Il Piccolo Adolf Non Aveva Le Ciglia

Il Piccolo Adolf Non Aveva Le Ciglia
Authors
Schneider, Helga
Publisher
Rizzoli
Tags
general , fiction
ISBN
9788817669832
Date
1998-01-01T00:00:00+00:00
Size
2.24 MB
Lang
it
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Il piccolo Adolf non aveva le ciglia nasce da un’intervista raccolta da Helga Schneider in Germania nell’autunno del 1996. E se i nomi e le situazioni sono stati rivisitati in chiave narrativa, intatta è rimasta la sconvolgente verità storica.

Berlino, dicembre 1940. La Germania è in guerra da un anno e il suo esercito sta vincendo in Europa. Hitler vuole mettere ordine all’interno del paese; il suo obiettivo è sopprimere i “pesi morti della nazione”, tutti

coloro le cui esistenze metterebbero in dubbio la perfezione della razza ariana: schizofrenici, epilettici, alcolizzati, malati in fase terminale e neonati con malformazioni genetiche. “La dolce morte”, la chiamano i

medici del Führer. In poco tempo sarebbero divenute 70.000 le vittime dell’operazione T4 (Tiergartenstrasse n. 4). il programma di eutanasia che di fatto divise il popolo tedesco in soggetti “utili” e “non utili” ai fini del nazionalsocialismo.

Berlino, maggio 1997. Una donna ormai anziana ripensa alla sua vita e risale a quell’inverno di sonno della ragione a cui ben altri incubi sarebbero seguiti: torna con la memoria nei lager camuffati da cliniche, nella

Berlino dell’arrogante mondanità di regime, fra paure e ipocrisia. Era allora una giovane piccolo-borghese che aveva visto realizzarsi il sogno di un matrimonio importante, con una SS incaricata di occuparsi della questione ebraica.

Nella finzione di questo romanzo, nella verità di una storia che la protagonista ha affidato all’autrice, Helga Schneider dà voce a una memoria sommersa che non può essere confinata nelle pagine asciutte e spesso reticenti dei libri di storia. E. come già nell’autobiografico Rogo di Berlino e nei racconti di Porta di Brandeburgo, conferma la sua adesione a una letteratura che racconta la follia del Terzo Keich dalla parte di chi ha pagato in prima persona per una tragedia senza precedenti. Indagando aspetti poco conosciuti di una realtà storica che non finisce di riservarci inquietanti scoperte, la Schneider rivendica alla narrazione - lucida documentata e carica di emozione - un ruolo testimoniale ed etico.