L’edizione più recente, Il Novellino, a cura di Alberto Conte, Presentazione di Cesare Segre, Salerno Editrice, Roma 2001, riproduce il testo vulgato e l’Ur-Novellino, con ampia informazione su tradizione manoscritta, fonti e tradizione critica. Ancora utili le edizioni precedenti, che riproducono singole attestazioni storiche: Il ‘Novellino’, a cura di Cesare Segre, in La prosa del Duecento, a cura di C.S. e Mario Marti, Ricciardi, Milano-Napoli 1959, pp. 793-881, riproduce il testo della vulgata fissato sul ms. Vaticano; ‘Le ciento novelle antike’ o ‘Libro di novelle e di bel parlar gentile’ detto anche ‘Novellino’, a cura di Letterio Di Francia, Utet, Torino 1930, riproduce le edizioni Gualteruzzi e Borghini; Le novelle antiche dei codici Panciatichiano-Palatino 138 e Laurenziano Gaddiano 193, per Guido Biagi, Sansoni, Firenze 1880, offre un’edizione semidiplomatica dell’intero manoscritto Panciatichiano. Avanzano proposte di edizione critica ‘Novellino’e conti del Duecento, a cura di Sebastiano Lo Nigro, Utet, Torino 1964 e Il Novellino. Testo critico, introduzione e note di Guido Favati, Bozzi, Genova 1970.
Valutazione critica e storia del testo si intrecciano per lo più strettamente nella bibliografia sul Novellino. Nell’ed. cit. a cura di Conte un’esaustiva disamina dei problemi critici ed ecdotici, con ricca bibliografia. Utili anche le introduzioni alle edizioni, già citate, curate da Di Francia, Segre, Lo Nigro, Favati, nonché l’introduzione a Novelle italiane. Il Duecento. Il Trecento, a cura di Lucia Battaglia Ricci, Garzanti, Milano 1982 (poi 1989 e 1995). Per una trattazione organica del problema ecdotico e critico: Angelo Monteverdi, Che cos’è il ‘Novellino’ , in Id., Studi e saggi sulla letteratura italiana dei primi secoli, Ricciardi, Milano-Napoli 1954, pp. 127-165; Maurizio Dardano, Varianti della tradizione del ‘Novellino’, «Rivista di cultura classica e medievale», VII, 1965, pp. 384-400; Luisa Mulas, Lettura del ‘Novellino’, Bulzoni, Roma 1984; Lucia Battaglia Ricci, Novellino, in Letteratura italiana. Le opere, diretta da Alberto Asor Rosa, I. Dalle Origini al Cinquecento, Einaudi, Torino 1992, pp. 61-83; Michelangelo Picone, Storia del (macro) testo del Novellino, «Rassegna europea di Letteratura italiana», XI, 2001, pp. 9-28.
Notizie su codici, stampe e editori e copisti, oltre che nei saggi introduttivi e nelle note al testo delle edizioni, in particolare di Biagi, Segre, Conte, in Mostra di codici romanzi delle biblioteche fiorentine. VIII Congresso internazionale di studi romanzi (Firenze, aprile 1956), Sansoni, Firenze 1957 (schede 54, 57, 27, 56 di Gianfranco Folena); Sebastiano Lo Nigro, Per il testo del ‘Novellino’, «Giornale storico della letteratura italiana», CXLI, 1964, pp. 51-102; Aldo Aruch, Recensione all’edizione Sicardi, «Rassegna bibliografica della letteratura italiana», XVIII, 1910, pp. 35-51 e Id., Frammenti del ‘Novellino’, «Giornale storico della letteratura italiana», LXVIII, 1916, pp. 176-185; Lucia Battaglia Ricci, Leggere e scrivere novelle tra ’200 e ’300, in La novella italiana. Atti del Convegno di Caprarola, 19-24 settembre 1988, Salerno Editrice, Roma 1989, II, pp. 629-655; Gabriella Pomaro, Ancora, ma non solo, sul volgarizzamento di Valerio Massimo, «Italia medievale e umanistica», XXXVI, 1993, pp. 199-232; Sandro Bertelli, Il copista del ‘Novellino’, «Studi di filologia italiana», LVI, 1998, pp. 31-45. Per il ms. Vaticano e la figura di Giulio Camillo in particolare Corrado Bologna, Tradizione e fortuna dei classici, in Letteratura italiana, diretta da Alberto Asor Rosa, 6. Teatro, musica, tradizione dei classici, Einaudi, Torino 1993, pp. 509-512.
Sull’organizzazione strutturale del libretto: Guido Favati, Presentazione a Il Novellino, cit., pp. 28-41; Cesare Segre, Sull’ordine delle novelle nel ‘Novellino’ (1983), ora in Id., Ecdotica e comparatistica romanza, Ricciardi, Milano-Napoli 1998, pp. 91-100, Joan Hall, The organization of ‘Novellino’, «Italian Studies», XXIX, 1984, pp. 6-26; Luisa Mulas, Lettura del ‘Novellino’ , cit.; Lucia Battaglia Ricci, Novellino, cit.; Alberto Conte, ‘Ur-Novellino’ e ‘Novellino’: ipotesi di lavoro, «Medioevo romanzo», XX, 1996, pp. 75-115; Michelangelo Picone, La «cornice» del ‘Novellino’, in Studi di filologia e letteratura italiana in onore di Maria Picchio Simonelli, Edizioni dell’Orso, Alessandria 1992, pp. 221-237. Propongono un repertorio di strutture narrative Gérard Genot-Paul Larivalle, Ètude du ‘Novellino’. I. Répertoires des structures narratives, Centre de recherches de langue et littérature italiennes, Nanterre, Université Paris X 1985.
Per lo studio delle fonti, capillarmente diffuso nella tradizione critica, oltre che in lavori di grande respiro, quali in particolare Alessandro D’Ancona, Del ‘Novellino’ e delle sue fonti e Le fonti del ‘Novellino’, in Id., Studi di critica e storia letteraria , Zanichelli, Bologna 1880, II vol., pp. 1-84 e 217-259; Rudolf Besthorn, Ursprung und Eigenart der älteren italienischen Novelle, Niemeyer, Halle 1935, importante l’analisi nell’ed. Conte, cit., pp. 301-394, con puntuale informazione e discussione della bibliografia. Per quanto qui interessa si segnalano gli studi che utilizzano l’analisi del rapporto tra testo e fonte per evidenziare le procedure che portano alla scrittura di testi narrativi autonomi, in particolare: Guido Favati, La novella LXIV del ‘Novellino’ e Uc de Saint Circ, «Lettere italiane», XI, 1959, pp. 134-173; Cesare Segre, Decostruzione e ricostruzione di un racconto (dalla ‘Mort le roi Artu’ al ‘Novellino’), in Id., Le strutture e il tempo. Narrazione, poesia, modelli, Einaudi, Torino 1974, pp. 79-86; Daniela Delcorno Branca, I racconti arturiani del ‘Novellino’, in Ead., Tristano e Lancillotto in Italia. Studi di letteratura arturiana, Longo, Ravenna 1998, pp. 77-97 e Ead., Dal romanzo alla novella e viceversa: il caso dei testi arturiani , in «Favole. Parabole. Istorie». Le forme della scrittura novellistica dal Medioevo al Rinascimento. Atti del Convegno di Pisa (26-28 ottobre 1998), a cura di Gabriella Albanese, Lucia Battaglia Ricci, Rossella Bessi, Salerno Editrice, Roma 2000, pp. 133-150; Maria Luisa Meneghetti-Cesare Segre, Guilhem, Barral e la cornacchia (per la fonte di ‘Novellino’ XXXIII), «Siculorum Gymnasium», LIII, 2000, pp. 313-323; Luciano Formisano, Sulle fonti di ‘Novellino’ 6, 7, 12, «Studi mediolatini e volgari», XLVII-XLVIII, 2002, pp. 65-78; Giovanna Frosini, Fra donne, demoni e papere. Motivi narrativi e trame testuali a confronto nella ‘Storia di Barlaam e Iosafas’, nel ‘Novellino’ e nel ‘Decameron’, «Medioevo Letterario d’Italia», III, 2006, pp. 9-36. Interessanti analisi di singole novelle che tengono più o meno conto della tradizione letteraria dei vari motivi novellistici in: Alberto Del Monte, La novella del tempo fallace, «Giornale storico della letteratura italiana», CXXXI, 1954, pp. 448-452; Luisa Cuomo, La novella del tempo perduto, in Dal ‘Novellino’ a Moravia. Problemi della narrativa , a cura di Ezio Raimondi e Bruno Basile, Il Mulino, Bologna 1979, pp. 23-47; Ead., La novella dell’amore ritrovato, ovvero Narciso e lo specchio della verità, «Studi e problemi di critica testuale», XXI, 1980, 2, pp. 123-153 e XXII, 1981, pp. 49-69; Ead., Sillogizzare motteggiando e motteggiare sillogizzando: dal ‘Novellino’ alla VI giornata del ‘Decameron’, «Studi sul Boccaccio», XIII, 1981-82, pp. 217-265; Alberto Conte, Bertran de Born tra liberalità ed eccesso. Appunti su alcune sequenze del ‘Novellino’, «Filologia e Critica», XXII, 1997, pp. 81-97; Id., Favolatori assonnati e novellatori nel pecoreccio: Cervantes e il ‘Novellino’, «La parola del testo», I, 1997, pp. 314-323; Id., «Molto si contò la novella… »: origine e struttura di alcune novelle del ‘Novellino’, «La parola del testo», V, 2001, pp. 255-277; Roberto Mercuri, Echi del ‘Novellino’ nella prima giornata del ‘Decameron’, in Sylva. Studi in onore di Nino Borsellino, a cura di Giorgio Patrizi, Bulzoni, Roma 2002, pp. 131-140.
Per una valutazione dello stile restano fondamentali Salvatore Battaglia, Contributi alla storia della novellistica, Liguori, Napoli 1947, pp. 101-127 e Id., Premesse per una valutazione del ‘Novellino’ (1960), in Id., La coscienza letteraria del Medioevo , Liguori, Napoli 1965, pp. 549-584; Vittorio Russo, La tradizione retorica del ‘Novellino’, «Filologia romanza», VI, 1959, pp. 401-422; Maurizio Dardano, Il Novellino, in Id., Lingua e tecnica narrativa del Duecento, Bulzoni, Roma 1969, pp. 148-221; Renato Barilli, Retorica e narrativa, in Attualità della retorica («Quaderni del circolo filologico-linguistico padovano»), Liviana Editrice, Padova, 1975, pp. 37-54; Alfonso Paolella, Modi e forme del «Witz» nel ‘Novellino’, «Strumenti critici», XXXVI-XXXVII, 1978, pp. 213-235 e Id., Retorica e racconto. Argomentazione e finzione nel ‘Novellino’, Liguori, Napoli 1987, Paul Mildonian, Strutture narrative e modelli retorici. Interpretazione di ‘Novellino’ I-V, in «Medioevo romanzo», VI 1979, pp. 63-97; Joan Hall, ‘Bel parlare’ and authorial narration in the ‘Novellino’, «Italian Studies», XLIV, 1989, pp. 1-18; Anna Fontes Baratto, Narrateur, beffatore, nécromancien: les avatars de l’homme de cour dans le ‘Novellino’, «Chroniques italiennes», XVI, 2000, pp. 29-38.
Per la ricostruzione dell’ambiente culturale da cui nasce il Novellino essenziali l’introduzione di Cesare Segre al volume La prosa del Duecento, cit.; il volume di Maurizio Dardano, Lingua e tecnica letteraria nel Duecento, cit.; i saggi di Mario Marti, La prosa narrativa tra edonismo idealizzante e moralismo , in Storia della letteratura italiana, diretta da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, I. Le origini e il Duecento, Garzanti, Milano 1965, pp. 572-586 e di Enzo Quaglio, Retorica, prosa e narrativa del Duecento, in La letteratura italiana. Storia e testi, diretta da Carlo Muscetta, 1/2. Il Duecento. Dalle origini a Dante, Laterza, Bari 1970, pp. 358-393. E inoltre Lucia Battaglia Ricci, Introduzione a Novelle italiane, cit.; Marziano Guglielminetti, Boccaccio e la novella dal Medioevo al Barocco, in Il tesoro della novella italiana, a cura del medesimo, I. I secoli XIII-XVII, Mondadori, Milano 1986, pp. IX-XL; Achille Tartaro, La prosa narrativa antica, in Letteratura italiana, diretta da Alberto Asor Rosa, III / 2. La prosa, Einaudi, Torino 1984, pp. 623-713; Alfonso D’Agostino, Itinerari e forme della prosa, in Storia della letteratura italiana, diretta da Enrico Malato, I. Dalle origini a Dante, Salerno Editrice, Roma 1995, pp. 527-630. Per la novellistica, anche due-trecentesca, fondamentali, oltre al classico Letterio Di Francia, Novellistica, Vallardi, Milano 1924, gli atti di alcuni convegni tenutisi nello scorcio del secolo appena terminato: oltre ai già citati La novella italiana e «Favole. Parabole. Istorie», si veda La nouvelle. Formation , codification, rayonnement d’un genre médiéval. Actes du Colloque International de Montréal, 14-16 octobre 1982, a cura di Michelangelo Picone, Giuseppe Di Stefano, Pamela D. Stewart, Plato Academic Press, Montréal 1983. Per le varie forme della narrativa breve, in particolare per il rapporto tra novella ed exemplum, Salvatore Battaglia, Dall’esempio alla novella (1960), in La coscienza letteraria del Medioevo, cit., pp. 487-547; Il racconto, a cura di Michelangelo Picone, Il Mulino, Bologna 1985; Carlo Delcorno, Exemplum e letteratura. Tra Medioevo e Rinascimento, Il Mulino, Bologna 1989; Lucia Battaglia Ricci, Per una storia della fondazione del genere novella tra ’200 e ’300, «Medioevo e Rinascimento», XII, 1998, pp. 307-320 e Ead., Exemplum e novella, in Letteratura in forma di sermone. I rapporti tra predicazione e letteratura nei secoli XIII-XVI , a cura di Ginetta Auzzas, Giovanni Baffetti, Carlo Delcorno, Olschki, Firenze 2003, pp. 281-299.