È da molto tempo che non bevo.
In Spagna, l’aiuto che riceve un ex alcolizzato è facilitarlo nel riprendere a bere. Credo che in Spagna non esista il perdono dei peccati.
È per questo che alla fine nessuno può uscire dall’alcol in Spagna, di qui l’aspettativa risvegliata da un ex alcolizzato spagnolo: vediamo quando ci ricade, vediamo quando riprende a bere.
Farà piacere vederlo ricaderci di nuovo.
E da quest’ultima volta non si risolleverà.
E applaudiremo. E diremo: «Si vedeva che sarebbe successo».
È questo il mistero della Spagna su cui s’interrogano gli storici e s’interrogano gli uomini di buona volontà e s’interrogano gli scrittori intelligenti e s’interrogano gli intellettuali onesti: veder cadere la gente, questo ci eccita.
Non ci comportiamo da brave persone fra di noi. Quando usciamo dal paese sembriamo brave persone, ma fra di noi ci prendiamo a coltellate. È una forma di atavismo: lo spagnolo vuole che muoiano tutti gli spagnoli per rimanere da solo nella penisola iberica, per poter andare a Madrid e non trovare nessuno, per poter andare a Siviglia e non trovare nessuno, per poter andare a Barcellona e non trovare nessuno.
E lo capisco, perché sono di qui.
L’ultimo spagnolo, quando tutti gli altri spagnoli saranno ormai morti, sarà finalmente felice.