[The Frederica Quartet 01] • La vergine nel giardino

[The Frederica Quartet 01] • La vergine nel giardino
Authors
Byatt, A.S.
Publisher
Einaudi
Tags
contemporary
ISBN
9788858408735
Date
1978-01-01T00:00:00+00:00
Size
3.24 MB
Lang
it
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Primo romanzo del «quartetto» che ha per protagonista Frederica Potter, La vergine nel giardino è un libro sull'adolescenza, sull'età delle sperimentazioni e delle prime scelte decisive. È anche una meditazione sul desiderio: amoroso, intellettuale e sessuale. La giovane protagonista, con la sua intraprendenza imbarazzante per l'Inghilterra degli anni Cinquanta, anticipa fin da questo libro i passi difficili della donna che sarà, e che i lettori hanno conosciuto nella Torre di Babele.

Blesford, 1953: in questa cittadina di un'Inghilterra che si sta lasciando alle spalle la tragedia del secondo conflitto mondiale e le ristrettezze dell'immediato dopoguerra, prende avvio il monumentale «quartetto» di Antonia Byatt - La vergine nel giardino , Natura morta , La torre di Babele , La donna che fischia - di cui è protagonista Frederica Potter. Protagonista tra protagonisti, poiché ogni personaggio ha per Byatt una sua misura irrinunciabile, un'equilibrata centralità. In questo primo volume, una Frederica diciassettenne, studentessa fin troppo brillante, vive disinvoltamente una sorta di doppia vita: in famiglia - e non è una famiglia qualunque, la sua, all'ombra del dispotico Bill Potter, il padre da cui ha ereditato una sfrenata passione per la letteratura - e nel teatro dai molteplici sipari dove viene allestita l'opera che dà titolo al romanzo, La vergine nel giardino.

La vergine in questione è Elisabetta I d'Inghilterra, regina dai molti amanti che a un marito preferì il potere e la libertà e seppe imporre entrambi al proprio paese.

A Elisabetta giovane, Frederica presta una magrezza sensuale e battagliera e un acume interpretativo che sedurrà l'affascinante drammaturgo Alexander Wedderburn. L'allestimento dell'opera è occasione d'incontri, repentini abbandoni, fraintendimenti e intuizioni esatte. Fuori scena, nella luce lunare del giardino, il teatro del corpo; sulla scena, un erudito rinascimento inglese che tuttavia pregusta il Marat Sade; ma intanto, nei salotti piccolo borghesi, il neonato schermo televisivo propone all'immaginario collettivo l'incoronazione di una minuscola regina in bianco e nero, parodia di passate grandezze.

Mentre Frederica calca la scena e si aggira tra le quinte, sua sorella Stephanie, altrettanto letterata e più morbidamente sensuale, si innamora e sposa il reverendo Orton, che il padre considera un diavolo in abito talare. Quanto al fratello Marcus, in una casa di umanisti intransigenti la sua passione scientifica, i suoi esperimenti paranormali, l'ancora indefinita identità sessuale ne fanno un soggetto alieno, la cui estraneità è destinata a manifestarsi in un evento tragico. I tre ragazzi Potter mettono in discussione tutto: lo spazio fisico della loro esistenza, l'università e la cultura del tempo, relazioni e amicizie e, soprattutto, il microcosmo famigliare, la cui lacerazione anticipa quella di un'intera società che di lì a poco, negli anni Sessanta, sarà attraversata in tutta Europa da trasformazioni profonde.

Prima parte di un'opera sulla nostra storia recente, La vergine nel giardino costituisce anche il primo atto di un'insolita, fluviale meditazione sul desiderio: amoroso, intellettuale, sessuale. E Frederica Potter, con la sua imbarazzante intraprendenza, i suoi distinguo verbali, il suo modo diretto e inquisitorio di guardare persone e cose, anticipa fin d'ora i passi difficili della donna che sarà.