistema

Kierkegaard

Søren Kierkegaard è, insieme a Schopenhauer e a Nietzsche, uno dei più significativi avversari del razionalismo hegeliano. In polemica con Hegel, Kierkegaard pone la singolarità dell’esistenza umana al centro della propria riflessione filosofica e teologica. La sua opera, rimasta pressoché ignorata fino alla fine dell’Ottocento, acquisterà un ruolo di grande rilievo per la filosofia del Novecento. Pur riconoscendo la grandezza di Hegel, egli dedica la propria opera al tentativo di smantellare l’edificio speculativo dell’idealismo. Rifiutando la riflessione “oggettiva” rivendicata dalla filosofia hegeliana, Kierkegaard propone una riflessione “soggettiva”, non fondata sull’io pensante e che riconosca la centralità del singolo, dell’individuo concretamente esistente. L’uomo di Kierkegaard, destinato a vivere in una perenne angoscia esistenziale, è chiamato a scegliere tra “vita etica”, “vita estetica” e “vita religiosa”. Scelte radicali e incompatibili tra loro che lasciano il soggetto irrimediabilmente solo e comunque senza possibilità di redenzione. In tal senso Kierkegaard viene visto come l'iniziatore dell'esistenzialismo, che si svilupperà in forme diverse nel XX secolo.

Schopenhauer

Arthur Schopenhauer si forma nella Germania del dibattito post-kantiano e idealista. Con la sua dissertazione dottorale mostra come il mondo sia rappresentazione, flusso fenomenico. Una seconda intuizione fondamentale sarà che l’essenza di tale mondo fenomenico coincide con la volontà. Il lavoro in cui egli espone in maniera sistematica il contenuto di questa intuizione è Il mondo come volontà e rappresentazione, opera in quattro libri che presenta la gnoseologia, la filosofia della natura, l’estetica, i fondamenti del diritto, l’etica e l’ascetica alla luce dell’unica intuizione che il mondo dato nello spazio-tempo sia mero fenomeno di un’unica cosa in sé, la volontà, che mira ciecamente all’autoconservazione. L’unica via d’uscita dalla perpetuazione del dolore che questo comporta è la negazione della volontà a seguito della sua conoscenza, secondo quanto insegnano anche le religioni e le filosofie orientali. Schopenhauer conoscerà il successo solo in tarda età con la pubblicazione, nel 1856, di Parerga e paralipomena, una raccolta di saggi al cui centro stanno i famosi Aforismi sulla saggezza della vita.

Nietzsche

Critico nei confronti del razionalismo, dello storicismo e del cristianesimo, concepiti come i principali ostacoli alla liberazione della volontà di vivere e come i responsabili del nichilismo moderno, Nietzsche considera la propria riflessione una sorta di diagnosi della crisi dell’Europa e un tentativo di curarne le malattie. Nella prospettiva di una “morte di Dio” e cioè di una vanificazione di ogni valore (nichilismo), Nietzsche propone la trasvalutazione dei valori, intesa come liberazione dei desideri e degli impulsi, come trasformazione dell’uomo nella figura superiore dell’Übermensch, “oltre-uomo” o “superuomo”, capace di realizzare la propria volontà di potenza: “un tale spirito divenuto libero sta al centro del tutto con un fatalismo gioioso e fiducioso, nella fede che soltanto sia biasimevole quel che se ne sta separato, che ogni cosa si redima e si affermi nel tutto”. A quest’ultimo concetto si collega la dottrina dell’eterno ritorno, una visione circolare del tempo, in cui ogni atto è destinato a ritornare indefinite volte.

Suggerimenti di lettura

T.W. Adorno, Kierkegaard. La costruzione dell’estetico, Longanesi, Milano 1962

S. Barbera, Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 1998

G. Campioni, Nietzsche. La morale dell’eroe, Ets, Pisa 2008

R. Cantoni, La coscienza inquieta, il Saggiatore, Milano 1972

G. Colli, Scritti su Nietzsche, Adelphi, Milano 1980

G. Deleuze, Nietzsche e la filosofia e altri testi, Einaudi, Torino 2002

D. Fazio, Schopenhauer e la sua scuola, Pensa Multimedia, Lecce 2009

M. Ferraris, Nietzsche e la filosofia del Novecento, Bompiani, Milano 2009

C.Gentili, Nietzsche, il Mulino, Bologna 2001

F. Grigenti, Natura e rappresentazione. Genesi e struttura della natura in Arthur Schopenhauer, La città del sole, Napoli 2000

M. Heidegger, Nietzsche, Adelphi, Milano 1994

G. Invernizzi, Invito al pensiero di Schopenhauer, Mursia, Milano, 1995

P. Martinetti, Schopenhauer, Garzanti, Milano 1941

M. Montinari, Che cosa ha detto Nietzsche, Adelphi, Milano 1999

M. Segala, Schopenhauer, la filosofia, le scienze, Scuola Normale Superiore, Pisa 2009

S. Spera, Introduzione a Kierkegaard, Laterza, Roma-Bari 2005

G. Vattimo, Introduzione a Nietzsche, Laterza, Roma-Bari 2007

A. Vigorelli, Il riso e il pianto. Introduzione a Schopenhauer, Guerini, Milano 1998

F. Volpi, Il nichilismo, Laterza, Roma-Bari 2005