I funzionari della Questura erano stati attivi ed efficienti e il Questore, fin dalle prime ore del mattino, aveva sul tavolo le cartelle cliniche relative ai due parti della signora Maria Teresa. Poiché non aveva gran dimestichezza con quel tipo di documenti, scritti quasi completamente a mano da persone frettolose, tutti pieni di sigle, di acronimi e di abbreviazioni poco comprensibili, Macbetto stentava a orientarsi, non sapeva cosa cercare, non capiva dove cercarlo. Aveva convocato in ufficio uno dei due medici legali dell’ospedale, che sembrava piuttosto spaventato dal timore di compromettersi suggerendo soluzioni che potevano risultare, a una analisi successiva, avventurose o balzane. Il Questore, però, si stava irritando, e premeva per avere risposte precise.
«Come si fa a ottenere un disconoscimento di paternità senza possibilità di errore, che diavolo di esami bisogna fare? Non le sto chiedendo la luna».
«L’unica risposta veramente corretta è che bisogna fare un esame del DNA. Quello che non torna è che vent’anni or sono il DNA non si poteva esaminare».
«Ma lei converrà che ci sono stati disconoscimenti per decenni prima che si sapesse che cavolo era il DNA. Come cavolo facevano?».
«Immagino che studiassero i gruppi sanguigni, ma lei ha parlato di esami che non lasciavano margini di errore, l’esame dei gruppi non è infallibile».
«Si armi di pazienza e spieghi a un povero ignorante come me come cavolo si esce da questo pasticcio».
«Ci provo, ma se vuole che la metta in condizioni di capire deve lasciare che ipersemplifichi almeno un po’. Dunque lei sa che esistono quattro differenti gruppi, A, B, AB e 0. Lasciamo stare l’Rh che è un differente fattore e che ci crea ulteriore confusione. Allora, immagini il gruppo sanguigno come un qualsiasi altro carattere indotto geneticamente. In linea di principio lo dobbiamo considerare come il risultato del confronto tra due alleli, ogni gene è fatto di un allele materno e da uno paterno, che possono essere dominanti, o recessivi. Se gli alleli sono identici, si dice che l’individuo è omozigote per quel carattere, se sono diversi si dice che è eterozigote. Un individuo con il gruppo A – che è dominante rispetto a 0 – può avere una configurazione genetica AA o A0, e anche lo 0 può essere trasmesso ai figli. Il gruppo 0, si trova solo se entrambi gli alleli sono 0, nel qual caso certamente non esiste né un allele A né un allele B. Adesso veniamo alle cartelle. Per prima cosa trovo veramente stupido che i medici ci scrivano sopra anche il gruppo del padre, serve solo a far casino. In secondo luogo, dai dati riportati in cartella risulta che entrambi i genitori sono di gruppo 0 e che entrambi i figli sono di gruppo A. Difficile immaginare che ci sia stata una mutazione, lo escluderei proprio. Possibile invece un errore di trascrizione, accade. Se non c’è stato errore, allora quei due gruppi A dei bambini proprio non me li spiego».
«Non sono del padre legittimo?».
«Ecco, se non ci sono errori di trascrizione…».
«Va bene, se non ci sono errori, non sono del padre legittimo. Non poteva arrivare subito a questa conclusione?».
Il Questore era irritato, molto irritato. Era anche una giornata piena di problemi, un incidente stradale causato da un ragazzo ubriaco, una donna annegata nella vasca da bagno, una rissa tra nuovi cittadini. «Chi cavolo si è inventato la storia dei nuovi cittadini…», era proprio molto irritato.
Chiamò un funzionario e gli diede le cartelle cliniche.
«Gli faccia le pulci. Veda se c’è altro da scoprire. Metta nel computer tutti i nomi che compaiono lì, medici e infermieri, passanti e visitatori».
C’era un’altra bega, era proprio una mattina storta. «C’è questo professore Reggiani – chissà perché, ebbe l’impressione che il funzionario, generalmente uomo di estrema serietà, sogghignasse – insegna all’Università, è un medico della pelle. L’hanno trovato nello studio dove lavora qui in città, lo hanno pestato a sangue. Lui dice che non ha visto niente, che non ha potuto riconoscere nessuno, che l’hanno preso alle spalle. A me sembra che non dica la verità». Il funzionario sembrava vagamente divertito. «Il professore, a dirla tutta, deve essere antipatico a qualcuno, recentemente sono arrivate lettere anonime che lo dipingono come maniaco sessuale, sembra che gli piaccia infilare le dita dove non dovrebbe. Lettere anonime, avevamo deciso di non fare indagini. Mi chiedo se adesso…».
Macbetto non amava i medici, aveva una forte antipatia per i maniaci sessuali e doveva sempre combattere con la carenza di personale.
«Veda che cosa vuol fare lui, gli chieda se vuol presentare una denuncia formale. Secondo me non ci pensa nemmeno. Apra un fascicolo e ci scriva “ignoti”, poi vediamo. Per favore, non ne parli con nessuno, queste cose sono manna per i giornalisti».
Avrebbe voluto fare qualche commento malevolo sui medici, ma fu interrotto dal funzionario al quale aveva affidato le cartelle cliniche.
«Non so che significato possa avere, è probabile che non voglia dir niente. Ma quando ho messo nel computer il nome dell’ostetrica che ha assistito a uno dei parti, al secondo se non sbaglio, è venuto fuori un dato di agenzia, quella donna è stata trovata stamattina annegata nella sua vasca da bagno».