Sono tanti gli amici e i colleghi che mi hanno aiutato con consigli, suggerimenti, critiche e che hanno agevolato il mio lavoro procurandomi libri o fornendomi preziose indicazioni bibliografiche. A tutti loro esprimo la mia profonda gratitudine.
Devo un ringraziamento particolare agli amici «dantisti» di Pisa, con i quali ho dialogato pressoché ogni giorno, con grande vantaggio mio, ma anche, spero, di quella ricerca su Dante che da alcuni anni ci vede impegnati, ciascuno con le proprie idee, ma sempre con piena disponibilità a discutere e, nel caso, a recepire quelle degli altri. Un grazie dunque a Lucia Battaglia Ricci, Gabriella Albanese, Pietro Beltrami, Umberto Carpi, Alberto Casadei, Gianfranco Fioravanti, Fabrizio Franceschini, Claudio Giunta, Mirko Tavoni. Il mio ringraziamento va anche ai non pisani Claudia Villa e Diego Quaglioni, con i quali pure il dialogo è stato ed è intenso e proficuo.
Un grazie speciale a Annalisa Andreoni, Roberta Cella, Elena Salibra, Giuseppe Indizio e Vinicio Pacca, che, con generosità, pazienza e intelligenza, hanno seguito passo dopo passo la scrittura di questo libro e ne hanno letto le varie stesure. A Roberta e Giuseppe sono debitore anche delle tavole genealogiche.