Sono enigmatici i ferri da stiro. Sto guardando di nuovo il ferro da stiro. Mio padre stirava, perché voleva che i suoi completi venissero in un determinato modo. Non è abituale che la gente sappia quanto costa un ferro da stiro, soprattutto gli uomini. Ho imparato tardi a stirare. Ora che lo so fare un po’, mi piace fendere le grinze delle camicie e dei pantaloni. Non stiro gli indumenti intimi perché non li vede nessuno. Non curiamo le cose che vivono nell’oscurità. Non mi stiro le mutande. Non tutti si stirano i vestiti. Ora chiedo spesso alla gente se stira. La gente non si spiega il perché di quella domanda. È molto difficile stirare, specialmente le camicie. I jeans, invece, sono abbastanza facili da stirare.
E stirare rilassa.
Modelli i vestiti, guardi i vestiti inerti che ricevono il calore e raggiungono una forma, una visibilità e un ordine; dal caos delle feroci grinze con cui escono dalla lavatrice si passa via via alle pianure, a una verità; e pensi che il tuo corpo s’infilerà lì dentro e ci starà bene, e ci sarà un senso, e ci sarà perfino amore.
Non ho mai visto mio padre con una camicia spiegazzata. Mai. Mai nella vita ha indossato dei jeans. Tutto ben stirato, sempre.