Ringraziamenti

Il seme per questo libro fu piantato quasi per caso. Mi recai in Inghilterra per fare ricerche per un altro libro, e mentre ero là venni a conoscenza dell’Occupazione tedesca delle Isole del Canale. Per capriccio volai a Guernsey e fui affascinata dalla bellezza dell’isola e dalla sua storia. Da quella visita nacque questo libro, anche se molti anni dopo.

Purtroppo i libri non scaturiscono già pronti dalla testa dei loro autori. La stesura di questo richiese anni di ricerche e di scrittura e, soprattutto, la pazienza e il sostegno di mio marito, Dick Shaffer, e delle mie figlie Liz e Morgan, che non hanno mai dubitato, al contrario di me, che avrei finito il libro. Oltre a credere nel mio lavoro, mi hanno sollecitata a sedermi al computer, e sono state queste forze gemelle che hanno spinto queste pagine a vedere la luce.

Oltre al gruppetto di sostenitori in famiglia, ce n’erano altri nel mondo. In primo luogo le mie amiche e colleghe Sara Loyster e Julia Poppy, che hanno insistito, brigato, persuaso con lusinghe e letto ogni parola della prima dozzina di bozze. Questo libro, in verità, non ci sarebbe stato senza il loro supporto. Anche l’entusiasmo e il savoir-faire redazionale di Pat Arrigoni sono stati essenziali nei primi passi della stesura. Mia sorella Cynnie ha proseguito nella lunga tradizione di sollecitarmi a mettermi d’impegno, cosa che questa volta ho apprezzato.

Sono grata anche a Lisa Drew per aver dato il manoscritto alla mia agente Liza Dawson, che coniuga grande saggezza editoriale e perizia tecnica a livelli che non avrei mai creduto possibili. La sua collega Anna Olswanger è stata fonte di un certo numero di idee eccellenti, di cui le sono debitrice. Grazie a loro il manoscritto è arrivato sulla scrivania della sorprendente Susan Kamil, un’editor molto intelligente oltre che profondamente umana. Sono poi grata a Chandler Crawford, che ha portato il libro prima dall’editore Bloomsbury in Inghilterra e poi lo ha trasformato in un fenomeno mondiale, con edizioni in dieci Paesi.

Devo uno speciale tenero ringraziamento a mia nipote Annie Barrows, che ha preso in mano il testo per finirlo, visto che inattesi problemi di salute mi impedirono di continuare poco dopo che il manoscritto era stato venduto. Senza battere ciglio Annie ha messo da parte il suo libro, si è rimboccata le maniche e si è buttata nel lavoro. È stata per me una grande fortuna avere una tale scrittrice in famiglia, e questo libro non avrebbe visto la fine senza di lei.

Spero almeno che questi personaggi e le loro storie portino un po’ di luce sulle sofferenze e la forza della gente delle Isole del Canale durante l’Occupazione tedesca. Spero anche che queste pagine illustrino la mia convinzione che l’amore per l’arte sia essa poesia, narrativa, pittura, scultura o musica mette le persone in condizione di trascendere qualunque barriera l’uomo riesca a escogitare.

Mary Ann Shaffer, dicembre 2007

È stata un’incredibile fortuna aver potuto partecipare a questo progetto dopo una vita trascorsa a sentire le storie di zia Mary Ann e avendo accanto l’acume editoriale di Susan Kamil. La forza della visione di Susan è stata essenziale nel far sì che il libro diventasse ciò che era inteso diventare, ed è stato davvero un privilegio per me poter lavorare con lei. Ringrazio anche la sua preziosissima editor, Noah Eaker.

Sono anche grata alla squadra dell’editore Bloomsbury. Alexandra Pringle è stata un esempio di pazienza e buonumore, come pure una fonte di informazione per sapere come ci si deve rivolgere alla progenie di un duca. Ho particolarmente apprezzato Mary Morris che ha gestito con molta grazia una gorgone, e la meravigliosa Antonia Till, senza la quale i personaggi inglesi avrebbero indossato mutande al posto di pantaloni, guidato carri merci al posto di carretti e mangiato merendine al posto di dolci.* A Guernsey sono state di grande aiuto Lynne Ashton al Museo d’Arte di Guernsey, e Clare Ogier.

Infine, degli speciali ringraziamenti a Liza Dawson, che ha permesso che tutto ciò funzionasse.

Annie Barrows, dicembre 2007

* Riferimento ad alcune parole di significato differente in American English rispetto al British English. Un plauso a un lavoro di “pulitura lessicale” da parte di Antonia Till, che ha evitato qualche improbabile americanismo nel linguaggio dei personaggi britannici. [N.d.T.]