Via dalla pazza guerra

Alidad Shiri è un giovane afghano che è passato dall’infanzia all’età adulta affrontando un percorso a dir poco accidentato, un viaggio spaventoso attraverso monti, città, mari, per approdare infine in Italia, in una società e una cultura a lui estranee, abbracciandole e facendosi abbracciare.

Oggi, giornalista e neolaureato in Filosofia politica all’università di Trento, è di fatto un italiano d’accento altoatesino, che vive a Bolzano e parla correntemente il tedesco.

Attraverso il suo racconto, limpido e commovente nella sua immediatezza, Alidad ci consegna una radiografia: lo scheletro della fuga solitaria di un ragazzino spinto a lasciare l’Afghanistan dilaniato dalla violenza; la perdita, giorno dopo giorno, di pezzi della sua famiglia, quasi fossero parti del suo corpo; il dissolversi della patria, il rarefarsi dei ricordi e poi, anno dopo anno, la ricostruzione, attorno a quell’ossatura, di una nuova vita.

Nuova casa, nuove madri, nuovi padri, nuovi fratelli.