[Gutenberg 30996] • Il re dei re, vol. 2 / Convoglio diretto nell'XI secolo

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Il re dei re - Convoglio diretto nell'XI secolo (vol. 1, 2, 3 superbo nei modi; svogliato nel condurre gli affari.

Nè per vero bisogna ingollarsi che papa Alessandro si togliesse al suo dolce far niente di Roma solamente per compiacere l'abate. Aveva sibbene riposto pensiero che in lui tutt'i dì teneva desto il suo cancelliero e consigliere. Al quale pensiero non avrebbe mai potuto dare altrimenti vigore, e forse vita, se non in occasione tanto solenne. Che perciò, nell'accettare l'invito, destramente all'abate insinuò di raccogliere a Montecasino quanto più di vescovi e baroni, onde i semi della supremazia ecclesiastica sulla laicale, che tre pontefici avevano di già principiato a spargere, si propagassero ancora. Non perchè allora si tenessero malcontenti dei progressi di questa idea, che per tre secoli formò base di dritto pubblico, ma perchè ogni Assuero ha il suo Mardocheo, il quale toglie il sonno alle vigili pupille, e la veneranza d'altrui neutralizza. Per modo che, compiute le cerimonie, diversamente la somma delle cose del mezzogiorno d'Italia il Papa, o il suo cancelliere, disegnava avviare, e rinsaldire i legami d'investitura per violenza da papa Niccolò II stabiliti. Aveva quindi benignamente accolto l'invito di Desiderio, e lasciate le mollezze di Roma.