Glossario
- Antropologia
- L’antropologia come disciplina autonoma dalla filosofia è nata solo in tempi moderni.
Ancora attuale è la distinzione che fece Kant tra un’antropologia fisiologica, che
studia quel che la natura fa dell’uomo, e un’antropologia pragmatica che prende in
considerazione quello che l’uomo fa, può fare e deve fare come essere libero. Oggi
si parla di un’antropologia fisica che riguarda l’uomo dal punto di vista biologico,
e di un’antropologia culturale che concerne le caratteristiche dell’uomo derivanti
dai suoi rapporti con l’ambiente.
- Comportamentismo
- Teoria psicologica, sviluppatasi intorno alla metà del XX secolo, che si fonda sull'analisi
del comportamento umano (e più estesamente animale) in relazione a particolari stimoli.
I comportamentisti, Skinner e Thorndike in particolare, si rifanno a un modello di
razionalità che s'ispira al rigore delle scienze naturali; i behavioristi americani sostengono che rientrano nel valore delle ricerche solo dati considerati
oggettivi, eliminando riferimenti all'attività della coscienza e all'introspezione;
altri autori non statunitensi (come il russo Pavlov), meno radicali, ammettono anche
alcune attività superiori, e non solo comportamenti, che pertengono all'ambito della
coscienza.
- Falansterio
- Con questo termine il filosofo e utopista francese Charles Fourier, all’inizio del
XIX secolo, indicava i grandi edifici in cui si svolgeva la vita dei membri delle
cooperative di produzione e di consumo che egli aveva posto alla base del proprio
sistema sociale (denominato “falange”).
- Psichiatria dinamica
- La psichiatria dinamica, in contrapposizione a quella organicistica, si concentra
sulla personalità del paziente e considera la malattia mentale come un’alterazione
nervosa funzionale prodotta da cause psichiche. In psicopatologia questa impostazione
psicodinamica ha una storia che risale agli ultimi decenni del Settecento e si sviluppa
lungo tutto l’Ottocento. L’impostazione dinamica e l’uso della suggestione e dell’ipnosi
nella pratica psicoterapeutica trovano la più compiuta espressione nell’opera di Sigmund
Freud.
- Psichiatria organicistica
- Si tratta della corrente di studi che riconosce o postula alla base delle malattie
mentali una lesione macroscopica, istologica o biochimica del cervello. Nell’Ottocento
lo psichiatra tedesco Emil Kraepelin, il più importante esponente della psichiatria
organicistica, classifica i vari tipi di disturbo mentale assegnando a ciascuno di
essi una causa organica. I malati sono trattati con cure mediche e sono confinati
nelle corsie degli ospedali psichiatrici.
- Socialismo utopistico
- Con questo termine, introdotto da Karl Marx, si indica la corrente di pensiero, diffusasi
principalmente in Francia e in Inghilterra nel XIX secolo, in opposizione al sistema
capitalista della civiltà industriale basato sulla borghesia e sulla proprietà privata.
I maggiori esponenti, Claude Henri de Saint-Simon, Charles Fourier e Robert Owen,
proposero differenti soluzioni a sostegno della instaurazione di una società fondata
sull'ideale cooperativo e sulla socializzazione delle risorse economiche. Dal socialismo
utopistico si distingue il socialismo che Marx chiama scientifico, che egli intende
come teoria scientifica dei rapporti di produzione capitalistici.
- Teoria della forma Gestalt
- I sostenitori della teoria psicologica della Gestalt, (tra cui Max Wertheimer, Wolfgang Kohler, Kurt Koffka) ritengono che il fondamento
della coscienza non risiede nell'associazione tra elementi o parti percepite dal soggetto
quanto, piuttosto, nella forma che, kantianamente, il soggetto viene a costituirsi
come forma piscologica. Nata intorno agli anni Venti del Novecento, quindi, la Gestalt si basa su una concezione per cui il tutto, cioè la coerenza unitaria della forma,
vale più della somma delle parti.
- Tipi ideali
- Nella sociologia di Weber, i “tipi ideali” rappresentano concetti astratti che identificano
temi ricorrenti della realtà sociale e che consentono di stabilire i modi migliori
per affrontare le problematiche che emergono dalle dinamiche della società.