Nota dell’Autore
Comparendo in questo libro molti nomi di luoghi, di persone, di divinità, titoli di libri, vocaboli in lingue esotiche, ho generalmente (ma non pedantemente) seguito la vecchia regola secondo la quale le consonanti vanno pronunciate all’inglese e le vocali all’italiana. Nel caso del giapponese si troveranno spesso delle “o” e delle “u” con una lineetta in capo (detta macron); essa indica semplicemente una vocale allungata. Per esempio Kōsai-ji va letto Koosai-gi. In qualche caso un po’ disperato, ho indicato tra parentesi la corretta pronuncia italiana: Genji non va letto Genyii, ma Ghengi.