MeL

MeL
Authors
Gozzer, Milka
Date
2019-07-01T00:00:00+00:00
Size
0.23 MB
Lang
it
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I ricordi di un uomo possono diventare molto pericolosi quando qualcuno cerca di cancellarli con la forza.

Un’ex reporter viene ricoverata in coma in ospedale. Un giovane medico tenta di sfruttare il suo corpo, ma quando scopre che quella mente sta viaggiando nel passato viene travolto da un’attrazione fatale, e tutto cambierà.

In lotta contro il tempo, MeL un’intelligenza artificiale dalle gradevoli sembianze umane ha cinque giorni per risolvere il mistero della donna in coma, unica anomalia: una macchia scura sul braccio che forma un cerchio troppo perfetto.

Con una voce narrante potente e originale, MeL regala emozioni e ti lascia senza fiato.

Dall’autrice de “Le radici del muschio”, un giallo ricco di colpi di scena, humor e sentimento.

“I personaggi vivono in una città che deve vedersela con un ambiente terrestre surriscaldato, che li obbliga a stare rinchiusi per proteggersi dalle tempeste di sabbia. Lo scenario del futuro di MeL sembra così vicino a causa delle scellerate scelte umane, così maledettamente plausibile, da apparire reale pur essendo proiettato nel 2049”.

“La protagonista, Vero Coretti è una voce forte, potente come una schioppettata, è un personaggio che si esprime liberamente, ma che, sottotraccia, trasmette valori importanti, solidi: l’amicizia, la sincerità, il coraggio, l’uguaglianza. Una ragazza speciale, come ce ne sono tante in giro, ma è raro incontrarle nei romanzi italiani”.

“Una narrazione che rapisce, che ti prende per mano e ti porta in tanti mondi diversi”.

"Non aspetti con trepidazione di conoscere il colpevole: è solo un «incidente» di percorso. Preferisci farti avvolgere dalle spire del racconto, dal suo girovagare tra passato, presente e futuro che ti destabilizza ma senza dispiacerti. Perché è bello lasciarsi trasportare in dimensioni diverse alla ricerca di tante storie che, a ben guardare, in parte abbiamo vissuto anche noi. A volte nella vita reale altre in quella onirica".

“Piace che qualcuno tracci un percorso divergente e ci spinga a non prendere in mano un libro sapendo già come dobbiamo leggerlo. In MeL si ha l’impressione di non avere mai letto un romanzo. E dentro questo caos calmo ci si sta bene, a tal punto da non mollare il libro fino a quando l’inesorabile punto in fondo all’ultima riga non ti risveglia e ti riconsegna, un po’ con nostalgia, inutile tacerlo, alla realtà di tutti i giorni.”