RINGRAZIAMENTI

La bottega delle essenze è iniziato con l’immagine nella mia mente di una bambina in un capanno fatto di cassetti, ma sono state persone e posti reali a contribuire a darle vita. Quindi ecco i miei ringraziamenti, anche se non potranno mai essere abbastanza inclusivi.

Ho avuto la fortuna di godere di una straordinaria rete di supporto mentre scrivevo questo libro. Il Seattle7Writers prende quella che potrebbe essere una disciplina solitaria e le infonde un’autentica sensazione di cameratismo. I membri del mio gruppo di scrittura – Marjorie Osterhout, Thea Cooper, Jennie Shortridge, Randy Sue Coburn e Tara Austen Weaver – sono stati un salvagente durante l’intero processo. Le vostre intuizioni e la vostra genialità nell’uso delle parole hanno significato tutto per me.

I primi lettori sono la rete di sicurezza di un autore. Deedee Rechtin, Nina Meierding, Holly Smith, Caitlin Vincent, e Ben, Paul, Michael e Gloria Bauermeister hanno aiutato Emmeline a trovare la propria voce. Sasha Kay è stata la fonte a cui rivolgersi per tutte le cose canadesi. Lo straordinario team alla Writers House – Amy Berkower, Genevieve Gagne-Hawes e Alice Martin – mi è rimasto accanto attraverso le diverse versioni. Leslie Gelbman della Saint Martin’s Press ha creduto in questo libro e gli ha offerto una vera casa. E poi c’è Rylan Bauermeister, il mio uomo che sussurra ai libri, che mi ha fornito un sentiero editoriale attraverso una foresta molto fitta. Ti devo una fornitura di biscotti a vita.

Mentre scrivevo ho avuto la fortuna di essere ospite a Hedgebrook, sull’isola di Whidbey. Là Emmeline ha affrontato alcuni dei suoi momenti più difficili e ne è uscita più forte. Grazie – Amy, Vito, Kathy, Denise e Julie – per tutto quello che fate per portare le parole delle donne nel mondo.

Le isole di questo romanzo hanno avuto origine nel remoto arcipelago di Broughton, nella British Columbia. Mille grazie a Bruce e Josée McMorran del Paddler’s Inn per avermi fatto conoscere quel luogo straordinario e a Nikki von Schyndel, che mi ha aperto gli occhi e insegnato come raccogliere cibo. I delfini sono per te. E benché Henry e Colette siano personaggi inventati, i cottage dai colori vivaci del Telegraph Cove Resort di Gordie e Marilyn Graham hanno fornito l’ispirazione per Secret Cove.

Credo che tutti i libri abbiano un debito di gratitudine verso l’immaginazione di altri, ed è davvero così per questo. La storia dell’usignolo si trova nelle opere di Hans Christian Andersen. Sissel Tolaas ha ampliato il mio modo di percepire gli odori. L’opera di Roman Kaiser ha ispirato il personaggio di John Hartfell. Amy Radcliffe ha inventato Madeleine, una «macchina fotografica analogica per gli odori», proprio mentre mi stavo chiedendo se qualcuno avrebbe mai creduto che potesse esistere qualcosa di simile a Nightingale. Anjani Millet mi ha raccontato dei giochi basati sugli odori che un tempo faceva con il padre. Caitlin Vincent è stata una risorsa inestimabile in fatto di domande sui traumi e le giovani menti. I profumi di Ayala Moriel mi hanno portata ben dentro gli aromi del Pacific Northwest mentre Richard Weening, Vicki Leslie e Christophe Laudamiel della Prolitec sono la prova che la tecnologia profumiera può fare miracoli, nelle mani giuste.

Ho trascorso varie centinaia di ore sepolta nei libri, informandomi su ogni cosa dal branding olfattivo alle fiabe, dalle microespressioni alle tecniche di sopravvivenza. Quindi un grazie di cuore agli autori le cui opere mi hanno insegnato così tanto: Mandy Aftel, Diane Ackerman, Patrick Süskind, Jean-Claude Ellena, Luca Turin e Tania Sanchez, Chandler Burr, Barbara Herman, Piet Vroon, C. Russell Brumfield, Martin Lindstrom, Annick Le Guérer, Molly Birnbaum, Alyssa Harad, Denyse Beaulieu, Lawrence D. Rosenblum, Rachel Herz, Avery Gilbert, Constance Classen, Laurence Gonzales, Bill Proctor, Paul Ekman, Helen Keller, M.J. Rose e Bruno Bettelheim.

Mio marito e i miei figli partecipano al viaggio con ogni libro. Vivono con i miei amici immaginari come se fossero reali e riempiono il resto della mia vita. Queste parole sono vostre.

E infine un profondo inchino a Greg Critser, i cui libri e la cui amicizia mi hanno mostrato cosa significa essere uno scrittore. Ci manchi, tesoro.