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La stampa della domenica «restò sulla notizia». Visto che tutti i particolari della sparatoria erano stati forniti dai quotidiani, i domenicali passarono all’approfondimento: profili ed analisi. Gli articoli coprivano l’intero spettro degli stili giornalistici. Un tabloid si era accaparrato la madre di Mandy. I giornali sapevano di stare scrivendo della Gran Bretagna, non soltanto della morte di una ragazzina o delle vicissitudini di un quartiere di edilizia popolare.
Le cose non sarebbero mai state semplici per Mandy Walsh. L’esigenza di badare a se stessa – dal punto di vista economico e da tutti gli altri punti di vista – le si presentò davanti non appena uscita dall’infanzia: lo stesso repentino insorgere dell’istinto di conservazione che si riscontra negli animali. «A otto anni aveva già la scafataggine di chi vive sulla strada» dice uno dei suoi insegnanti. «In classe stava seduta, con gli occhi fissi su di te e in apparenza attenta, ma quegli occhi dicevano che lei era per i fatti propri, e così desiderava essere». Come altri ragazzi del quartiere, pare che Mandy considerasse la scuola un lusso cui bisognava rinunziare. Non poteva permettersi di essere un peso per la madre.
Secondo gli psicologi ci sono bambini che temono che il genitore single provi irritazione nei loro confronti, considerandoli un inconveniente e una limitazione. Mandy, diventata NOON, probabilmente aveva intrapreso la sua carriera criminale per scongiurare questo tipo di risentimento e aveva adottato il suo nuovo nome per segnalare la fine della sua relazione di dipendenza dalla madre.
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La vita di Mandy si svolgeva all’interno di un vero e proprio impero del sesso, oltre che della droga. Diversi spacciatori sono anche protettori. Le ragazze vanno sul marciapiede per finanziare la propria tossicodipendenza.
Alcune delle strade presso le quali Mandy consegnava la droga erano notoriamente battute da prostitute di ogni età, alcune quasi giovani quanto lei.
Non risulta che Mandy vendesse sesso. Ma, se la sua vita non fosse stata spezzata, ben presto la ragazzina avrebbe potuto subire pressioni affinché si desse alla vita. Nel caso in cui la polizia avesse sospettato che faceva da corriere, la sua utilità per i baroni sarebbe terminata. A quel punto avrebbe potuto trovarsi costretta a guadagnare grazie al proprio corpo.
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Mandy Walsh non era l’unico baby-corriere utilizzato dai mercanti di morte locali. Ai baroni il sistema piace. Oltre all’apparenza innocente dei bambini, questi ultimi tendenzialmente non fanno uso di droghe, per cui è improbabile che scappino con la partita di merce loro consegnata oppure – come succede con la cocaina – che camuffino un proprio furto tagliando (cioè miscelando) il prodotto con riempitivi, ad esempio borotalco. I bambini sono facili da spaventare e da tenere sotto controllo. In massima parte vivono in famiglia ed è facile rintracciarli in caso debbano essere messi in riga.
I più importanti intermediari del traffico di droga non utilizzano bambini per le consegne di grossi quantitativi di merce. Questi vanno effettuati di persona. Ma per rifornire i piccoli spacciatori, quelli che operano agli angoli delle strade, i ragazzini sono l’ideale. Al di sopra del trafficante intermedio sta il grossista, pigro e arrogante per natura, che si gloria del titolo di “barone”. E che considera un fatto di prestigio la possibilità di utilizzare giovanissimi dipendenti per sbrigare le transazioni di poco conto. Ma per un bambino – e per qualche genitore senza lavoro – il possibile guadagno è abbagliante. La madre di Mandy sostiene di non aver mai visto nulla delle entrate della figlia: anzi mette in dubbio che ve ne fossero. Ma di sicuro le cifre che Mandy era in grado di portare a casa sarebbero parse favolose a una donna che si sforza di mandare avanti una casa con i soli sussidi statali.
In una giornata tipo Mandy trasportava fino a cinque se non addirittura dieci grammi di cocaina da 50 sterline al grammo. Ovvero un quarto di libbra di cannabis, a 110 sterline l’oncia. Le pillole di Ecstasy vanno dalle 7 alle 15 sterline l’una. Ma la maggiore fonte di guadagno è senz’altro il crack: e lei ne consegnava almeno due partite alla settimana. I cristalli di crack vengono confezionati in bastoncini da un quarto di grammo a 25 sterline l’uno, e in alcune delle sue spedizioni – tra cui l’ultima – Mandy riusciva a portarsene addosso anche 100. Pare che la ragazzina avesse strappato una provvigione del 3%. Portando a termine tra le otto e le dieci consegne a settimana – più o meno la norma – si raggiungeva facilmente un utile di 300 sterline. In contanti, beninteso. Una settimana di buoni affari può essere schematizzata così:
![Tabella carico droghe](images/tabella.jpg)
I corrieri ricevono le consegne giornaliere dall’auto del trafficante, mai dall’abitazione o dall’ufficio di quest’ultimo.
Il personale addetto alle consegne viene tenuto a debita distanza dal trafficante intermedio. I punti di incontro cambiano quotidianamente: al corriere viene detto dove presentarsi il giorno dopo. Tutti gli spacciatori riforniti da Mandy probabilmente operavano nel raggio di un miglio intorno ai Giardini della Procellaria e lei in genere si spostava a piedi, talvolta in bicicletta. Le ragazzine-corrieri in genere vestono con discrezione. Per mantenere l’apparenza innocente non devono sembrare più grandi della loro età. D’altra parte c’è il pericolo che un bambino che gira per le strade durante l’orario scolastico possa creare sospetti. Ma nella zona di Mandy ciò è improbabile, per via dell’alta evasione scolastica. La ragazzina portava il crack in un sacchetto di plastica, come se la mamma l’avesse mandata a far compere.
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Nonostante la giovane età, Mandy e i suoi amici pongono in dubbio il valore dell’istruzione, e la disprezzano. La gente che dà loro un lavoro ben pagato non è arrivata al successo attraverso la scolarizzazione. Bambini come Mandy hanno deciso che è questo il loro futuro, e non i libri. Questi giovanissimi si ritrovano nella categoria che i sociologi chiamano Status Zero: cronicamente assenti da scuola e senza prospettive al di fuori del sussidio di disoccupazione e/o della criminalità.
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RACHEL WALSH PARLA IN ESCLUSIVA CON
MALCOLM PITTS
Fino ai nove, dieci anni la mia Mandy era semplicemente una ragazzina normale, felice, tutta risate, piena di amore. Quando avevo tempo la portavo a giocare al parco e a casa le leggevo tante storie, ad esempio favole e i libri di Uncle l’elefante brontolone, che lei adorava.
Spesso mi dava un bacio ed esclamava con quella sua vocina che io ero la «migliorissima» mammina di tutto quanto il mondo. Questo per non farmi sentire troppo triste per via del fatto che Phil mi aveva lasciato. A scuola faceva dei lavoretti manuali e me li portava in regalo: una volta un portatovagliolo di cartone e un’altra volta un carinissimo portacarte.
Non saprei dire con certezza quando ha iniziato a cambiare. Ovviamente, io non sapevo che avesse smesso di andare a scuola, fintanto che non è venuto a casa il funzionario. Sono rimasta scioccata! Ovviamente, quando il funzionario si è fatto vivo, Mandy mancava da scuola già da mesi. Non riescono a tener dietro a tutti quanti. Lo compativo, quel funzionario. Ho supplicato Mandy di ritornare a scuola, spiegandole che più avanti se ne sarebbe pentita, ma lei non voleva starmi a sentire.
Mentre Mandy cresceva io facevo più di un lavoro e non avevo il tempo di assicurarmi che andasse a scuola e si tenesse lontana dalle cattive compagnie, anche se di tanto in tanto riuscivo ad accompagnarla a scuola di persona. Vedevo la zona in cui viviamo scendere sempre più in basso, e temevo che a Mandy potesse succedere la stessa cosa. Ma nessuno di noi aveva il potere di impedirlo.
In una zona come questa... non è che ci siano associazioni dei residenti, come succede da altre parti. Alla gente non piace riunirsi a quel modo lì. Si vergognano troppo di esser finiti in questo posto, e comunque hanno troppa paura, per fare gruppo. I leader del gruppo diventerebbero dei bersagli.
E quelli del consiglio comunale, hanno paura anche loro. Non ce li vedi mai, tranne in periodo di elezioni e anche allora non si trattengono più di tanto. Se ti lamenti della violenza e delle minacce e dell’assenza della polizia ti rispondono che è lo stesso da tutte le parti, è il degrado dei nostri tempi: manco fosse un fatto di Natura. Cos’è, alla gente tocca vivere le stesse paure, per le ricche strade di Chelsea o di Bath?
Di tanto in tanto ho avuto qualche relazione sentimentale e, anche se non ho mai trascurato Mandy e sono sempre stata in pensiero per lei, dovevo vivere la mia vita. Ci sono stati due ragazzi, compreso il mio ragazzo attuale, Carl, che si sono impegnati al massimo per aiutarmi a farle capire che quello che stava facendo era stupido e sbagliato. L’hanno sempre trattata come si deve da tutti i punti di vista, nulla di sconveniente. Non l’avrei mai permesso. Detestavo quel nome che si era messa, NOON. Era come se avesse smesso di essere mia figlia.