RINGRAZIAMENTI

Duvall Osteen mi è stata vicino fin dall’inizio. Intelligente, simpatica, tostissima, una di famiglia. Lei e tutta la Aragi Agency, un gruppo di donne piccolo ma potente, compresa Gracie Dietsche. Tutto il meglio per questo romanzo è venuto fuori dal lavoro della Squadra A.

Sean McDonald, Daniel Vazquez e tutti gli altri a MCD × FSG, che in questo libro hanno investito e riposto entusiasmo più di quanto avrei mai potuto sognare, davvero.

Mia moglie Christina e tutta la nostra vita insieme. Stavo facendo delle correzioni al romanzo quando ti sono cominciate le contrazioni, e hai semplicemente continuato a respirare. Da allora in poi stiamo continuando a respirare.

Benjamin Percy, che è stato il primo a crederci.

Elizabeth Stork, che è stata la seconda.

Parul Sehgal, per aver guidato magistralmente il primo laboratorio che ho frequentato, e per avermi in seguito dato il mio primo lavoro pagato da scrittore. E poi per avermi consentito di frequentare lei e Adam, anche dopo avermi conosciuto.

Kathryn Savage: straordinaria nella prosa, straordinaria nella poesia, e ancora più straordinaria nell’amicizia. Darei la vita per lei.

Emily Flamm, Carlea Holl-Jensen, Tom Earles, il giro del Max Plateau. Le migliori domeniche sera che ho passato a Washington. Grazie, Em, per avermi imbucato alla festa.

Lance Cleland e tutta la famiglia di Tin House. Che gioia essere entrato dalla porta quando l’avete aperta.

Michael Collier e la Bread Loaf Writers’ Conference, per il sostegno e gli onori. Il mio primo reading nel Little Theater è stato un dono di gioia che non dimenticherò mai.

Papà, per avermi detto: «Se quando avevo vent’anni mi avessero detto che facendo pratica mezz’ora ogni mattina avrei potuto raggiungere qualunque traguardo, avrei risparmiato un sacco di tempo». L’ho ascoltato.

Carolyn Kuebler della New England Review, che mi ha mandato la lettera di rifiuto più gentile che io abbia mai ricevuto, dicendo: ti vedo, ti sento, ci sei quasi, continua a provarci.

Katrin Tschirgi, Gabrielle Hovendon e Catherine Carberry, che per un’estate mi hanno accolto nella loro fichissima, poco santa trinità. Eterna gratitudine per il breve tempo passato con voi, cape cazzutissime.

Chi mi ha preceduto: Lois Ann-Yamanaka, Kiana Davenport, Kaui Hart Hemmings, Kristiana Kahakauwila, Mary Kawena Pukui, Brandy Nālani McDougall e tutti gli altri artisti hawaiani che conservano la verità della nostra terra e le danno voce.

Per chiunque altro io non abbia nominato qui: solo perché non l’ho messo per iscritto non significa che non ci tenga, significa solo che sono un genitore e un marito con in più due lavori a tempo pieno. A volte le cose mi passano di mente.