Sono in bagno, a lavarmi i denti, e sento alle mie spalle un essere che segue i miei passi. Sono i resti di mio padre e di mia madre morti, si aggrappano alla mia solitudine, s’incrostano nei miei capelli, le loro minuscole molecole spettrali seguono l’andirivieni delle mie mani e dei miei piedi nella stanza da bagno, reggono accanto a me lo spazzolino, guardano come mi lavo i denti, leggono la marca del dentifricio, osservano l’asciugamano, toccano la mia immagine nello specchio; quando entro nel letto, si mettono accanto a me, quando spengo la luce sento i loro mormorii, e non sempre sono loro, possono venire con fantasmi malati, con fantasmi sporchi, orribili, infuriati, maligni o benigni, fa lo stesso, il fatto di essere un fantasma va al di là del bene e del male.
Fantasmi della storia di Spagna, che è anch’essa un fantasma.
Mi accarezzano i capelli mentre dormo.