Hannah Arendt (Hannover 1906 – New York 1975), ebrea di nascita, allieva di Heidegger a Marburg, di Husserl a Friburgo, nel 1929 si laureò Heidelberg sotto la guida di Karl Jaspers con una dissertazione su Il concetto di amore in Agostino. Si trasferì a Berlino, poi visse fra Heidelberg e Francoforte. A causa della persecuzione nazista, lasciò la Germania per Parigi e di qui, nel 1941, raggiunse gli Stati Uniti, dove scrisse le sue opere maggiori: Vita activa (1958), Le origini del totalitarismo (1951), La banalità del male (1963), La vita della mente (postumo 1978).