I Dissonanti

I Dissonanti
Authors
Marsilli, Ilaria
Tags
fantasy , azione , fantasia , romance , amore , avventura , tensione , romantico , horror
Date
2017-06-24T00:00:00+00:00
Size
0.52 MB
Lang
it
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"La mia vita è appesa a un filo. Il tempo è contro di me. Lui è la mia migliore possibilità di salvezza".

Dopo un incontro inaspettato in un tiepido pomeriggio di fine estate, Lisa, spinta da un irrefrenabile desiderio di trasgressione nei confronti della rigida autorità materna, esce di nascosto a tarda ora per recarsi a un appuntamento in un locale della periferia cittadina. Una volta rientrata nella sua abitazione, la ragazza trova però la dimora deserta. I suoi genitori paiono scomparsi nel nulla e la città stessa sembra sprofondata in un irreale silenzio. Ancora non sa che le strade sono perlustrate da individui pronti ad attentare alla sua vita e percorse da creature mostruose che si spostano, irrequiete e bramose, solo in attesa di incontrare suoi simili. Non ha idea dell’incubo in cui è precipitata, perché ancora non conosce la scissione.

Un fantasy paranormal romance che vi trascinerà in una realtà nella quale i protagonisti dovranno scontrarsi con le proprie debolezze e con i propri sentimenti. Un amore nato nelle circostanze più sfavorevoli. Un’avventura con in gioco il destino dell'umanità dove nulla è come sembra.

Estratto:

“Improvvisamente una sua mano mi circondò il seno destro e qualcosa, come la potenza di una folgore, mi percorse dalle dita dei piedi fino alla punta dei capelli, paralizzandomi.

"A... Aiuto!", balbettai nel mio cervello, mentre le parole maniaco e sessuale rimbalzarono come in un flipper tra le sinapsi.

La porta, che tanto bramavo raggiungere, ondeggiò per uno sbalzo di pressione.

«Scusa», disse Dante, spostando le dita. «Ma se smetti di gridare come una sirena e mi stai a sentire...».

«Pervertito!», strepitai.

Mi tirò in piedi di peso. «Ti ho già chiesto scusa». Mi sollevò, tenendomi saldamente per la vita e avanzò per riportarmi nel centro della stanza. Scalciai in aria, cercando di divincolarmi. «E poi tu mi hai tirato una gomitata sul naso», aggiunse.

«Lasciami, lasciami, lasciami!». Con un tallone lo presi su un ginocchio.

«Dannazione!», imprecò.

Cademmo in avanti sul divano. Io sotto di lui. Dante si sollevò leggermente e io ne approfittai per girarmi, con l’intenzione di graffiargli il volto. Glielo avrei scarnificato tutto. Invece, prontamente, lui mi bloccò le braccia, inchiodandole sul sofà sopra alla mia testa. Lo fissai implorante, completamente immobilizzata, angosciosamente sopraffatta e impotente.

«Ti prego!». Stavo per mettermi a piangere.

Dante sospirò. «Caspita, Lisa. Non voglio farti del male. Possibile che tu non capisca che sto cercando di aiutarti?».

«Come? Sequestrandomi e violentandomi?», chiesi.

«Ma andiamo, comprendo che tu sia spaventata, ma stai esagerando».

Non lo stavo quasi a sentire. «Non voglio diventare una bomba umana...», singhiozzai.

«Una che? Ma di cosa parli?», chiese, sgomento. Come osava fare il finto tonto. «Beh, non mi lasci molte alternative».

Trattenne i miei polsi solo con una mano e con l’altra iniziò a frugarsi all’altezza della vita. Andai in iperventilazione e cominciai a boccheggiare, immaginando che stesse aprendo i pantaloni per estrarre il misterioso batacchio. Avevo fantasticato molto sulla mia prima volta, ma mai previsto che sarebbe stata una violenza da parte di un fanatico, assassino, piromane”.