Mentre molti libri parlano della necessità di impiegare più tempo per dare piacere alla donna, nessuno sembra occuparsi della legittima esigenza dell’uomo di non impiegare tanto.
Sebbene gli uomini siano quasi sempre felici di assecondare le esigenze della partner, talvolta vorrebbero tanto saltare a piè pari tutti i preliminari e, come si suol dire, dare una botta e via. Nei più nascosti recessi del loro essere qualcosa vuole liberarsi e lasciarsi andare completamente senza trattenersi, preoccuparsi di durare più a lungo, o pensare a cosa fare per rendere felice la partner. Non che l’uomo non desideri renderla felice: semplicemente non vuole trattenersi.
Per poter essere paziente e dedicare regolarmente alla donna il tempo di cui ha bisogno in amore, l’uomo ha bisogno di sfogarsi occasionalmente con una sveltina. Se ogni tanto ha l’opportunità di seguire liberamente l’istinto di farlo e basta, senza tutto il contorno e i preamboli, in altre occasioni è maggiormente portato a dedicare alla donna il tempo di cui lei ha bisogno. Come periodicamente bisogna «tirare» l’automobile per spurgare il carburatore, una parte dell’uomo ogni tanto ha bisogno di farlo e basta, senza impedimenti o rallentamenti.
Per poter essere paziente e impiegare con regolarità il tempo di cui la donna ha bisogno in amore, l’uomo ha bisogno di sfogarsi occasionalmente con una sveltina.
Avvertire questa esigenza dentro di sé e agire per soddisfarla sono due cose diverse. Ad esempio, James e Lucy ogni tanto facevano delle sveltine, ma James si sentiva sempre leggermente in colpa perché era chiaro che in quel modo Lucy non otteneva quello di cui aveva bisogno.
James si sentiva egoista a saltare i preliminari e temeva di non essere un buon amante. Per ovviare a questo problema, la mattina aspettava fino a rischiare di arrivare tardi al lavoro e poi prendeva l’iniziativa con Lucy.
Si giustificava dicendo: «Ho poco tempo, devo andare al lavoro. Facciamolo comunque». Lei era molto disponibile e così lui poteva godersi in pace la sua sveltina senza sensi di colpa.
Questo pretesto però non poteva a funzionare a lungo. Non era il caso di arrivare in ritardo al lavoro ogni volta che aveva voglia di una sveltina. Per risolvere questo problema in modo più efficace gli ho suggerito un baratto.
James ha detto a Lucy: «A volte mi piacerebbe fare l’amore senza tutti i preliminari. So che in questo modo non ottieni quello che vuoi, ma a me farebbe davvero molto bene». Io ho chiesto a Lucy: «Che cosa vorresti da James in cambio delle sveltine?»
Ha risposto: «Non saprei. A dire il vero ho molti dubbi: temo che se acconsentirò volontariamente alle sveltine finirò per non ottenere altro».
Lui ha detto: «D’accordo, è un timore fondato. E se ti promettessi che continueremo a farlo anche più a lungo come già facciamo?»
«Così va bene. E se aggiungessimo anche una serata romantica o una serata di sesso davvero speciale almeno una volta al mese?»
James ha acconsentito. In cambio della sua sveltina occasionale, che potremmo definire «sesso da fast-food» avrebbero fatto l’amore del tipo «sano sesso casereccio» senza fretta una o due volte alla settimana, mentre almeno una volta al mese avrebbero programmato una parentesi speciale, senza interruzioni o intrusioni, per praticare «sesso da gourmet». Rivolgendomi a Lucy le ho chiesto: «Non vorrebbe altro da James in cambio di avergli concesso le sveltine?»
Ha risposto: «Mi sembra che vada abbastanza bene, ma ancora il pensiero della sveltina non mi fa sentire del tutto a mio agio». Poi si è rivolta a James e gli ha detto: «Quando abbiamo una sveltina a volte non dura più di tre o quattro minuti. Nel momento in cui tu finisci io ho appena cominciato. Mi sembra che tu voglia la mia partecipazione, mentre in così poco tempo non ci riesco proprio».
James ha detto: «D’accordo. Non posso pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Se accetti un’occasionale sveltina ti prometto che non mi aspetterò la tua partecipazione. Sarà semplicemente un tuo dono per me e non pretenderò niente. Potrai anche rimanere immobile come un cadavere!»
Lei si è messa a ridere e ha detto: «Va bene, ma ho ancora qualcosa da chiederti». Lucy si era resa conto di poter esercitare un grande potere in quel momento, e che era il caso di approfittarne. Poteva avere di più, e James era ben lieto di assecondarla.
Così gli ha detto: «Se hai intenzione di avere delle sveltine regolarmente allora io vorrei delle coccole in cambio. Voglio poter sentire che sei disposto a coccolarmi per qualche minuto senza che ti venga subito voglia».
Lui ha risposto: «Non c’è problema. Basta che tu mi dica quando vuoi le coccole e io mi tratterrò limitandomi a mostrarti calore e affetto». E ha aggiunto dopo una breve pausa: «Non c’è altro?»
Lei ha replicato: «No, penso che non ci sia altro».
A me è sembrato un ottimo accordo, e così a James e Lucy. Per accertarmi che nessun senso di colpa guastasse le loro sveltine li ho invitati a fare un riepilogo dell’accordo preso.
James ha detto a Lucy: «Allora, date le seguenti quattro condizioni: sesso casereccio regolarmente, sesso da gourmet una volta al mese, nessuna aspettativa durante le sveltine e frequenti coccole, tu sarai felice di fare sesso da fast-food con me».
Lei ha risposto: «Mi sembra un accordo equo. Però non voglio sentirmi in dovere di dire di sì se mi sentirò troppo stanca o soffrirò di sindrome premestruale o per qualsiasi altro motivo».
James si è trovato pienamente d’accordo.
Durante la seduta successiva James ha riferito che c’era stata una sveltina durante la quale Lucy era effettivamente rimasta immobile come un cadavere, ma che a lui non era dispiaciuto per niente.
Questo nuovo accordo ha drasticamente migliorato la vita sessuale di James e Lucy in modi che non avrebbero mai immaginato. L’attrazione sessuale di James nei confronti di Lucy ha cominciato ad aumentare enormemente.
Così James ha descritto quello che gli stava succedendo: «Per la prima volta nel corso della mia intera vita sessuale mi sono sentito completamente libero. Improvvisamente non c’era più niente a impedirmi di saltare i preliminari e passare direttamente al dunque. Per la prima volta non ho dovuto preoccuparmi neanche lontanamente della mia prestazione o di procurare piacere. Era qualcosa che facevo esclusivamente per me stesso eppure non provavo il rimorso di non dare a mia moglie quello di cui aveva bisogno. Eravamo contenti entrambi perché sapevamo che lei avrebbe avuto il suo piacere un’altra volta».
Per James, così come per la maggioranza degli uomini, la libertà di avere delle sveltine senza rimorsi è liberatoria come entrare in un grande magazzino sapendo di poter acquistare qualsiasi cosa oppure guidare fregandosene dei limiti di velocità; è come guidare una moto senza casco. Non c’è che dire: è un’esperienza molto adolescenziale, ma apporta anche nuova linfa alla vita dell’uomo e al rapporto di coppia. Dopotutto non è forse proprio durante l’adolescenza che l’uomo raggiunge l’apice dello sviluppo sessuale? Non c’è da meravigliarsi che questa nuova libertà sessuale dia una forte ricarica alla sessualità maschile.
Inoltre, in seguito all’accordo stretto insieme a Lucy, James non ha più avuto paura di prendere l’iniziativa, perché sapeva che non sarebbe mai stato rifiutato. Il più delle volte, se prendeva l’iniziativa e lei non era in vena, anziché dirgli di no e farlo sentire respinto, Lucy non faceva che accettare una sveltina.
La cosa più interessante è che, dopo qualche anno di sveltine senza rimorsi, per James alla fine non sono più tanto importanti. Molte volte, quando prende l’iniziativa e lei non è in vena, rinuncia alla sveltina ed è ben contento di aspettare fino al momento in cui anche lei avrà voglia.
Sapendo di poter quasi sempre contare su una sveltina che lei accetta di buon grado, quando Lucy non è in vena di sesso più lento ed elaborato non si sente minimamente respinto. Sapere che non verrà respinto è essenziale perché l’uomo continui a sentirsi attratto dalla partner. Raggiunto questo accordo ed eliminato il rischio di sentirsi respinto, all’uomo piace ogni tanto lasciarsi andare senza freni.
Liberando l’uomo dal rimorso legato alla sveltina, la donna automaticamente lo aiuta a sentirsi libero di prendere l’iniziativa. Ecco alcuni esempi di approccio sessuale e le risposte da usare in alternativa al no secco.
1. Lui: «Sei così eccitante, mi fai venire voglia». |
1. Lei: «Non sono in vena ma se vuoi possiamo fare una sveltina». |
2. Lui: «Mi sei mancata. Troviamo un momentino per appartarci». |
2. Lei: «Mmm, mi piace l’idea, ma purtroppo ora non ho molto tempo: se vuoi facciamo una sveltina». |
3. Lui: «Ho un po’ di tempo. Ti va di andare a letto?» |
3. Lei: «Potremmo fare una cosa veloce adesso e magari domani rifarlo con più calma». |
4. Lui: «Hai voglia di andare a letto per starcene un po’ da soli insieme?» |
4. Lei: «Se vuoi facciamo una sveltina. Magari così mi rilasso un po’ e poi potremmo parlare insieme». |
5. Lui: «Che ne dici di trovare un momento per fare l’amore oggi?» |
5. Lei: «A dire il vero non ho tanta voglia di preliminari lunghi. Preferirei una cosa più rapida. A volte mi basta sentirti muovere dentro di me anche se non ho voglia di un orgasmo». |
6. Lui: «Ho così voglia di fare l’amore con te, mi ecciti da morire». |
6. Lei: «Anch’io ho voglia, ma non abbiamo molto tempo. L’unica è fare una sveltina». |
7. Lui: «Questa sera ho voglia di sesso». |
7. Lei: «Ho un mal di testa lancinante. Magari domani. Hai voglia che ti accarezzi io?» |
8. Senza parlare, lui si avvicina nel letto e comincia ad accarezzarla. |
8. Lei sussurra: «Mmm, che belle carezze. Questa sera però non occorre che ti preoccupi per me». |
9. Durante i preliminari, mentre lui le sta stimolando il clitoride, lei si rende conto che quel giorno l’orgasmo non verrà. |
9. Lei gli ferma la mano e dice: «Entrami dentro, ho voglia di sentirti dentro di me. Adoro sentirti godere». Questa è una frase in codice per dire: «Non occorre che pensi a me. Mi va bene una sveltina perché questa sera il mio corpo non è in vena di orgasmo». |
10. Lui si sta dando molto da fare con i preliminari mentre lei non è proprio in vena e preferirebbe stargli vicino mentre lui si prende il suo piacere. |
10. Lei gli infila il pene nella vagina e contemporaneamente dice: «Facciamo solo una sveltina, questa sera». |
Arricchire la vita sessuale con delle sveltine senza rimorsi procura a entrambi i partner un sollievo inaspettato. Fino al momento in cui prova la libertà di non rischiare mai il rifiuto, l’uomo non può sapere quanto essere respinto lo inibisca: Grazie a queste nuove strategie di comunicazione, inoltre, la donna non è più costretta a recitare o simulare l’orgasmo se non è in vena.
Ogni volta che l’uomo prende l’iniziativa e viene respinto, ne esce un po’ più ferito e con l’ego un po’ più acciaccato. Dopo ripetuti fallimenti non se la sente molto di prendere l’iniziativa, e talvolta perde addirittura il desiderio fisico. Magari comincia a desiderare altre donne da cui non è mai stato respinto, oppure perde totalmente l’interesse verso il sesso. Se è attratto da altre donne pensa che la moglie non gli piaccia più. Se invece perde l’interesse verso il sesso ne attribuisce la causa all’età.
Quando l’uomo si sente ripetutamente respinto comincia a perdere il desiderio. Magari comincia a desiderare altre donne da cui non è mai stato respinto, oppure perde totalmente l’interesse verso il sesso.
Spesso all’inizio di un rapporto amoroso le coppie fanno l’amore ogni volta che possono. Poi le esigenze pratiche del lavoro e della casa ritornano a farsi pressanti e naturalmente la frequenza si riduce. Con l’arrivo dei figli, la coppia è costretta a programmare i tempi e ad approfittare delle brevi pause disponibili.
Spesso, quando l’uomo prende l’iniziativa dicendo: «Facciamo l’amore» la donna gli dà una di queste risposte senza rendersi conto che suonano come un rifiuto:
«Ora non posso, devo preparare la cena.»
«Ora non posso. Devo rispondere ai messaggi sulla segreteria telefonica.»
«Non posso. Devo fare la spesa.»
«Non ho tempo.»
«Non posso. Ho già fin troppo da fare.»
«Non sono proprio dell’umore giusto.»
«Non è proprio il momento indicato.»
«Ho mal di testa.»
«Adesso non posso pensare al sesso.»
«Ho le mestruazioni e mi fa male la pancia.»
Ogni volta l’uomo cerca di essere comprensivo, ma a un livello inconscio più primordiale sente che è sempre più difficile non sentirsi rifiutato; col passare del tempo può smettere di prendere l’iniziativa. Nonostante il sesso gli interessi ancora, dopo essere stato scottato tante volte si trattiene e attende che la partner gli dia un chiaro segnale di disponibilità.
Forse continua a domandarsi se è il momento giusto. Probabilmente non si accorge che ogni volta che si trattiene dal prendere l’iniziativa finisce per sentirsi ancora più respinto.
Jake e Annie sono sposati da sette anni. Dopo i primi tre sono cominciati i problemi coniugali e i due hanno iniziato una terapia di coppia. Mentre all’inizio erano intensamente attratti l’uno dall’altra, la passione non c’era più. Durante una seduta Annie ha detto a Jake: «Mi piacerebbe tornare a fare di più l’amore con te. È per via di qualcosa che ti ho fatto? Ce l’hai con me?»
Lui è sembrato sorpreso. «A me sembra che sia sempre io a volerlo fare e sia tu invece a non avere voglia. Molte volte ho voglia di farlo ma non dico niente perché so che non sei in vena.»
Lei ha risposto: «Come fai a sapere se sono in vena se non me lo chiedi?»
«Lo so e basta. Sono stato respinto troppe volte per non saperlo.»
«Sei davvero ingiusto con me. Se a volte non sono in vena, potresti provare a dirmi che hai voglia: magari scopro che ce l’ho anch’io. Anche se non mi viene proprio immediatamente, saperlo mi aiuta ad andare in quella direzione. A me fa davvero piacere se prendi l’iniziativa.»
Dopo che Jake e Annie hanno imparato che è possibile fare delle sveltine senza avere rimorsi, la passione è tornata ad accendersi.
Mentre Annie e Jake discutevano, lui non capiva perché la mancanza di disponibilità di Annie lo facesse sentire così respinto. Secondo lei era un sentimento immotivato perché le piaceva davvero fare l’amore con lui.
Razionalmente lui riusciva ad accettare questo discorso, ma irrazionalmente era tutto molto diverso. Per una serie di motivi, il rifiuto sessuale è uno dei punti cruciali per l’uomo.
Dal punto di vista biologico e ormonale gli uomini sono molto più predisposti al sesso delle donne, ed è naturale che ci pensino di più. Poiché lo desidera tanto, l’uomo si sente più rifiutato quando non l’ottiene.
Poiché desidera tanto il sesso, l’uomo si sente più rifiutato quando non l’ottiene.
Come abbiamo visto, è primariamente tramite l’eccitazione sessuale che l’uomo si apre ai sentimenti. Quando l’uomo si eccita, il suo cuore si apre: dunque raggiunge il massimo della vulnerabilità proprio nel momento in cui è eccitato e in procinto di prendere l’iniziativa. È lì che il dolore del rifiuto può colpirlo più a fondo. Se è stato ferito e respinto dalla partner altre volte, l’eccitazione riaccende quel dolore, e ogni volta è accompagnata da una rabbia che lui non riesce a spiegarsi.
Se l’uomo è stato precedentemente ferito e rifiutato dalla partner, l’eccitazione riaccende quel dolore, e ogni volta è accompagnata da una rabbia che lui non riesce a spiegarsi.
Non sa come fare per evitare di essere respinto, e questo non fa che accrescere il dolore e la frustrazione. Il risultato è che l’uomo cessa di sentirsi attratto dalla partner. Se non sa a livello conscio come risolvere questo problema, per evitare di sentirsi respinto cessa inconsciamente di volere la partner. Questa perdita di attrazione non è frutto di una scelta, bensì una reazione automatica.
In alcuni casi l’uomo devia l’attrazione sessuale verso una donna immaginaria, oppure una donna di cui non gli importa niente. Se non gli importa niente di lei non rischia di provare il dolore del rifiuto. Così si spiega perché in alcuni casi l’uomo si infatua di una sconosciuta e perde interesse per colei che ama.
Alle donne il sesso piace, ma poterne sentire il desiderio è molto complesso, per loro. L’uomo stenta a capirlo perché l’esperienza sembra insegnargli che alle donne il sesso non piace. Per poter mantenere intatte nel tempo la passione e l’attrazione, deve ricevere dalla partner dei messaggi espliciti che gli dicano che è bello fare sesso con lui.
Per poter mantenere intatte nel tempo la passione e l’attrazione, l’uomo deve ricevere dalla partner dei messaggi espliciti che gli dicano che è bello fare sesso con lui.
Di norma, l’uomo raggiunge l’apice dell’efficienza sessuale a diciassette o diciotto anni. La donna raggiunge la piena maturità dai trentasei ai trentotto. È come per l’atto sessuale. L’uomo si eccita molto rapidamente con pochi preliminari (l’unica vera necessità è l’occasione di farlo) mentre alla donna occorre più tempo. Come può l’uomo pensare che alla donna il sesso piaccia come a lui?
La visione dell’uomo può essere influenzata anche dall’atteggiamento materno verso il sesso. Se da adolescente si vergognava di avere un debole per il sesso e le ragazze e lo nascondeva alla madre, può essersi formata in lui l’idea che il sesso sia sporco. Da adulto, quando si innamora di una donna, queste sensazioni inconsce possono riemergere sotto forma di impressioni o vocine che dicono: «Se le mostro che penso troppo al sesso mi respingerà».
Queste esperienze infantili non arrivano forse a provocare la totale perdita di interesse, ma espongono maggiormente l’uomo al rischio di sentirsi respinto ogni volta che la partner non sembra avere voglia. Quando lei non è in vena, inconsciamente lui pensa: «Lo sapevo: non le piace il sesso».
Uno dei modi in cui è possibile controbilanciare questa tendenza è che la donna gli invii ripetutamente dei sottili messaggi volti a fargli capire che il sesso le piace. Accettare un’occasionale sveltina è il messaggio più incoraggiante che gli possa dare. Un altro messaggio fortemente incoraggiante è essere molto positiva ogni volta che lui prende l’iniziativa.
Accettare un’occasionale sveltina è il messaggio più incoraggiante che lei gli possa dare. Un altro messaggio fortemente incoraggiante è essere molto positiva ogni volta che lui prende l’iniziativa.
Molte volte la donna è potenzialmente in vena di sesso ma l’uomo non se ne accorge. Si sente respinto anche quando in realtà lei avrebbe davvero voglia di farlo.
Se l’uomo le rivolge una delle seguenti domande:
«Hai voglia di fare l’amore?»
«Vuoi andare a letto?»
«Sei in vena di sesso?»
e la partner dà risposte del tipo «Non sono sicura» o «Non lo so», a lui sembra un rifiuto. Crede che lei stia educatamente dicendo no, mentre in realtà sta dicendo che non lo sa. Per gli uomini non è facile capirlo perché sono come il sole, non come la luna. Se si domanda a un uomo se ha voglia, non ha dubbi sulla risposta. Il sole può solo essere alto o basso all’orizzonte. In genere, sa benissimo se ha voglia o no.
Quando la donna è incerta significa che ha bisogno di un po’ di tempo, attenzione e dialogo per scoprirlo. Dopo avere acquisito questa nuova consapevolezza, l’uomo potrà facilmente superare la tendenza a sentirsi subito rifiutato e rinunciare in partenza.
Quando la partner sembra incerta, invece di rinunciare in partenza l’uomo dovrebbe chiederle: «C’è una parte di te che ha voglia?»
Lei risponderà quasi sempre di sì. Talvolta sarà sorprendentemente pronta nel rispondergli: «Certo, una parte di me ha sempre voglia».
E poi forse passerà a elencare tutti i motivi per cui in quel momento non ha voglia, dicendo: «Non so se abbiamo tempo: devo ancora fare il bucato e sbrigare delle commissioni», oppure «Non so bene come mi sento: ho tutti questi pensieri per la testa. Mi sentirei in colpa per non avere prima terminato questo progetto».
Mentre l’ascolterà, l’uomo dovrà continuare a ricordare a se stesso che la donna non gli sta dicendo di no: ha solo bisogno di parlare, riordinare verbalmente la questione, e allora ritroverà il desiderio. Molte volte, dopo avere esaminato i motivi per cui non è in vena, sarà lei stessa a girarsi di scatto e dire: «Facciamolo ora, subito».
Senza capire che la donna ragiona in modo diverso, l’uomo si spazientisce facilmente sentendole elencare i motivi per cui non sa se ha voglia. Ma è sufficiente che gli dica che una parte di lei è per il sì perché l’uomo abbia più voglia di ascoltare le altre parti che sono per il no. Anche se al termine della discussione la donna scopre di non avere proprio voglia, può dirlo in un modo costruttivo come questo: «Se vuoi possiamo fare una sveltina e presto vedrai che avremo modo di farlo con più calma».
Altrimenti, la donna può usare il suggerimento che ho appena dato. Se l’uomo ha voglia di fare l’amore mentre lei non è sicura, può aiutarlo a starle pazientemente vicino mentre si chiarisce le idee facendo una semplice premessa. Vediamo un esempio.
Lui: «Hai voglia di fare l’amore?»
Lei: «Una parte di me lo vorrebbe tanto ma ci sono dei problemi: devo ancora andare dal fruttivendolo e poi in posta e in banca. E poi non ho ancora finito di... ecc».
Facendogli sapere subito che una parte di lei ha voglia di fare l’amore gli faciliterà grandemente il compito di ascoltare e accettare gli altri motivi a causa dei quali potrebbe non essere in vena.
Un altro equivoco che fa credere all’uomo che alla donna non piaccia il sesso si crea se lei non usa mai direttamente la parola «sesso». Ecco l’esperienza di Eric: «Mi ricordo di una mia ex che non sopportava l’idea di chiamare il sesso con il suo nome. Doveva per forza chiamarlo ‘fare l’amore’. Quando dicevo ‘sesso’ lei mi diceva di no e mi guardava dall’alto in basso. Non voleva neppure che nominassi quella parola. Posso capire che le piacesse l’espressione ‘fare l’amore’, ma arrivava a farmi vergognare. Il mio cuore e la mia anima volevano fare l’amore, ma il mio corpo voleva sesso. Dopo un po’ di tempo ho perso il desiderio per lei. È finita che ci siamo lasciati». Era una piccola differenza linguistica che però ha creato dei grossi problemi.
Quando qualche tempo dopo Eric si è messo con Trish, ha notato che lei spesso utilizzava l’espressione «fare l’amore» e non «sesso». Avendo già avuto un’esperienza simile in passato ha deciso di chiarire la questione fin da subito.
Le ha detto che per lui era importante chiamarlo «sesso» mentre vedeva che lei preferiva chiamarlo «fare l’amore». Si sono messi d’accordo: hanno deciso che lei non avrebbe storto il naso sentendogli usare la parola «sesso», a condizione però che nella pratica «facessero l’amore», ossia che il sesso fosse sempre fatto con amore.
Occasionalmente Trish usava l’espressione «fare l’amore» ma Eric non si infastidiva, sebbene fosse molto più contento quando anche lei lo chiamava «sesso». Siccome tutto questo è frutto di un accordo, se dice «sesso» lui sa che non le dà fastidio.
Così Eric ha commentato la situazione: «Se dovessi dire ‘fare l’amore’ invece di ‘sesso’ mi sembrerebbe in qualche modo di ingannarla o di nasconderle che in realtà è sesso quello che voglio». È bastata questa piccola differenza nel modo di interpretare le parole per migliorare il loro rapporto sul piano sessuale.
Per alcune coppie la parola «sesso» ha connotazioni negative o dolorose. Se non vi trovate a vostro agio con questa parola, create un linguaggio cifrato. Oppure fatelo comunque, per divertimento, anche se non vi crea problemi utilizzare questa parola.
Una coppia una volta mi ha rivelato la sua frase in codice: «andare in barca a vela». Talvolta, per prendere l’iniziativa il marito dice: «C’è il sole. Che ne dici di fare un giro in barca a vela?»
Quando invece è lei a prendere l’iniziativa dice: «È proprio una bella giornata oggi. Forse dovremmo andare...» e lui completa la frase con: «In barca a vela?» Si sorridono con complicità e sono pronti a passare dei bei momenti insieme.
Se la vostra frase in codice è «andare in barca a vela», per suggerire una seduta di sesso da gourmet potete dire: «Che ne dici di partire per una lunga crociera?»
Se l’uomo ha preso l’iniziativa ma la partner non è in vena, può proporgli una sveltiva dicendo: «Oggi però ho voglia di andare in motoscafo». Siate creativi. Divertitevi a escogitare il codice che sarà il vostro piccolo segreto.
L’influsso dei media rende gli uomini molto più vulnerabili al rifiuto. L’uomo moderno è suscettibile: teme di essere respinto perché viene quotidianamente bombardato da messaggi pubblicitari incentrati su seducenti corpi femminili che sembrano dire: «Sì, ti voglio. Sono pronta per te. Ti desidero. Sono tua. Voglio sesso, sesso e ancora sesso. Vieni a prendermi».
Un messaggio molto eccitante. Quando però l’uomo smette di fantasticare gli sembra di essere l’unico al mondo che non fa sesso sfrenato giorno e notte. Se la sua donna non è in vena si preoccupa. L’erba del vicino è sempre più verde.
L’uomo non capisce che la donna ha voglia e desiderio quanto lui, ma che, in certi momenti, senza il suo sostegno emotivo non riesce a provarli. Quando la partner non ha tanta voglia quanta ne ha lui, gli sembra di dover fare i salti mortali per farsi dire di sì. Si sente svantaggiato perché lei non lo vuole quanto lui.
La donna invece ha le stesse sue pulsioni: ma deve sentirsi corteggiata e amata prima che le sue esigenze sessuali diventino forti come quelle del partner. Talvolta per risvegliare il suo desiderio bastano cose semplici come portarle dei fiori o riordinare la cucina (non ridete, uomini: le donne fanno sempre applausi scroscianti quando lo dico!).
L’uomo non capisce che la donna ha voglia e desiderio come lui ma che in certi momenti, per poterli provare, ha bisogno del suo sostegno a livello emotivo.
L’ironia della nostra era moderna è che nonostante nei media il sesso sia l’argomento per eccellenza, sempre più donne si lamentano che i mariti non sono interessati al sesso. Più sesso gli uomini vedono in TV, più scatta il meccanismo di sentirsi respinti a casa, con conseguente perdita dell’attrazione verso la partner. L’uomo cessa di essere attratto dalla partner non perché lei non è all’altezza di quei corpi al silicone che si vedono in TV o sulle riviste, ma perché si sente sessualmente respinto e frustrato.
È di vitale importanza che le donne capiscano che gli uomini non sono allettati in primo luogo dai corpi televisivi, quanto piuttosto dal messaggio che questi corpi trasmettono: una disponibilità totale al sesso. Per mantenere viva l’attrazione dell’uomo nei suoi confronti la donna non deve competere con le donne irreali dei media sforzandosi di ottenere un corpo perfetto. Deve piuttosto operare in modo da inviargli messaggi positivi e privi di rifiuto riguardo al sesso.
Per mantenere viva l’attrazione dell’uomo nei suoi confronti la donna non deve competere con le donne irreali dei media sforzandosi di ottenere un corpo perfetto. Deve piuttosto operare in modo da inviargli messaggi positivi e privi di rifiuto riguardo al sesso.
Non comprendendo le differenze tra le esigenze sessuali maschili e quelle femminili, l’uomo si sente in una posizione di svantaggio. Vuole il sesso ma gli sembra di dover convincere la donna a volerlo quanto lui.
Non si rende conto che anche la donna è svantaggiata, ma da un altro punto di vista. Le donne hanno un bisogno viscerale di intimità e comunicazione, cose che però agli uomini non sembrano interessare troppo. La donna riuscirà a capire meglio la suscettibilità sessuale dell’uomo confrontandola con la propria nella sfera dei sentimenti, della comunicazione e dell’intimità.
La donna riuscirà a capire meglio la suscettibilità sessuale dell’uomo confrontandola con la propria nella sfera dei sentimenti, della comunicazione e dell’intimità.
È doloroso sentirsi respinte ogni volta che si vorrebbe parlare: un’esperienza molto frequente per le donne. Non comprendendo le differenze tra uomini e donne e non sapendo utilizzare nuove strategie per una intesa migliore, la donna soffre nel vedere che l’uomo si barrica nella grotta negandole la comunicazione. Dopo un po’, non sente più nemmeno l’esigenza di condividere i pensieri con lui.
Come la donna può adottare nuove strategie per far uscire il partner dalla grotta (a questo proposito, consultate il mio libro Conoscersi, capirsi, amarsi), l’uomo può adottare delle strategie per aprire la donna al sesso. Nel momento in cui comprenderemo le nostre differenze, ci renderemo conto che non stiamo cercando di convincere le nostre partner ad amarci di più o a impostare il sesso in base alle nostre esigenze, ma che piuttosto le stiamo aiutando tramite efficaci strategie. Riuscendo ad amarle nel modo giusto le metteremo in condizione di darci l’amore di cui abbiamo bisogno.
Senza queste strategie, dopo tre o quattro anni le coppie perdono automaticamente la forte attrazione fisica che nutrivano all’inizio. Nel prossimo capitolo vedremo perché le coppie lo fanno sempre meno.