Ho guidato da Ranillas a Madrid. Ho viaggiato che era già notte. È Venerdì Santo. E mi sono messo al volante giusto alle otto di sera, quando in tutta la Spagna escono le processioni. Non avevo mai passato un Venerdì Santo viaggiando in macchina. Provo un senso di liberazione. È come se avessi disertato dalla storia della Spagna. Mentre tutta la Spagna sta pregando, io viaggio con la mia macchina, da Saragozza a Madrid. E accelero. E non c’è nessuno per strada.
Ho avuto sempre una fantasia che prima o poi finirò per consumare: mettermi in strada una vigilia di Natale alle nove di sera, proprio quando la televisione trasmette il discorso del re, e guidare per le autostrade e le superstrade spagnole fino a mezzanotte o all’una. Quelle tre ore di splendido silenzio, di restituzione del territorio spagnolo alla natura.
Ho guidato pensando a Rachma. Quando morì Bach, mia cugina mandò dei fiori al funerale. Quando morì Rachma, io non mandai dei fiori. Non vado al funerale e non mando nemmeno dei fiori: sempre a disertare i miei obblighi, sempre a venir meno alla mia famiglia. Sempre colpevole.
Rachma parlò con me quando morì Johann Sebastian. Era il suo fratello maggiore. Fu una conversazione senza peso. Lui chiedeva di un fantasma della sua giovinezza e io gli parlavo di come la persona più importante della mia vita si era trasformata in un fantasma. Continuava a chiamarmi Manolito.
Questo era molto bello. Solo che Manolito era un altro morto.
Ma non avevamo più nulla da dirci, perché arriva un momento in cui paghiamo tutti. Paghiamo per non essere stati fedeli all’idea della famiglia, che ha dato gravità all’uomo sulla terra.
Senza famiglia, sei soltanto un cane solitario. I cani solitari vengono maltrattati, impiccati ai muri di cinta abbandonati di qualche strada; lì, in qualunque parete scalcinata da cui spunti una trave, li impiccano lì, perché la loro solitudine dà il cattivo esempio.
Non mi soddisfa più la compagnia di nessun essere umano. Amo gli esseri umani, ma non mi va di stare con loro. È come se avessi scoperto la costellazione Rachma. È come aver compreso che la solitudine è una legge della fisica e della materia, una legge che fa innamorare. È la legge delle montagne. La legge di Ordesa. La nebbia sulle cime. Le montagne.